In migliaia hanno inviato le loro candidature per la nuova edizione di MasterChef All Series, a selezionarle saranno i giudici Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Nella Waiting Room l’ansia è palpabile, tra personaggi evidentemente disturbati e individui di cui c’era poco da fidarsi con un affilato coltello tra le mani.
Intanto, oltre il corridoio e la dispensa i tre giudici di MasterChef All Series, sono pronti ad accogliere gli aspiranti Chef delle Serie Tv.
Il primo personaggio a presentarsi davanti alla giuria di Masterchef con Antonino Cannavacciuolo e compagni è un professore di chimica sulla mezza età, un uomo che passava del tutto inosservato: Walter White.
Walter: Salve a tutti, sono Walter vengo da Albuquerque e nella vita faccio il professore di chimica.
Bruno: ciao Walter, ci aspettiamo molto da te, sai che la chimica è molto importante in cucina vero?
Walter: la chimica è importante sempre, da dove vengo io ho una certa reputazione per la mia cucina.
Giorgio: Attento a ciò che dice signor White, che lo chef Barbieri poi la massacra. Piuttosto, cosa ci fai assaggiare oggi?
Walter: il mio bigliettino da visita a MaterChef All Series è un filetto di orata con sferificazione di azoto e un crumble di cristalli blu segreti che, ve lo assicuro, vi faranno impazzire.
Il primo ad avvicinarsi al curioso piatto del signor White è Antonino Cannavacciuolo.
I suoi occhi si illuminano immediatamente, assumendo un’espressione che solitamente lo chef partenopeo assume solo ai goal del Napoli. Forse quel professore di chimica aveva ragione: era davvero uno dei cuochi migliori di sempre.
Dopo di lui anche i suoi colleghi giudici assaggiano con stupore la pietanza preparata da Walter White, diventando immediatamente più allegri e reattivi. Non avevano mai assaggiato qualcosa del genere in tutti quegli anni di MasterChef.
Antonino Cannavacciuolo: Guagliò, co piatti de genere no possiamo di no. Volaaaaaaa.
Dopo il successo di Walter, il secondo concorrente di MasterChef All Series a giocarsi tutto è Gloria, direttamente da Modern Family.
Gloria: Hola MasterChef, yo soy Gloria e oggi cucino per voi una ricetta segreta Colombiana. Muy picante, ma so che a voi piace.
Giorgio Locatelli: Hola Gloria, we can’t wait to taste your dish. Quiero sentir la Colombia
Antonino Cannavacciuolo: Ueee Giorgio, no puoi iniziare a parlare altre lingue ogni voltra che ci sta un concorrente straniero.
Bruno Barbieri: Dai davvero Giorgio, che se no qua mi parte un neurone te lo dico.
Gloria: Holaa basta litigare, venite ad assaggiare il piatto prima che diventa freddo, yo ho cucinato tante ore per questo capolavoro. Velociii
Bruno Barbieri: Signora si calmi per favore, quando assaggiare il suo piatto lo decidiamo noi, ha capito. Altrimenti si va a casahh eh
Gloria: Cómo te permette de parlare così? Ma non sai chi sono io? Yo soy più picante della salsa Colombiana, yo te…
*intervento del corpo di sicurezza di MasterChef per allontanare la signora Delgado dalla zona coltelli*
In punta di piedi, in mezzo al tanto frastuono Ruth Fisher si prepara con il suo carrello che a dire il vero emana un ottimo odore di casa. È tutto pronto affinché si sottoponga al giudizio dei giudici di MasterChef
Bruno Barbieri: Finalmente si sente un odorino invitante, cosa sono quelli dei tortellini?
Ruth: Buona sera signori giudici, sono Ruth e sono una casalinga. Oggi vi ho portato una ricetta tradizionale della famiglia Fisher, i miei tortellini in brodo della domenica.
Antonino Cannavacciuolo: perché della domenica? I tottellini no puoi mangiarli ogni giorno?
