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Bridgerton – Lady Whistledown è ispirata a un personaggio realmente esistito? La sua storia

Bridgerton

Da giorni sul web non si parla d’altro che di Bridgerton, la serie tv in costume che ha infiammato i nostri schermi.

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Nessuno può resistere al fascino delle sale da ballo e delle passioni che fanno battere il cuore. In passato hanno preso vita sullo schermo le storie d’amore di Daphne ed Anthony Bridgerton. Successivamente gli sceneggiatori hanno deciso di saltare il terzo libro della saga e passare direttamente al quarto. I protagonisti di Bridgerton 3 sono quindi l’affascinante terzogenito della famiglia inglese e la giovane figlia di Lord Featherington, la cui amicizia è destinata a trasformarsi in qualcosa di più. La prima parte della nuova stagione (leggi qui le nostre pagelle) è già disponibile, mentre per gli ultimi episodi il pubblico dovrà attendere ancora un po’. La seconda parte su Netflix uscirà infatti il prossimo 13 giugno. Il pubblico è in trepidante attesa di scoprire come continuerà la storia di Penelope e Colin, dopo il finale del quarto episodio.

Intanto un articolo del The Guardian ha fatto emergere una curiosità interessante: Lady Whistledown, l’audace scrittrice di Bridgerton, potrebbe essere ispirata a un personaggio realmente esistito.

Bridgerton ha piegato la storia e la realtà a suo piacimento, realizzando un’ambientazione regency che di storicamente accurato ha ben poco. In passato molti hanno criticato la serie per aver deciso di ritrarre la regina Charlotte come una donna nera. È intervenuta anche Shonda Rhimes per difendere le inesattezze storiche di Queen Charlotte: «Non è una docuserie». Pare che invece per creare il personaggio di Lady Whistledown gli sceneggiatori si siano ispirati a un personaggio realmente esistito. Nel diciottesimo secolo una donna, Eliza Haywood, ha scandalizzato i salotti inglesi con il suo opuscolo di gossip mondani pubblicato settimanalmente e intitolato The Parrot. E proprio la storia di quest’autrice, una delle poche donne del Settecento che viveva dei suoi stessi scritti, ha ispirato Lady Whistledown.

Prolifica scrittrice antirazzista e proto-femminista, Eliza Haywood ha utilizzato la sua newsletter trasgressiva per denunciare le ipocrisie del XVIII secolo sulla razza e sul genere. Raccontava le vicende mondane come se fosse un pappagallo che, dalla gabbia dove era stato rinchiuso, criticava le assurdità della società londinese. In molti passaggi la scrittrice denunciava anche il trattamento riservato alle donne e le discriminazioni razziali. In Bridgerton gli opuscoli di Lady Whistledown non hanno nessun fine moralizzatore e servono soltanto a sfamare gli affamati di gossip. Tuttavia la verve con cui l’autrice racconta quanto accade nei salotti londinesi è la medesima di Eliza Haywood. Ora il The Guardian ha fatto sapere che i nove numeri del The Parrot verranno pubblicati in un nuovo libro con l’obiettivo di far riscoprire il talento di Eliza Haywood.

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