Spin-off di una delle migliori serie HBO, lo show dalle citazioni iconiche Game of Thrones, House of the Dragon si è rivelata un vero successo, grazie anche alla magnifica interpretazione del suo cast.
Tra loro, in particolare, la giovane Milly Alcock, che ha dato i panni alla piccola Rhaenyra Targaryen per i primi 5 episodi della serie. Dopo il salto temporale di 10 anni avvenuto nel sesto episodio, l’attrice ha dovuto cedere il ruolo alla collega Emma D’Arcy che, affiancata da Olivia Cooke nella parte dell’adulta Alicent Hightower, ha dominato la scena nella parte finale della stagione.
D’Arcy è riuscita a rendere il passaggio poco traumatico, grazie al suo grande talento e alla somiglianza con Alcock, mantenendo grande il personaggio di Rhaenyra e favorendo il successo dello spettacolo.
Eppure il nome di Emma D’Arcy per la parte di Rhaenyra non è sempre stato certo. Per un po’ la produzione di House of the Dragon ha avuto dubbi sull’affidare la parte all’ormai iconica attrice.
Come rivelato dalla stessa D’Arcy a The Hollywood Reporter, c’è stato un momento in cui l’attrice ha pensato di non aver ottenuto la parte nello show HBO. Dopo una serie di audizioni a distanza in cui la donna ha letteralmente creato una parrucca improvvisata da un sacco di capelli, D’Arcy è stata chiamata per una prova in presenza, alla fine della quale gli è stato detto di attendere notizie per la settimana dopo.
Ma per un po’ non è arrivata nessuna chiamata. La produzione sembrava proprio orientata altrove, fino a quando all’improvviso un cambio di programma li ha convinti a chiamare nuovamente l’attrice. Ecco il racconto di Emma D’Arcy:
Sono stati circa tre mesi di autoregistrazione nel mio soggiorno nel mezzo della pandemia, quindi è stato fantastico. In realtà, mi sembrava di vivere su un’isola e provare a fare cinema o qualcosa del genere, perché non vedevo nessuno e non facevo davvero niente, ma presumibilmente stavo conversando con uno dei più grandi programmi TV del mondo. Io e il mio compagno abbiamo messo insieme una parrucca da letteralmente un sacco di capelli e poi, dopo tre mesi, sono stata invitata per un’audizione di persona di quattro o cinque ore. L’ho fatta e poi mi è stato detto: ‘Sentirai qualcosa la prossima settimana’. Ma non è successo. Poi mi è stato detto che probabilmente non stava andando per il verso giusto. E ho pensato, ‘Wow, è un vero peccato.’ Sono andato in campagna, solo per il fine settimana, per iniziare a metabolizzare, e alla fine di quel fine settimana ho avuto circa 14 chiamate perse dal mio agente. Gli ho parlato la mattina dopo per sentire: ‘Hanno cambiato idea! Vuoi farlo?’ Così strano, onestamente. Un processo molto solitario che è durato apparentemente sei mesi.
Una scelta, quella della produzione, che si è rivelata davvero azzeccata. D’Arcy, infatti, ha ricevuto un sacco di apprezzamento da parte del pubblico, riuscendo a mostrare in maniera impeccabile tutte le sfaccettature del suo personaggio e regalandoci una prova interpretativa sublime.