Ruth: Certo, ma la domenica generalmente ci sono meno funerali
Giorgio Locatelli: E signora cosa c’entrano ora i funerali?
Ruth: Io vivo in una casa funeraria, mio marito era un becchino ma ora si occupano di tutto i miei figli. La domenica è il nostro giorno preferito per stare tutti insieme a mangiare.
Antonino Cannavacciuolo: Per me è un sì scaramantico, però i tortellini erano buoni
Bruno Barbieri: Per me è shì, i tortellini erano chiusi bene, la pasta tirata come si deve. Complimenti Ruth, tu shei una in gamba eh.
Giorgio Locatelli: Yeess, C’mon!
Il prossimo concorrente di MasterChef All Series è lo psichiatra Hannibal Lecter, che presenta la sua idea di braceria gourmet
Hannibal: Buonasera chef, sono il dott. Lecter oggi vi preparo un piatto molto particolare: un filetto al sangue con salsa di rabarbaro e lattughino fresco.
Bruno Barbieri: Ecco, già mi piace come lavori: pulito, ordinato. Poi il piatto è tutto da vedere. Ma già siamo a buon punto.
Giorgio Locatelli: quella carne ha proprio un bell’aspetto, sembra cotta a puntino. That’s great mate!
Antonino Cannavacciuolo: Per me è sì, la cottura della carne è perfetta, no ti posso dire proprio niente. Bravo guagliò qua ti meriti la prima pacca di questa edizione.
*sbem*
Mentre Hannibal lascia la sala trionfante con il suo grembiule bianco tra le mani, un altro personaggio armato di brace è pronto a fare il suo ingresso nella cucina di MasterChef All Series: Dexter Morgan
Bruno Barbieri: entri il prossimo personaggio aspirante chef
Dexter: Salve, io sono Dexter. Vi ho portato delle ciambelle glassate per ingannare l’attesa, la mia carne al sangue non è ancora pronta e io sulla cottura sono sempre molto esigente.
Antonino Cannavacciuolo: Ma fammi capire, pensi di poterci corrompere con delle ciambelle? Portale qua, vediamo almeno se sono buone.
Bruno Barbieri: Sì certo Antonino, ora te le mangi tutte e a noi non ci lasci neanche le briciole.
Giorgio Locatelli: Ma la smettete di litigare voi due? Sembrate dei bambini, andiamo ad assaggiare la carne piuttosto, che Dexter qui sembra saperci fare con i coltelli.
Giorgio Locatelli: Beh la carne è buona, ma Dexter potevi fare un po’ di più, che ne so… un contorno, una salsina. Il taglio e la cottura sono ineccepibili, but C’mon baby. Non è abbastanza per il livello di MasterChef All Series.
Antonino Cannavacciuolo: No so Giorgio, secondo me il ragazzo ha qualcosa che mi ispira fiducia, guarda che faccino angelico che ha, sembra quasi Ciruzzo Mertens che guarda Mergellina al tramonto.
Bruno Barbieri: Dai Antonino, vedi che non esiste solo Napoli, poi Dexter è di Miami, penso che di tramonti ne sa qualcosa anche lui. Comunque, per me la carne era ottima, ma non hai fatto abbastanza per meritarti questa cucina Dexter. Per me è no. Sei bravo ma non ti applichi.
Dexter Morgan: Grazie, è stato un piacere. Spero non vi dispiaccia se porto via gli avazi, ho un bel po’ di pellicola nella borsa ne approfitto.
MasterChef All Series riprenderà tra pochi minuti, dopo l’intermezzo pubblicitario con i tre giudici che alternativamente sponsorizzano prodotti culinari preconfezionati in totale incoerenza con la filosofia predicata nel corso della trasmissione.
Eccoci ritornati nella cucina di MasterChef All Series, dove si stanno tenendo le audizioni per la nuova attesissima edizione, mentre a trascinare il suo carrello è la giovane Brittany Pierce, direttamente da Glee.
