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MasterChef 11 – Le Pagelle: Mime è il Super Salsan Leggendario, Elena e Dalia Vianello vengono separate

Buona-serra a tutti. Anche quest’ anno, come ogni anno, giunge il fatidico giorno in cui bisogna scegliere se vedere il Festival di Sanremo, MasterChef o se diventare strabici per cercare di guardare tutte e due le cose in contemporanea. Come è ovvio, noi non potevamo che dedicarci soprattutto alla gang del shale, quindi eccoci qui a commentare una delle puntate più strazianti e imprevedibili di tutta MasterChef Italia.

D’altronde, si sa che l’erba del vicino è sempre più buona, soprattutto se il tuo vicino è Enrico Costanza con le sue serre che non hanno nulla da invidiare a quelle della Professoressa Sprite a Hogwarts. Solo che in questo caso le erbe non servono per superare le difficili prove del Torneo Tre(oquattro)Maghi, ma l’ancor più spietato Torneo Tre salti in padella.

Usciamo da questa puntata provati, sconvolti e con il cuore in mille pezzi, quindi è lecito chiedersi se l’annuncio del Massari per giovedì prossimo sia sufficiente a lenire le nostre pene e risollevarci il morale con un po’ di zucchero e cattiveria.

Nell’attesa, ecco come sempre le nostre folli Pagelle di MasterChef Italia 11.

1) Nicky Brian – Voto 4

MasterChef
Nicky Brian – MasterChef

Ci sono cose che difficilmente trovano una spiegazione: una macchina su un tetto, un cavallo su un balcone, un cinghiale che non si mangia in mano a Cannavacciuolo, Nicky Brian anche nella prossima puntata di MasterChef 11. Tutte cose che non sai come sono finite dove sono finite.

A seguito dell’eliminazione di due papabili finalisti, possiamo finalmente incoronare Nicky Bradbury come il nuovo Survivor di MasterChef.

Solo che a differenza del caotico Monir, lui è di più mesta fattura. Un po’ come me che alle scuole superiori cercavo di evitare lo sguardo dei professori quando ero impreparata, sperando che si dimenticassero della mia esistenza e condannassero alla pena dell’interrogazione una persona che non ero io. Una tattica che fino ad ora ha funzionato piuttosto bene, tanto che a un certo punto il buon Brian ha addiritturra pensato di poter raggiungere l’Olimpo dei migliori nella Mistery Box. Ritenta sarai più fortunato.

2) Tracy – Voto 5

Tracy – MasterChef

La sfida delle erbette fubbette si rivela molto difficile anche per Tracy che, oltre alla gestione del dolce erbettoso, deve fare i conti con l’inaspettato tradimento di Christian. E fu così che Tracy si trasformò in Mery e si legò al dito questo pugnale nelle spalle.

Questa è stata indubbiamente la puntata che ha visto crollare le certezze dei grandi big di questa edizione e il dolce è indubbiamente la Kryptonite di Tracy… c’è chi è andato a dormire pensando a cosa succederà nell’incontro tra Tracy e il Massari e chi mente.

3) Mime – Voto 10

Mime – MasterChef

MasterChef promuove il consumo consapevole ed ecosostenibile (di erbe) ma sempre nel limite del non sballo (per questo ci sono i funghetti della dispensa, ma a quanto pare a Mime non servono neanche quelli). E nonostante in Giappone ci sia “zero burro”, riesce comunque a conquistare la vittoria e a diventare la Super Saiyan delle salse, sempre che non si tratti di “cimiculli” ovviamente.

Ma con la forza della brace e un Federico più fomentato di Daenerys Targaryen tra le fiamme, porta a casa anche la prova in esterna di MasterChef.

4) Lia – Voto 6

Lia – MasterChef

Lia è come quei personaggi delle serie tv che non sai bene se odiare o amare. Un po’ come Don Draper che un giorno ti conquista con il suo fascino e il suo genio, e il giorno dopo fa o dice qualcosa che ti irrita neanche fosse Janice di Friends pronta a urlare il suo iconico “OH MY GOD“.

