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Justin Chambers spara a zero su Grey’s Anatomy: «Ho lasciato la serie perchè era come lavorare in fabbrica»

Quasi un’intera carriera dedicata alla stessa serie, allo stesso lavoro, allo stesso personaggio. Oggi Justin Chambers sta riprendendo fiato dopo aver lasciato Grey’s Anatomy giusto un anno fa. Grey’s Anatomy è una delle serie più longeve nella storia della televisione, quest’anno è arrivata al sedicesimo anno di attività e si appresta ad affrontare il diciassettesimo. Tanti sono gli attori e i personaggi che si sono susseguiti negli anni, pochi quelli rimasti dall’inizio alla fine (tra cui Ellen Pompeo, che però ormai non sembra più molto felice). Justin Chambers con il suo Alex Karev sembrava poter essere addirittura tra questi: la sua carriera in Grey’s Anatomy è infatti iniziata nel lontano del 2005 e si è conclusa nel 2020, ben 15 anni dopo l’inizio delle sue avventure in uno dei medical drama più famosi e visti di sempre.

Oggi però Justin Chambers, a un anno di distanza dal suo addio alla serie, ha deciso di togliersi alcuni sassolini dalle scarpe relativi alla sua insofferenza rispetto alla serie che lo ha reso famoso, a lungo andare. Dichiarazioni che non fanno sconti a quello che era il modo di lavorare in Grey’s Anatomy, recentemente criticato da molti altri attori che hanno passato anni e anni sul set. Ecco le parole di Justin Chambers, l’Alex Karev di Grey’s Anatomy:

Sei in una bolla, nella serie. Indossi il camice ogni giorno, vedi praticamente le stesse persone ogni giorno, nelle stesse quattro mura, negli stessi studi, percorri lo stesso percorso per andare al lavoro. Per me una specie di lavoro in fabbrica per la recitazione. Devi solo timbrare quando entri e timbrare quando esci. 

Oggi Justin Chambers ha preso altre strade, ma Grey’s Anatomy ha fatto parte della sua vita personale e professionale per tanto, tantissimo tempo. Forse troppo, visto quel che ha raccontato su come viveva il lavoro sul set della serie. Decisamente troppo, anzi.

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