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Anche Eliza Dushku, James Marsters e Anthony Head dicono la loro sulle accuse a Joss Whedon

Buffy e la controversa vicenda delle accuse lanciate da Charisma Carpenter, interprete di Cordelia nella serie, al creatore Joss Whedon continuano a tenere i fan col fiato sospeso. Si susseguono le dichiarazioni da parte del cast per esprimere solidarietà o per provare a dare la propria versione: naturalmente anche la Cacciatrice in persona si è espressa. Vi avevamo parlato delle criptiche accuse lanciate all’autore di Buffy da parte di Michelle Trachtenberg in questo articolo: ora altri due protagonisti di punta dello show hanno deciso di parlare: Anthony Head ed Eliza Dushku.

In Buffy interpretava Faith, la Cacciatrice arrivata in città mentre Buffy era ancora attiva, dopo la morte di Kendra: sfacciata, sensuale e abilissima nei combattimenti, Eliza Dushku incarnava in un certo senso l’altra faccia di Buffy, più idealista e “pulita”. L’attrice, in un post sui social, ha sostenuto la ex collega Charisma Carpenter (che al tempo dei fatti aveva denunciato Joss Whedon), dicendosi addolorata per tutto quello che aveva dovuto sopportare.

“CC, il mio cuore soffre per te, e mi dispiace che tu abbia dovuto tenerti dentro tutto questo così a lungo. Il tuo post era forte, doloroso e ha dipinto un ritratto che non potremo far finta di non vedere o dire di non esserne a conoscenza. Grazie. Non sapevo, e non lo dimenticherò. Penso spesso al detto “Siamo tanto malati quanto i nostri segreti”. I nostri segreti ci fanno di certo star male. E quello che sto imparando giorno dopo giorno – e che personalmente ho trovato di grande valore – è che si può guarire davvero solo individuando e parlando di ciò che è accaduto, il necessario primo passo (quando si è pronti) per liberarci dai nostri segreti, dalle verità non dette che ci hanno tenuto isolati, che ci hanno fatto vergognare e tenuto ostaggi”.

La riflessione dell’ex Cacciatrice di Buffy continua, auspicando che tutte le vittime di abusi di potere trovino la forza di reagire e denunciare.

“Evitare di dare un nome all’epidemia che è l’abuso di potere, alle discriminazioni sessuali/razziali/di genere nel mondo dell’intrattenimento (e in generale nella nostra società) permette a chi abusa di procedere indisturbato, e rafforza soltanto questi sistemi abusivi. Spero che tu e tutte le altre vittime di questi comportamenti possiate sentire la solidarietà e la connessione che non avete probabilmente ricevuto per tanto tempo. Dal coraggio nascono cambiamento e speranza. Avrà un inizio e una fine grazie a persone che hanno avuto il coraggio di dire la verità come te. Ti ammiro, ti rispetto e ti voglio bene”.

Anche Anthony Head, che in Buffy interpretava il mentore della protagonista, il professor Giles, si è detto addolorato per le dichiarazioni di Charisma Carpenter e ha sostenuto di non avere idea di cosa l’attrice potesse aver provato all’epoca de fatti.

Sono stato sveglio la maggior parte della notte a ripercorrere i miei ricordi, pensando: “Cosa mi sono perso?”. Perché io non sono quel genere di uomo che dice: “Non l’ho visto, quindi non è successo”. Sono sconvolto, seriamente sconvolto, perché uno dei miei ricordi, il mio ricordo più affettuoso di Buffy è il fatto che fosse così potente. Non solo nel messaggio della sceneggiatura, ma anche nell’atmosfera familiare dello show”.

Anthony Head continua, rammaricandosi di non aver notato niente di strano all’epoca di Buffy:

“Sono davvero triste che le persone di questa serie abbiano attraversato queste esperienze: ero una specie di figura paterna per loro. Spero che qualcuno venga da me e dica: “Mi è appena successa una cosa orribile, ci sto combattendo contro”.

Anche James Marsters, che in Buffy interpretava l’affacinante vampiro Spike, ha detto la sua su Twitter in difesa dell’ex collega:

“Anche se sarò sempre onorato di aver interpretato il personaggio di Spike, il set di Buffy non era privo di problemi. Non sostengo gli abusi di qualsiasi tipo, e mi si spezza il cuore venendo a sapere le esperienze di alcuni membri del cast. Mando il mio amore e sostegno a tutte le persone coinvolte”.

Jose Molina, sceneggiatore di Firefly, altra serie creata da Joss Whedon invece, è decisamente drastico nei confronti dell’autore di Buffy:

“Crudele con noncuranza è un modo perfetto per descrivere Joss. Pensava che essere cattivo fosse divertente. Far piangere le sceneggiatrici durante una sessione in cui ci si confrontava e dava appunti per lui era specialmente esilarante. Si vantava realmente del periodo durante il quale ha fatto piangere due volte una sceneggiatrice durante un incontro”.

La questione intorno a Joss Whedon (che non ha rilasciato ancora dichiarazioni in merito alle accuse) continua a farsi sempre più seria. Vedremo se e cosa avrà da dire il creatore di Buffy.