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Il Nome della Rosa diventa una Serie Tv, e sta arrivando

Il Nome della Rosa è uno tra i capolavori letterari del nostro paese, è un film capace di detenere il record di ascolti su Rai1 per 13 anni, e adesso sarà anche una Serie Tv.

Riuscirà a reggere il confronto?

il Nome della Rosa

Prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2016, Umberto Eco ha avuto modo di supervisionare la sceneggiatura nata dal lavoro di squadra italo-britannico di Andrea Porporati e Nigel Williams, benedicendo in questo modo l’ingresso nel XXI secolo del suo capolavoro.

La serie “Il nome della Rosa”, prodotta da Matteo Levi, con la 11Marzo, e Carlo degli Esposti, con Palomar, in collaborazione con Rai Fiction, sarà girata in inglese con un budget previsto di 23 milioni di euro e vedrà profilarsi tra le sue scene un cast internazionale.

il Nome della Rosa

Il geniale protagonista Guglielmo da Baskerville, che nel film di Jean-Jacques Annaud aveva il volto di Sean Connery, sarà interpretato dall’attore italo-americano John Turturro. Bernardo Gui, suo eterno antagonista, è l’affascinante Rupert Everett che in un ruolo così non avevamo proprio mai visto. Infine Adso da Melk, il giovane novizio e seguace di Guglielmo, verrà impersonato dal diciottenne tedesco Damien Hardung.

Diretta da Giacomo Battiato, la serie televisiva prevede sei puntate che verrano mandate in onda ovviamente su Rai1, che da “I Medici” (di cui vi abbiamo parlato qui) in avanti ha deciso di lanciarsi nel mondo delle Serie Tv di stampo internazionale.

il Nome della Rosa

Le riprese si svolgeranno a partire da Gennaio 2018 tra Cinecittà e svariate location italiane.

Le scene iniziali si apriranno proprio su un luogo nostrano, la piazza di Bevagna, una piccola perla che più volte si è trovata a ospitare attori e telecamere, a partire da Don Matteo, sino a Fratello Sole, sorella luna  (1972) di Franco Zeffirelli.

il Nome della Rosa

Infatti nel Febbraio 2018, tra la chiesa di San Silvestro e il mercato coperto, la piazza Silvestri potrà trascinare turisti e abitanti direttamente nell’anno domini 1327.

Il paese dove il Sì sona finalmente ha deciso di far di nuovo sentire la propria voce, mostrando le bellezze nostrane sempre in grado di affascinare tutto il resto del mondo.

E come ha detto la direttrice di Rai Fiction Tinni Andreatta: “Certe storie non appartengono solo all’Italia, ma a tutto il mondo”.

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