In ogni caso ammiriamo il coraggio di preparare dei macarons con dei tuberi, anche se il ha tirati fuori dal forno come mia madre tirava me fuori dal letto per andare a scuola. Ammirevole anche il suo non essere caduta nella trappola di questa puntata, in cui tutti i migliori della masterclass (tranne lei) si sono trovati in grande difficoltà e hanno sfiorato o incontrato l’eliminazione. Sarà stata l’erba dell’immortalitàchi lo sa.

P.S. come penetra lo sguardo di Cannavacciuolo a MasterChef nessuno mai.

5) Carmine – Voto 5

Carmine – MasterChef

Carmine inizia questa puntata di MasterChef con un colpo di genio pazzesco, ma per lui si rivela solo l’inizio di una lunga serie di sfortunati eventi.

Il suo predessert non riesce a superare la piadina di Christian, il quale agguanta la vittoria e inizia la sua spedizione vendicativa ai danni di tutta la Masterclass. Carmine subisce il colpo, litiga con la tecnologia, rischia di far espondere l’intera cucina con un cucchiaio incastrato in quell’aggeggio demoniaco che oggi sembra essersi ribellato al dominio degli aspiranti cuochi. Menomale che Polone c’è.

Anche in esterna la situzione si rivela di difficile gestione. In genere si dice che gli Ultimi saranno i Primi, ma questo probabilmente vale solo se stai cantando “Il ballo delle incertezze” sul Palco dell’Ariston e sei Niccolò Moriconi nel 2018. Non vale di certo per i poveri cuochi finiti in fondo alla fila indiana e costretti a entrare nella brigata di Christian. Certo, la loro performance in esterna non è stata disastrosa come poteva essere la pausa pranzo a base di “500 euro di cane” sul set di Occhi del Cuore, ma la loro griglia non ha grigliato abbastanza e sono finiti direttamente al Pressure.

Insomma, menomale che almeno Carmain sa friggere.

6) Christian – Voto 7

Christian – MasterChef

Il non-bruciato, distruttore di grigliate, il khaleesi del Grande Mare d’Erbetta furbetta. Christian sembra aver preso piuttosto bene l’assenza della sua amichetta del cuore Mery, anzi ripiega subito sul buon Polone e ritrova una felicità che sembrava aver perso.

Non sappiamo se ha semplicemente bevuto una fialetta di Felix Felicis o se effettivamente era contento di essersi tolto Mery dalle MisteryBox (me la immagino a guardare l’episodio con le braccia conserte meditando sul tradimentto subito). In ogni caso, Christian fa un bello strike di eliminati, colpendo in pieno prima il povero Pietro e poi la povera Dalia, trascinandola al Pressure della frittura. Doje frittür.

Proprio come un buon Targaryen dà sfogo alla sua follia e dispensa erbette velenose anche a chi voleva bene veramente e non esiste un Idrolato di rosmarino dove non gli torni in mente.

7) Polone – Voto 6

MasterChef
Polone -MasterChef

Ormai il Polone Negativo è roba del passato, la positività si diffonde nella MasterClass (lo so, suona malissimo ma forse è divertente proprio per questo). In ogni caso, Polone è come la Bestia che alla fine sconfigge la maledizione e torna un bellissimo principe, solo che nella sua teca stregata al posto della rosa c’è un carciofo alla romana.

Premio pompiere dell’anno per aver salvato Carmine dal disastro imminente con l’aggeggio del diavolo. Una puntata che ci ha fatto scoprire anche il suo lato selvaggio, con le doti da venditore di calzini dei parcheggiatori abusivi che si approcciano al pubblico con un raffinatissimo “dottoreee“. Ma la sua passione ardente tra le fiamme della griglia non è stata sufficiente a trascinare la squadra rossa in balconata.

E forse sono state solo le vibe del Polone Positivo a far girare il karma di MasterChef a suo favore salvandolo da un Pressure più bollente dell’olio di frittura di Carmain.

