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House Of Gucci, la lettera di Drusilla a Lady Gaga: «La verità è distorta, non siamo covo patriarcale»

House Of Gucci, il film di Ridley Scott con protagonisti Adam Driver e Lady Gaga, è in arrivo nelle nostre sale cinematografiche il prossimo 16 dicembre, e un po’ per la storia un po’ per il cast stellare che troveremo nella pellicola, le nostre aspettative sono sicuramente altissime. Purtroppo però il film non sembra essere totalmente esente dalle polemiche, e già prima della sua uscita ha fatto davvero molto parlare di sé. Lady Gaga (che di recente ha ricordato la sua prima esperienza come attrice ne I Soprano) è stata attaccata tempo fa da Patrizia Reggiani, che accusava la star di non averla voluta conoscere.

Ora però la protagonista di House Of Gucci sta subendo un altro attacco: quello di Drusilla Gucci, pronipote del fondatore dell’omonima casa di moda ed ex concorrente dell’Isola Dei Famosi.

Di che tipo di critica stiamo parlando però, esattamente? Come abbiamo potuto notare già dalla dichiarazione di Patrizia Reggiani (dettasi appunto molto risentita che Lady Gaga abbia deciso di interpretare il suo personaggio senza andare a conoscerla di persona), l’uscita del film House Of Gucci non è stata vista poi molto di buon occhio dalla famiglia erede del grande marchio. Tra le voci che non apprezzano la pellicola si aggiunge ora anche quella dell’influencer Drusilla Gucci, che ha scritto una lettera indirizzata direttamente alla pop star e poi pubblicata sul settimanale Di Più.

La verità che è raccontata in questo film è distorta, perché fa passare un’assassina quasi come una eroina romantica mentre l’uccisione di un uomo è posta in secondo piano. L’ex moglie non soffriva le pene d’amore bensì viveva paure molto più materiali” scrive Drusilla nella lettera alla star di House Of Gucci. La giovane 27enne sembra inoltre non aver gradito affatto come sia stata rappresentata la sua famiglia nel film, e ha quindi affermato: “La nostra azienda è stata fatta passare come il covo del potere patriarcale. Avete fatto credere che tutti i posti di responsabilità erano occupati da uomini e che le donne erano sempre sottomesse“. Ha poi continuato dicendo: “Questa alterazione della realtà riduce a ‘operetta’ il lavoro di quattro generazioni che hanno contribuito al riconoscimento del Made in Italy nel mondo intero“.

Il film House Of Gucci, lo sappiamo bene, racconterà gli eventi che nel 1995 portarono proprio Patrizia Reggiani ad essere la mandante dell’omicidio di suo marito, Maurizio Gucci, interpretato qui da Adam Driver. L’uomo all’epoca era anche imprenditore e presidente della nota casa di moda italiana. Sembra però che questa non sia la prima volta che Ridley Scott tenta di fare un film su questi eventi. A rivelarlo è proprio Drusilla, che rivela che già quattordici anni fa il regista aveva contattato suo nonno Roberto chiedendogli l’autorizzazione a poter girare il film. La giovane rivela infatti: “Mio nonno era già stato contattato anni prima ma disse di no perché aveva capito che si voleva far passare i Gucci quasi come mafiosi, attaccati ai soldi e al potere e ha negato l’autorizzazione“.