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Mare Fuori, Artem Tkachuk racconta la sua drammatica storia prima di diventare un attore: «Stavo perdendo la testa»

Mare Fuori ci ha appassionati sin dalla sua prima stagione, ma ci ha anche permesso di conoscere attori che non avevamo mai incontrato prima di allora. Uno di questi è Artem Tkachuk, interprete di Pino ‘o Pazz, che mentre partecipava al podcast One More Time condotto da Luca Casadei ha raccontato il suo arrivo dall’Ucraina e le difficoltà che ha dovuto affrontare inizialmente.

Artem, Pino ‘o Pazz in Mare Fuori, ha raccontato la sua storia

L’attore ha spiegato: “Sono arrivato in Italia all’età di sei anni. Non sapevo l’italiano, mi sono trovato in un habitat diverso, dalla campagna a un blocco cementato… questa cosa mi irritava. Ho cambiato due o tre istituti perché alle scuole elementari ero un po’ violento e le scuole non volevano prendersi la responsabilità. Mia madre ha deciso di farmi ripartire con i miei nonni dopo 6 o 8 mesi perché c’erano molti problemi, non solo economici. Poi a 10 anni sono tornato in Italia“. Il ritorno in Italia, tuttavia, non è stato affatto semplice dato che Artem ha fatto molta fatica ad abituarsi alla sua nuova vita: “Da quel momento in poi ho dovuto affrontare la povertà culturale dell’ambiente in cui sono cresciuto, è quella la vera povertà. C’era ignoranza, c’era pigrizia di fare, di non evolversi, di non crescere dal punto di vista mentale, spirituale. Una pigrizia che ti porta a evadere il problema, schivarlo e non risolverlo. Feci il provino a Mare Fuori, dovevo andare a Londra ma il venerdì mi arriva la telefonata che lunedì c’è l’ultimo casting e che Carmine Elia mi voleva parlare. Andai lunedì e non feci alcun provino, Mi dissero che ero stato preso per la naturalezza della mia recitazione. Allora mi sono detto “Lo posso fare, voglio provarci, vediamo che succede”“. Ad aiutarlo, oltre alla recitazione, è stato anche il suo amico e collega Massimiliano Caiazzo (Carmine Di Salvo): “Stavo perdendo la testa, non sapevo cosa fare della mia vita. Non pensavo di continuare finché Carmine Elia mi è venuto a dire dopo una scena che non devo mai sprecare il mio talento. C’era accoglienza nelle sue parole, era molto umano e questa cosa mi ha dato un pizzico di fiducia. Nell’ultimo giorno di riprese Massimiliano Caiazzo mi regalò un libro di Stella Adler, l’insegnante di Marlon Brando e di tutta Hollywood, e quando leggevo quello che c’era scritto nel libro mi dicevo “Cavolo, tutto quello che c’è scritto qui dentro io lo sto già facendo. Allora ho iniziato a credere in me stesso

Una storia difficile, quella di Artem, che ha rivelato tutta la sua profondità in questa puntata del podcast che vi invitiamo a recuperare. Ma una storia che ci fa capire l’importanza di credere in sé stessi e nei propri sogni per avere una vita migliore: come ben sappiamo, adesso Mare Fuori è una delle serie più viste in Italia.

Mare Fuori – La drammatica storia di Giovanna Sannino, interprete di Carmela