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Nick Miller è perfettamente imperfetto

Non sempre siamo in grado di prevedere quando ci innamoreremo di un personaggio delle serie tv. Spesso gli autori si ingegnano per creare almeno un personaggio maschile e uno femminile che possano attirare le attenzioni degli spettatori, che sia per la particolare avvenenza dei loro interpreti oppure perché risultano dotati di un carisma che fatichiamo a ritrovare nel mondo reale. Eppure vi sono serie tv nelle quali, nonostante le premesse iniziali, le intenzioni degli autori, e contro ogni tipo di previsione, a rubare il cuore degli spettatori è qualcuno di inaspettato. Se Chandler Bing in Friends può essere considerato il capostipite della categoria degli improbabili beniamini del pubblico, Nick Miller in New Girl ne è la naturale evoluzione (e non è l’unica cosa che le due serie hanno in comune).

Immaturo, insicuro ai limiti della paranoia, perennemente imbronciato e con una spiccata tendenza all’auto-sabotaggio, a prima vista Nick (interpretato da Jake Johnson) non sembrerebbe essere il candidato ideale a diventare il prediletto del pubblico di New Girl. Eppure, istantaneamente e immancabilmente, abbiamo finito tutti per perdere la testa per lui.

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Quando lo incontriamo per la prima volta Nick è un disastro.

Dopo aver mollato gli studi per diventare avvocato ormai prossimo alla laurea ed essere stato lasciato da quella che riteneva la donna della sua vita, Nick sopravvive lavorando come barista ed evitando scrupolosamente ogni situazione che richieda che si metta anche solo minimamente in gioco. L’arrivo di Jess segna l’inizio di un processo di maturazione per Nick, un processo lento e decisamente non lineare che gli insegnerà a non farsi trascinare dalla vita, bensì a diventarne – almeno in parte – padrone.

Rimanendo sempre fedele a se stesso, durante le 7 stagioni di New Girl Nick evolve fino a riuscire a guardarsi con occhi nuovi. Infatti, se fin dal primo episodio Nick si è guadagnato un posto nei nostri cuori è stato anche per la sua totale mancanza di autostima, con la quale immedesimarsi è più facile di quanto vorremmo. Quante volte ci è capitato di guardarci allo specchio e detestare tutto quello che vedevamo? Quante volte avremmo voluto trovare un modo per cambiare il modo in cui vediamo noi stessi?

Anche per Nick Miller è così. Terrorizzato dall’idea di perdere e deluso da quello che la vita aveva mostrato di potergli offrire, si è ritratto nel suo guscio fino a scomparire, fino ad annullarsi. Il suo pessimismo esistenziale, la goffaggine e l’atteggiamento burbero, diventano le armi con le quali il protagonista maschile di New Girl tenta di proteggersi da un mondo che gli fa terribilmente paura. Deluso e alle volte cinico, costantemente intento a sottovalutarsi, Nick è tuttavia ben lontano dall’essere un personaggio negativo.

Infatti, anche se spesso le qualità negative di Nick – soprattutto nelle prime stagioni di New Girl – superano di molto i suoi pregi, gli spettatori non si fanno ingannare nemmeno per un istante: Nick Miller, pavido cavaliere con macchia, è fondamentalmente un eroe che non sa, né vuole esserlo.

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E così incomincia la sua crescita, che pure Nick osteggia testardamente. Perché, come molti di noi sapranno, crescere non è affatto divertente, né indolore e nemmeno lontanamente facile. Per qualcuno che, come Nick Miller, ha passato tutta la vita a cercare di correre al riparo da ogni possibilità di mettersi in gioco per paura di fallire, la decisione di aprirsi finalmente alla vita non può che essere presa controvoglia, anche se alla fine non si tira indietro.

È l’incontro con Jess, con il suo testardo ottimismo, con quel suo modo di affrontare la vita di tutti i giorni, a mettere in moto la trasformazione di Nick. Senza per questo snaturarsi, senza perdere la sua goffaggine o il suo burbero senso dell’umorismo, Nick riconosce di essere amato da Jess e il suo amore incoraggiante lo spinge giorno dopo giorno a uscire dal guscio.

Lo vediamo impegnarsi per diventare finalmente adulto.

Il Nick che incontriamo nel primo episodio non era in grado di sopportare la minima frustrazione, ma il Nick che impariamo a conoscere durante le sette stagioni di New Girl non si perde d’animo persino davanti al lutto, al fallimento, all’ennesimo cuore spezzato. Nick diventa adulto senza nemmeno accorgersene, ma lo spettatore non può non notare quanto il suo cambiamento sia frutto di un lavoro costante e logorante che lo porta per la prima volta in vita sua a credere in se stesso.

Vedere Nick avere successo grazie al duro lavoro e alla fiducia che i suoi amici ripongono in lui è un’esperienza che, da spettatori, ci riempie di speranza. Perché non c’é nulla di scontato o irrealistico nel suo percorso, non c’è linearità o grandiosità: c’è solo Nick, perfettamente imperfetto com’è, che decide di vivere. E, seppur con fatica, ci riesce.

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Al netto di una serie pressoché infinita di difetti, Nick Miller è uno dei personaggi migliori che siano comparsi sul piccolo schermo negli ultimi anni. Nella sua profonda umanità il protagonista di New Girl ci ha insegnato che la possibilità di fallire esiste, ma che non può e non deve impedirci di metterci in gioco. Che per quanto difficile possa essere guardarci con occhi diversi, possiamo sempre trovare qualcuno che ci aiuti a cambiare prospettiva. Che avere paura è normale, ma l’unica cosa che conta alla fine del giorno è non soccombervi. Che la vita inizia quando abbiamo il coraggio di viverla.

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