Brittany: Fondue for two, fondue for two. That’s some hot dish fondue for twooooooo
Antonino Cannavacciuolo: Ue Ue ma che succede? Sei venuta per cantare o per cucinare? X Factor è già finito da un po’, ha vinto la tua amica Rachel Berry.
Brittany: Cosa succede? Lord Tubbington vi ha detto le brutte cose che ho detto di voi giudici sul mio profilo YouTube vero?
Bruno Barbieri: Aspetta fammi capire, cosa avresti detto di noi?
Brittany: Dannato Lord Tubbington, è un vero bandito. Lo avevo avvisato che non doveva dirvi che ho detto che Chef Barbieri mi fa paura perchè è troppo cattivo, Cannavacciuolo perché dà le pacche troppo forti e Giorgio Locatelli perché è troppo bello e vorrei sposarlo.
Giorgio Locatelli: What are you saying babe? Sono sposato tesoro, non piangere. Ecco, prendi il mio fazzoletto.
Bruno Barbieri: vabbè dai, poche lacrime di coccodrillo, assaggiamo questa fondut… ma cos’è questo un pelo di gatto?
*Brittany scappa in lacrime, Lord Tubbington entra nella sala facendo le fusa*
La penultima concorrente di questa puntata di MasterChef All Series è Carmela Soprano, casalinga del New Jersey arrivata a MasterChef con il sogno di aprire il suo ristorante italiano in America.
Giorgio Locatelli: Avanti il prossimo concorrente. C’mon signora si presenti
Carmela: Salve a tutti, io sono Carmela, sono una donna, sono una madre, sono cristiania, sono italiana, ma ho vissuto in America per tutta la mia vita.
Antonino Cannavacciuolo: No Carmela questo non dovevi dircelo perché ora Giorgio parlerà sempre in inglese, nonostante tu capisca benissimo l’italiano. È fatto così, non ci possiamo fare niente.
Giorgio Locatelli: Nevermind Carmela, he likes to joke.
Bruno Barbieri: ecco qua! Vabbè, Carmela cosa ci hai cucinato?
Carmela: cannelloni all’Alfredo con pecorino romano e mozzarella di bufala.
Antonino Cannavacciuolo: e chi è Alfredo?
Carmela: è la salsa
Antonino Cannavacciuolo: e cosa c’entra Alfredo
Giorgio Locatelli: it’s American Antonino.
Antonino Cannavacciuolo: ma questa è cucina italiana o americana? No fammi capire, perché no puoi parlare di cucina italiana e poi mettere in mezzo Alfredo. Chi lo conosce Alfredo.
Bruno Barbieri: Per me è no, mi dispiace Carmela
Antonino Cannavacciuolo: per me è sì per te Carmela, e no per Alfredo.
Giorgio Locatelli: Carmela, questo piatto mi lascia abbastanza in dubbio, non so se darti fiducia o aspettarmi solo piatti italo-americani da te. Do you understand?
Carmela: sì, parlo italiano.
Giorgio Locatelli: perfect baby, but I can’t say yes. Per me è no, mi dispiace. C’era troppa America in questo Alfredo.
L’ultimo concorrente a farsi strada tra i corridoi della cucina di MasterChef è Argyle: un giovane ragazzo appassionato di pizza e di spezie particolari
Argyle: Ciao amici, come butta? Mi chiamo Argyle ma voi potete chiamarmi come vi pare. Oggi vi ho portato una pizza spaziale, cioè una pizza come questa ve la sognate. È una bomba al 100%. Provare per credere.
Antonino Cannavacciuolo: Guagliò, fammi capire, cosa ci hai messo su questa pizza?
Argyle: Amico vedrai che ti farà impazzire, ci ho messo il prosciutto cotto, le olive e l’ananas.
*ambulanza interviene per soccorere i tre giudici di MasterChef colpiti da un malore alla vista della pizza demoniaca*
