Attenzione: nell’articolo sono presenti spoiler sulla quarta stagione di Mr Robot.
Straziante e contorto, struggente nel vederlo accadere. Siamo stati inconsapevoli testimoni di un vero e proprio trauma.
Avremmo voluto fare qualcosa, immaginarci vivi all’interno della scena e abbastanza irreali per poter fermare il disastro che si stava delineando proprio davanti ai nostri occhi.
In quel momento riversa a terra, quasi a volersi ergere a emblema della sconfitta dei buoni, Dom guarda anche noi.
Ancora una volta la quarta parete si sgretola, la scena si allarga e dà spazio agli istanti in apparenza finali dell’evoluzione di un personaggio, sicuramente una di quelle più belle all’interno di Mr Robot.
Se abbandoniamo per un attimo questa immagine finale della 4×08 di Mr Robot e proviamo a ripercorrere tutto dall’inizio, possiamo provare a capire come il percorso di Dominique si sia creato e si sia incanalato nella trama quasi nascondendosi dall’occhio delle telecamere.
Possiamo definirla nei suoi inizi una outsider: è entrata nella trama con l’intento di sconvolgere le cose riportandole al loro stato naturale. Era ignara e questo le ha dato la capacità di poter credere nella giustizia e nell’equilibrio apparente.
Ciò che l’ha cambiata davvero durante tutto questo tempo è stata infatti la presa di coscienza, la consapevolezza del totem che stava tentando invano di distruggere.
Si è ritrovata a dover combattere un esercito che pian piano diventava sempre più numeroso e tutto ciò che credeva fosse dalla sua parte si è scoperto esserle nemico portandola a dubitare persino, e in un secondo momento, di sé stessa. La sua presenza si fa sempre più importante e addirittura essenziale in questa quarta stagione, tanto da eliminare un altro personaggio che fino a quel momento l’aveva tenuta in scacco.
L’abbiamo conosciuta nella sua intimità e nelle sue evidenti paure, senza alcuna censura siamo riusciti a comprenderla e a empatizzare con lei. Esmail ce l’ha presentata istante dopo istante, pezzo per pezzo, fino a farci conoscere anche la sfumatura più nascosta, ha riservato questi dettagli solo a noi spettatori. Siamo entrati nella sua testa, persino nei suoi sogni, arrivando quindi a capirla davvero.
Ed è tutto lì, l’abbiamo conosciuta così com’è.
Siamo stati gli occhi indiscreti a cui lei inconsapevolmente mostrava tutto, dai suoi punti di debolezza ai, non ultimi, punti di forza.
La sua non è stata un’evoluzione propriamente detta, il suo personaggio è rimasto ancorato a ciò che era: semplicemente siamo stati noi a poter entrare nella sua vita personale, sempre di più, sempre con maggiore attenzione.
La novità che però si fa evidente e sempre più manifesta riguarda la sua immagine pubblica. È certamente vero che ogni personaggio in Mr Robot sembra vivere costantemente nella sua interiorità, anche nel sociale ogni dettaglio contribuisce a quella che sembra essere sempre rappresentazione onirica personale.
Questa sua rappresentazione cambia con il tempo: all’inizio determinata e fredda, si ritrova a dover incarnare le sembianze del sospetto e della cautela.
Cambia quindi il suo rapporto con gli altri e comincia a vivere in funzione del terrore.
La paura fa da leitmotiv tra le puntate e tra le stagioni e noi, come Dom, siamo dentro il ciclone delle sue paranoie, ovviamente fondate. Qui ritroviamo un mondo che rappresenta perfettamente il controllo che il Dark Army ha su di lei e che l’ha resa così fragile. Questo non fa altro che aumentare e raccogliere ulteriore consenso da parte nostra e da parte dei personaggi che come lei combattono contro i mulini a vento caratteristici di Mr Robot.
Sarà struggente o forse ci renderà felici l’esito di tutto questo. Non sappiamo ancora cosa aspettarci e questa attesa sarà un’ulteriore ragione per ripensare a quegli ultimi istanti e a come la trama cambierà con o senza la sua presenza.