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Kirsten Dunst spiega perché aveva messo in pausa la recitazione: «Mi offrivano solo il ruolo di madre triste»

Kirsten Dunst sarà la protagonista del nuovo film della A24 intitolato Civil War. Si tratta di un progetto molto ambizioso che la riporta sul grande schermo, dopo un’assenza durata quasi due anni.

Kirsten Dunst, nel cinema da più di trent’anni, può vantare una carriera di tutto rispetto. Diventata famosa grazie al film cult Intervista col vampiro, ha collaborato con importanti registi come Lars von Trier o Sofia Coppola. Il grande successo però è arrivato grazie al personaggio di Mary Jane Watson, che ha interpretato nella trilogia di Spider Man diretta da Sam Raimi.

Negli ultimi anni grazie ad una serie di interpretazioni notevoli sono arrivate per Kirsten Dunst le vere soddisfazioni. Nel 2015 ha ottenuto la sua prima nomination agli Emmy Awards grazie alla seconda stagione di Fargo. Proprio sul set della serie tv ha incontrato Jesse Plemons, che ha sposato in gran segreto due anni fa. La sua interpretazione ne Il potere del cane le ha fatto ricevere il plauso della critica e del pubblico. Grazie a uno dei migliori film Netflix ha ottenuto una nomination agli Oscar nel 2021.

Si potrebbe pensare che, dopo il successo de Il potere del cane, sia stato offerto a Kirsten Dunst qualunque ruolo, ma non è stato così. Dato che rischiava di restare ingabbiata nel personaggio della madre triste, l’attrice ha deciso di mettere da parte la recitazione per un po’.

La star è l’ennesima interprete che denuncia il sistema marcio di Hollywood, che offre ben poche possibilità alle donne che hanno superato una determinata età. In un’intervista a Marie Claire, Kirsten Dunst ha svelato che dopo l’exploit de Il potere del cane, i produttori hanno iniziato a proporle di interpretare solo personaggi di madri tristi. A quel punto ha preso una decisione coraggiosa, ma che le è costata molto: mettere in pausa la carriera in attesa di ottenere delle offerte migliori. Ecco cosa ha detto:

Ad essere sincera, è stato difficile per me: ho bisogno di nutrire la mia anima. La cosa più difficile è essere mamma e avere la sensazione di non avere nulla per me stessa. Questo è un problema di tante madri, non solo mio. Sicuramente i ruoli peggiorano man mano che l’età delle attrici avanza“.

E per fortuna l’occasione di raccontare una storia importante e interpretare un ruolo inedito è arrivata grazie al regista Alex Garland. In Civil War sarà, infatti, una reporter che in un futuro post apocalittico dovrà documentare la feroce guerra civile, che sta logorando gli Stati Uniti. È stata un’esperienza senza dubbio stimolante, ma che ha lasciato dentro di lei delle profonde ferite. Ecco cosa ha spiegato: “Ho avuto un disturbo da stress post-traumatico per ben due settimane dopo. Ricordo che ero a casa, avevo pranzato e mi sentivo davvero vuota”. Il film con Kirsten Dunst arriverà nelle sale italiane il 18 aprile e promette di regalare tante sorprese.