Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » News » 7 pessime notizie sulle Serie Tv

7 pessime notizie sulle Serie Tv

La regina degli scacchi al centro di una causa che potrebbe costare a Netflix 5 milioni di dollari ma questa settimana c’è anche stata una vera e propria strage di serie, con ben tre show cancellati (ma se le cancellazioni non vi spaventano potete recuperare qui 10 Serie Tv Netflix cancellate che dovresti recuperare comunque). Inoltre le ultime dichiarazioni di Shannen Doherty riguardo al suo cancro, ormai la quarto stadio, e le dichiarazioni di Alessandro Borghi nei confronti di Netflix, sono solo alcune tra le pessime notizie raccolte per voi anche questa settimana.

FINAL SPACE: LA SERIE ANIMATA È STATA CANCELLATA DOPO TRE STAGIONI

Final Space, serie animata prodotta da TBS e distribuita in Italia da Netflix, è stata cancellata dopo tre stagioni.

A darne la conferma è stato l’autore stesso della serie, Olan Rogers, attraverso un video pubblicato su Youtube nel quale ha raccontato la fine della serie e la sua tristezza per la sua chiusura. Si tratta questa di una pratica un po’ diversa rispetto a quanto avviene in questi casi, quando ci si limita a un messaggio sui social, ma ne denota tutta la passione e l’amore che Rogers ha messo nel progetto. L’autore parla infatti della sua felicità per essere riuscito ad andare in onda per tre stagioni, ma anche dei temi della serie che, per quanto sia una serie comica, hanno tentato di approfondire tematiche più impegnate.

Rogers ha anche annunciato sui social che la terza stagione sarebbe arrivata su Netflix il 16 settembre:

Ho delle buone notizie e delle cattive notizie per voi.
La buona notizia è che la stagione 3 di Final Space arriverà su Netflix il 16 settembre!
La cattiva notizia è che stagione 3 sarà l’ultima stagione dello show.

THE OUTPOST: LA SERIE È STATA CANCELLATA DOPO QUATTRO STAGIONI

The CW ha annunciato che la serie The Outpost è stata cancellata dopo quattro stagioni e che, dunque, l’ultimo episodio andrà in onda negli Stati Uniti giovedì 7 ottobre.
I dati di ascolto dei nove episodi trasmessi fino adesso hanno ottenuto una media di circa 423.000 spettatori e un deludente rating di 0.5 che ha quindi portato alla facile decisione di sospendere la produzione della serie.

The Outpost racconta la storia di Talon, l’unica sopravvissuta di una razza chiamata Blackbloods. Anni dopo la distruzione del suo villaggio da parte di una gang di brutali mercenari, Talon intraprende un viaggio con destinazione una fortezza dove non esistono leggi, situata ai confini del mondo civilizzato, mentre va alla ricerca di chi ha ucciso la sua famiglia. Durante il suo viaggio la protagonista scopre inoltre di avere un potere sovrannaturale straordinario e misterioso, che deve imparare a controllare per salvare se stessa e difendere il mondo da un fanatico dittatore religioso.

NEW WARRIORS: LA SERIE SAREBBE STATA CANCELLATA IN PARTENZA PERCHÈ “TROPPO GAY”

Un’altra serie cancellata ancor prima di vedere la luce è New Warriors, un progetto tv Marvel in sviluppo nel 2017 che però è stato fermato in partenza ma di cui adesso si è tornati a parlare.

Lo showrunner Kevin Biegel ha infatti commentato su Twitter svelando quello che, secondo le informazioni in suo possesso, sarebbe stato il motivo degli ostacoli alla serie. Il tweet è stato poi cancellato dall’autore ma questo non ha impedito che la notizia si diffondesse: “C’era una serie che abbiamo scritto alcuni anni fa, che era orgogliosamente gay. E c’è stata una singola persona al comando che ha ucciso lo show. Perché era troppo gay. Una m***a ricca ed etero di Brentwood. Ed è stato licenziato per essere stato pessimo per questa compagnia, mentre noi, d’altra parte, siamo ancora in vita”.

Non viene rivelato il nome del dirigente che avrebbe provocato la cancellazione del progetto. A oggi, in realtà, i motivi della chiusura del progetto erano stati ricondotti al fatto che Freeform non aveva trovato spazio per la sua collocazione nella programmazione. Nel 2018 si era cercato di vendere la serie ad altre emittenti, ma senza fortuna.

GENERATION: HBO MAX CANCELLA LA SERIE DOPO UNA SOLA STAGIONE

Continua la carrellata di serie tv cancellate e questa volta è il turno di Generation, serie prodotta da HBO Max.

La serie è stata cancellata dopo una sola stagione e HBO ha comunicato così la cancellazione:

“Non proseguiremo con una seconda stagione di Generation. Siamo orgogliosi della collaborazione con Zelda e Daniel Barnz che hanno rappresentato fedelmente e autenticamente la giovinezza LGBT con questo gruppo di personaggi e di storie intricate. Ringraziamo loro e il fantastico cast dotato di talento, per il loro duro lavoro e la loro collaborazione”.

Gli episodi, della durata di trenta minuti, raccontano la storia di un gruppo di studenti del liceo la cui esplorazione della sessualità moderna mette alla prova convinzioni radicate sulla vita, l’amore e la natura della famiglia all’interno della loro comunità molto conservatrice.

