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Alessandro Borghi spiazza i fan e rivela: «Ho la sindrome di Tourette»

Alessandro Borghi è uno degli attori di punta del panorama cinematografico e seriale italiano ma anche internazionale: tornerà presto a fianco di Patrick Dempsey nella nuova stagione di Diavoli. In questo articolo vi avevamo anticipato qualche scatto sul set. L’attore, del quale abbiamo ripercorso l’incedibile evoluzione in questo articolo, è conosciuto al pubblico seriale soprattutto per aver interpretato Aureliano Adami nella serie Suburra e, prima, nel film di Stefano Sollima. Suburra si è conclusa senza troppo clamore (qui la nostra recensione dell’ultima stagione) e destando anzi molte perplessità nei fan, che non sono stati soddisfatti dell’arco narrativo, decisamente divergente rispetto al film, che ha riguardato alcuni personaggi fondamentali, tra cui proprio Aureliano e Spadino.

Alessandro Borghi, durante una diretta Instagram sul suo profilo, ha rivelato ai fan di soffrire della sindrome di Tourette. Ecco cosa ha confidato a chi lo segue:

“Lo sto dicendo per far capire che non c’è niente di male e si può vivere con molta creatività in più. Non è diagnosticata ufficialmente. Ci sono diversi tipi di sindrome e io ce l’ho motoria, ho un sacco di tic. Per tanto tempo ho cercato di capire, ma è una cosa neurologica, mi sembrava bello, è una roba normale”.

La sindrome di Tourette è una malattia neuropsichiatrica che colpisce il cervello e il comportamento, caratterizzata dall’emissione, spesso combinata, di rumori e suoni involontari e incontrollati e da movimenti del volto o degli arti, comunemente denominati tic. Di solito l’esordio della malattia avviene in età infantile e può manifestarsi insieme ad altri disturbi come il deficit d’attenzione o il disturbo ossessivo compulsivo. La maggior parte delle persone affette da sindrome di Tourette manifesta una combinazione di sintomi fisici e vocali come scatti della testa, emissione di suoni, smorfie incontrollate del viso.

Al momento non esistono cure definitive per la sindrome di Tourette ma esistono farmaci che possono alleviare i sintomi del paziente. Nel caso di Alessandro Borghi, come da lui specificato, la sindrome si è fortunatamente presentata in forma lieve. Nei casi più gravi i pazienti possono ritrovarsi isolati socialmente o ricorrere all’auto isolamento per l’imbarazzo causato dalla manifestazione della malattia.

Alessandro Borghi ha svolto un gran servizio ai pazienti affetti da sindrome di Tourette (si stima che in Italia quelli gravi siano almeno 50-60000): lo stigma sociale collegato a questa malattia, così come ad altri disturbi, è ancora difficile da scardinare. Nel mondo dello spettacolo l’attore di Suburra non è il solo ad avere questa sindrome: anche la popstar Billie Eilish ha dichiarato di soffrire della sindrome di Tourette da sempre e di aver imparato a “nascondere” i sintomi più gravi, anche se spesso è controproducente.

In un’intervista con Ellen DeGeneres la popstar ha dichiarato di soffrirne da quando ha memoria, dopo aver fatto coming out sul suo profilo Instagram, proprio come Alessandro Borghi:

“È qualcosa con cui convivo da tutta la vita. Tutti quelli che mi conoscono, dai miei parenti ai miei amici, lo sanno. Potete credermi: i peggiori tic non li avete visti, perché sono diventata molto brava a sopprimerli in pubblico: ma più li sopprimi, peggio riemergono in seguito”.

Anche Claudio Colica, membro del collettivo di Youtuber Le Coliche, ha dichiarato di soffrire di sindrome di Tourette. In una video intervista a Vice ha parlato dei suoi tanti tic fisici:

“Io ho tantissimi tic, uno per ogni parte del corpo. Se non faccio tic per tanto tempo è come se sentissi quella parte del corpo che comincia a indolenzirsi, ad addormentarsi… Sento il bisogno di risvegliarla”.

Il comico ha anche puntualizzato che i tourettici interessati da coprolalia (ovvero l’emissione involontaria di parolacce o imprecazioni) sono una percentuale minima rispetto al totale: nonostante ciò, la sindrome di Tourette viene ancora associata a questo stereotipo.

L’attore di Suburra ha fatto benissimo a parlare chiaramente della sua malattia, perché ha contribuito a fare chiarezza e a sensibilizzare sul tema: facciamo i nostri migliori auguri al grande Alessandro Borghi.