Euphoria, la serie televisiva prodotta dall’emittente televisiva HBO, ha senz’ombra di dubbio attirato l’attenzione di molti telespettatori.
Tutto il cast dello show ha catturato il pubblico, ma una in particolare spicca tra tutti: l’attrice Zendaya Coleman.
Il sito Hot Corn ha intervistato recentemente la giovane interprete di Rue Bennett:
Il mio personaggio è incentrato sull’adolescenza di Sam, ho sentito una grossa responsabilità nell’interpretarlo. Al principio ho dubitato delle mie capacità perché temevo che il pubblico mi vedesse solo come la ragazzina della Disney. Ma Sam ha visto in me dell’altro e mi è bastato leggere lo script per salire subito a bordo
L’attrice si riferisce al creatore e regista della serie televisiva, Sam Levinson.
Uno dei punti chiave di Euphoria sono i numerosi temi che vengono affrontati nel corso delle puntate, ma anche le dinamiche fra i personaggi che si vengono a creare. Negli episodi vediamo la crescita di Rue e come si relaziona con chi la circonda. Ma come ha vissuto tutto ciò l’attrice?
Ci sono stati giorni più facili e altri in cui non riuscivo a smettere di piangere. Nella scena del litigio tra Rue e sua madre, Sam ha voluto che improvvisassimo; ci ha chiesto di spingerci verso territori oscuri, fino a sprofondare. Credo di non avere mai gridato in vita mia. Quando ho dovuto farlo, spingendomi oltre – fisicamente e emozionalmente – mi sono sentita male.
Nel corso degli anni e con il crescendo del suo successo, anche il rapporto con i social e con il pubblico è cambiato per l’attrice.
La gente pensa che i giovani di oggi abbiano tutto a portata di mano e ogni cosa sia più semplice, ma non è così. Basta pensare alla pressione dei social che ultimamente ha coinvolto anche me. Provo a non pensare a quanti follower abbia ma è difficile riuscirci e la cosa mi dà ansia, nonostante la mia posizione sia più facile rispetto a quella di altri. Pubblichi qualcosa e s’innescano reazioni istantanee che ti fanno venire voglia di cancellare tutto. La chiave per comprendere le nuove generazioni, come dicevamo anche con Sam, è la compassione e provare a capire ciò che stanno passando invece di ritenerli responsabili di ogni male.
Avete visto Euphoria? Che cosa ne pensate?