SHANNEN DOHERTY TORNA A PARLARE DEL CANCRO AL QUARTO STADIO: «FA PARTE DELLA VITA. IL MIO UNICO DESIDERIO È VIVERE»

Shannen Doherty, attrice nota per essere stata tra i protagonisti di Beverly Hills 90210 e Streghe, è tornata a parlare del cancro al seno contro cui combatte ormai da qualche anno. La prima diagnosi era arrivata nel 2015 poi, dopo le cure, il cancro era entrato in remissione. Ma lo scorso anno l’attrice ha rivelato che la malattia si è ripresentata e al momento si trova al quarto stadio.

Doherty si è più volte esposta nel raccontare la sua battaglia e in questo caso l’ha fatto durante la presentazione del film List of a Lifetime di cui è protagonista. Il film è infatti incentrato proprio sulla storia di una donna malata di cancro che, dopo la diagnosi di un tumore al quarto stadio, decide di rimettersi in contatto con la figlia data in adozione decenni prima e di stilare con lei una lista di cose importanti da fare.

«Sento di avere una responsabilità nella mia vita pubblica, che separo dalla mia vita di attrice, di parlare del cancro e forse di educare le persone, facendo loro sapere che chi ha il cancro al quarto stadio è molto vivo e molto attivo. Mio marito sostiene che non diresti mai che ho il cancro. Non mi lamento mai. In realtà non ne parlo. Fa parte della vita a questo punto. Credo però che una lista nella mia situazione sarebbe strana perché vorrebbe dire più o meno spuntare le cose da fare prima che il mio tempo sia scaduto. Ma io mi sento proprio come se non ci fosse nessuna lista dei desideri perché sarò la persona col cancro a vivere più a lungo. Se dovessi però dire una sola cosa della mia lista, sarebbe semplicemente vivere. È tutto quel che voglio a questo punto»

IL FORTE SFOGO DI ALESSANDRO BORGHI: «NETFLIX CI HA FATTO SENTIRE DIVI, POI SIAMO DIVENTATI DEI NUMERI»

Alessandro Borghi negli ultimi anni ha trovato un enorme successo anche grazie anche al suo lavoro nelle serie tv. L’attore è infatti stato il volto di Aureliano Adami in Suburra e di Massimo Ruggero in Diavoli. Tuttavia, il suo rapporto con le serie sembra essersi interrotto bruscamente. A rivelarlo è stato lui stesso durante un’intervista rilasciata durante il Festival del Cinema di Venezia, dove ha spiegato che in futuro vestirà soprattutto il ruolo di produttore:

«Mi hanno offerto di debuttare come regista ma ho detto di no. Ho avuto molte opportunità agli inizi della mia storia da attore e adesso voglio darle ad altri giovani. Fare il produttore significa anche entrare in un film fin dall’inizio e combattere gli algoritmi. Mi riferisco agli standard narrativi che stanno dietro le serie e che le rendono tutte uguali. È la realtà delle piattaforme che ormai puntano sulla quantità e difficilmente creano eventi. Ai tempi di Suburra, Netflix ci ha fatto sentire dei divi hollywoodiani, poi siamo diventati dei numeri»

LA REGINA DEGLI SCACCHI: UNA CAMPIONESSA FA CAUSA A NETFLIX PER DIFFAMAZIONE

Una campionessa di scacchi ha avanzato una causa legale per diffamazione contro Netflix a causa della serie La regina degli scacchi.

La regina degli scacchi, che è stata la miniserie evento dello scorso anno, conterrebbe secondo le tesi dei rappresentanti della campionessa dei riferimenti sessisti e sminuenti. L’accusatrice è Nona Gaprindashvili, una campionessa mondiale di scacchi attiva tra gli anni ’60 e ’70, che viene citata nell’ultimo episodio della serie. Nella puntata finale de La regina degli scacchi, Beth Harmon si trova a sfidare un grande campione sovietico, e uno dei commentatori afferma, parlando di Beth: “L’unica cosa insolita di lei, davvero, è il suo genere. E anche questo non è unico in Russia. C’è Nona Gaprindashvili, ma è la campionessa mondiale femminile e non ha mai affrontato uomini”.

Questa affermazione sarebbe falsa, dato che: “L’accusa che Gaprindashvili non abbia mai affrontato uomini è manifestamente falsa, oltre a essere grossolanamente sessista e sminuente. Netflix ha mentito sfacciatamente e deliberatamente sui risultati di Gaprindashvili per lo scopo a buon mercato e cinico di ‘accrescere il dramma’ facendo sembrare che la sua eroina immaginaria fosse riuscita a fare ciò che nessun’altra donna, inclusa Gaprindashvili, aveva fatto”.

Nel 1968, anno in cui è ambientata la puntata, la campionessa aveva infatti sfidato già 59 giocatori, tra cui 10 grandi maestri. Tra gli altri elementi contestati, il fatto che ci si riferisca a Gaprindashvili come a una cittadina russa, quando invece è di origine georgiane. La campionessa richiede un risarcimento di 5 milioni di dollari e chiede anche la rimozione da La regina degli scacchi della battuta incriminata. Un portavoce di Netflix ha risposto: “Netflix ha solo il massimo rispetto per la signora Gaprindashvili e la sua illustre carriera, ma crediamo che questa affermazione non abbia alcun merito e difenderemo con forza il caso e la nostra serie La regina degli scacchi“.

Scopri Hall of Series Plus, il nuovo sito gemello di Hall of Series in cui puoi trovare tanti contenuti premium a tema serie tv