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Bridgerton – Nicola Coughlan affronta senza pietà su Twitter le critiche sulla diversità nel cast

L’attrice di Bridgerton Nicola Coughlan ha risposto qualche giorno fa alle numerose critiche sulla diversità del cast nello show della piattaforma streaming Netflix.
Bridgerton è risultata essere la quinta serie televisiva originale più grande di Netflix. Lo show segue un gruppo di giovani debuttanti che navigano scandalizzati nel periodo in cui le donne cercano marito e le madri sono in fermento, intente a trovare una buona sistemazione per le proprie figlie, tutto ciò nella Londra dell’era Regency. La serie avrebbe talmente convinto l’azienda streaming che si vocifera la produzione per la seconda stagione inizierà prossimamente.

Uno degli aspetti migliori dello show è stato il casting rivoluzionario. Bridgerton presenta uno stuolo di donne e uomini importanti che sono interpretati da attori neri: Regé-Jean Page (qui potete leggere 7 curiosità sull’attore) nei panni del bel Simon Basset, Kathryn Drysdale nei panni di Madame Delacroix, Ruby Barker nei panni della giovane debuttante incinta Marina Thompson, Adjoa Andoh nei panni dell’arguta Lady Danbury e per ultima l’attrice Golda Rosheuve in quelli della regina Charlotte d’Inghilterra, una monarca reale sposata con re Giorgio III. La serie televisiva prende idee preconcette su come appariva l’Inghilterra del XVIII secolo e ridefinisce l’era con la diversità e un eccellente cast di personaggi; alcuni storici credono addirittura che la vera regina Charlotte possa essere stata effettivamente nera.

Ma tornando a Nicola Couglan: l’attrice ha richiamato su Twitter quella fetta di critica che aveva giudicato negativamente la diversità del cast in un period-drama. Secondo la Couglan, alcuni stavano persino cercando di recensire negativemente Bridgerton su IMDB, a causa del cast dello show. Qui sotto i tweet dell’attrice:

La risposta di Coughlan alla critica è perfetta.
L’eccellente cast di Bridgerton migliora immensamente l’atmosfera dello show e non sminuisce minimamente la storia. È un peccato che alcuni non siano riusciti a guardare oltre l’idea della produzione in nome di un’ “accuratezza storica“. Il motivo per cui il mondo di Bridgerton è così diversificato è persino spiegato nell’universo, grazie a Lady Danbury, che spiega che è tutto merito della regina Charlotte:

Guarda la nostra regina. Guarda il nostro re. Guarda il loro matrimonio. Guarda tutto ciò che sta facendo per noi, permettendoci di essere. Eravamo due società separate divise per colore, fino a quando un re non è caduto per amore con uno di noi.

Anche se lo spettacolo non doveva necessariamente spiegare l’inclusione di personaggi neri nel mondo dell’alta società inglese, si spera che il casting di Bridgerton ispiri altri futuri drammi storici, romanzi e generi simili a seguirne l’esempio. L’eccellente casting potrebbe persino influenzare i futuri film di James Bond, con molti fan dello show che chiedono che l’attore Regé-Jean Page sia scelto come il prossimo 007.

Avere attori e attrici neri in un dramma storico non dovrebbe essere motivo di critica a prescindere. Bridgerton sfrutta abbastanza bene questa caratteristica con un cast avvincente di personaggi che hanno reso la storia complessa, interessante e degna di binge watching. Si spera che ci sarà ancora più diversità con i nuovi personaggi quando la serie televisiva verrà ufficialmente rinnovata per l’attesissima seconda stagione.
Solo il tempo però ce lo dirà.