8) Pietro – Voto 9

MasterChef
Pietro – MasterChef

No, non sono andata a dormire con Adele nelle orecchie piangendo più del Cavolini, è una bugia. Il Gentleman di MasterChef appende il suo grembiule al chiodo, colpito e affondato da uno zucchero azteco che sembra appena uscito dal mondo di Jumanji, risucchiando il nostro amato Pietro fuori dalla Masterclass.

La Mistery lo ha visto armeggiare tra i fornelli come fosse il figlio illegittimo di Francesco Aquila con i suoi frullatori e Irene con i suoi dolci che non sembrano dolci ma sono dolci che in realtà sono anche un po’ salati. Insomma un po’ Pupo un po’ Gelato al Cioccolato dolce e un po’ salato.

Questa volta neanche i segni da prestigiatore e da giocatore incallito di briscola riescono a tirare Pietro fuori dalla trappola dello spietato Christian, il quale fatto il misfatto sembra anche pentirsi delle sue scelte. Ma era troppo tardi. È il caso di dire che gli ha tirato una bella caponata in petto, roba che Zidane in confronto è un vero pivello.

Hello, it’s me
I was wondering if after all these years you’d like to meet
To go over everything
They say that time’s supposed to heal ya
But I ain’t done much healing

9) Elena – Voto 8

MasterChef
Elena – MasterChef

Sembrava una puntata perfetta per Elena, il Basilico Santo la esalta più di quanto il Basilisco non Santo esalti Tom Riddle. È “la sua erba” e non sappiamo precisamente cosa intenda con ciò, ma se riesce a impiattare il suo miracolo a noi va bene così.

Peccato che il suo guarda come gongolo, guarda come gongolo, dura veramente poco, con un fine trasmissione immersa tra le lacrime, conscia del fatto che Sandra stava perdendo il suo Raimondo.

10) Federico – Voto 10

MasterChef
Federico – MasterChef

Federico è indubbiamente il king di questa puntata. Colui che gestisce le fiamme della griglia meglio di come Ade gestisca le fiamme degli inferi. Date della carne a Federico e lui conquisterà il mondo, anche se le noci fermentate sono state come dei proiettili salati contro di lui ma che ce frega.

Inoltre, qualcuno dovrebbe dire a Barbieri che per Masterchef non conta (ancora) l’outfit monocromo per i bonus di 10 punti, quello è il FantaSanremo e noi siamo evidentemente connessi su Sky. Anche se dobbiamo candidamente dire che il completo monocromo che il buon Federico sfoggia in balconata ci costringe comunque ad assegnargli il bonus gnocco in salsa piccante. E non potete neanche darmi torto perchè ho anche Mime dalla mia parte, gnè.

11) Dalia – Voto 9

MasterChef
Dalia – MasterChef

Generalmente si dice dulcis in fundo, ma in questo caso di dolce non c’è davvero niente. La prima grande deluione è stata sapere che Dalia non sa friggere e che non mangia fritto. Come se lo spirito di Anna la nutrizionista si fosse improvvisamente insinuato in Dalia, trascinandola verso l’eliminazione.

Ce lo aspettavamo? No. Lo abbiamo metabolizzato? No. Lo metabolizzeremo mai? Assolutamente no.

Avevamo capito che non era la sua giornata già dalla Mistery Box, quando ha trasformato la sua postazione in una scena del crimine, con LocaLoca nei panni di Horatio Caine. Per poi scoprire, alla fine, che l’unica vittima del tutto era proprio la povera Dalia.

Che poi, a parte tutto, togliersi il grembiule con l’intera MasterClass in lacrime e sinceramente dispiaciuta è forse la vittoria più grande. Pari solo a Elena che definisce il loro rapporto con un’immagine indimenticabile: “Eravamo Sandra e Raimondo”.
Mettendo da parte l’ironia, Dalia è riuscita a tirare fuori la sua grandezza sia ai fornelli sia fuori dai fornelli.

P tutt e frat ingiustamente eliminat.

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