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Studenti universitari inventano il “numero di Kevin Bacon”

Kevin Bacon ha di recente compiuto 63 anni, 33 dei quali trascorsi con la moglie Kyra Sedgwick, e in occasione del suo compleanno viene rispolverata dal web una vecchia perla per veri nerd dedicata a lui. L’attore, protagonista della sfortunata The Following (qui per la nostra rubrica Il Muro del rimpianto abbiamo analizzato tutti i nostri rimpianti per una serie che ha decisamente sprecato il suo potenziale) e da poco anche star del web (qui potete vedere un video di una sua cover, cantata ai suoi alpaca, di I Want It That Way dei Backstreet Boys) è stato al centro di un bizzarro studio nel 1994. Non è la prima volta che la scienza si intreccia con personaggi del cinema o delle serie tv: pensate che alcuni ricercatori hanno denominato una nuova specie di api in onore di The Big Bang Theory (qui potete leggere i dettagli).

Nel 1994 alcuni studenti universitari inventarono “Il numero di Bacon”: un gioco che, in base al famoso concetto dei sei gradi di separazione, dimostrava quanti attori avevano lavorato nel corso della loro carriera con Kevin Bacon o avevano recitato con colleghi che in passato avevano lavorato con lui. Kevin Bacon, essendo protagonista di questo gioco, è l'”attore Zero”: chi possiede il numero uno ha lavorato direttamente con lui, chi il numero due ha lavorato con il numero uno, e così via.

Lo scherzo di qualche universitario con decisamente troppo tempo libero diventò così popolare che nel 2007 l’università della Virginia ha creato “L’Oracolo di Bacon”, un software che calcola immediatamente il “numero di Bacon” di qualunque attore. Lo scherzo divenne virale, nonostante all’epoca non esistessero i social e lo stesso Kevin Bacon ne fu informato: in principio l’attore lo prese come uno scherzo. Dopo che gli studenti gli spiegarono dettagliatamente il progetto l’attore prese tutto molto seriamente, tanto da creare una fondazione di beneficenza chiamata “SixDegrees”, che ha nel suo stesso nome la teoria dei sei gradi di separazione e punta a portare solidarietà proprio a chi ti sta più vicino.

Il numero di Bacon ha assunto nel tempo connotazioni decisamente surreali: dal momento che esisteva già il “Numero di Erdős”, che calcola la distanza fra le persone e il matematico ungherese Paul Erdős, è nato anche l’assurdo “Numero di Erdős-Bacon” che unisce i due parametri. Il risultato tira in ballo un’altra grandissima attrice, Natalie Portman, che in questo gioco ha un punteggio di sei.

La teoria dei sei gradi di separazione, oltre a coinvolgere in modo goliardico star del calibro di Kevin Bacon e Natalie Portman, ha una grande influenza nel mondo in cui viviamo oggi. I social network, grazie alla loro struttura e alla loro capacità di connettere virtualmente le persone, sono strettamente legati alla teoria dei sei gradi di separazione. Nel 2001 lo stesso Zuckerberg ha ripetuto l’esperimento dei sei gradi di separazione sugli iscritti di Facebook: l’esperimento ha messo in luce come, sul campione di relazioni analizzate, i gradi che intercorrono tra due persone sono meno di cinque, più precisamente 4.74.

La teoria dei sei gradi di separazione ha origini piuttosto antiche: se ne parlava, grazie all’intuizione dello studioso Frigyes Karinthy, già negli anni Venti, in un mondo decisamente meno globalizzato e social di quello in cui viviamo. Stanley Milgram, cinquant’anni dopo, riprende le sue teorie, denominate “teorie del mondo piccolo”, cercando di provarle dal punto di vista scientifico. Successivamente la teoria ha avuto un eco mediatico senza precedenti e si adatta ancora perfettamente alla società estremamente liquida del ventunesimo secolo: non per niente è la chiave dietro la nascita e il successo dei social network.

E ora questa teoria ci fa fare una risata e riflettere su quanto il mondo sia effettivamente più piccolo di quanto pensiamo: chissà che anche noi non possiamo essere collegati, con soli sei gradi, a Kevin Bacon.