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I 5 buchi di trama più mastodontici della serie La Casa de Papel

4) Quanta omertà!

La casa de papel

Il piano del Professore aveva di certo come obiettivo non secondario quello di guadagnare dalla sua l’opinione pubblica. Un aspetto fondamentale per la buona riuscita dell’operazione. Tanto per l’opposizione che avrebbero ricevuto le forze dell’ordine quanto in chiave fuga. Il collaborazionismo, infatti, sarebbe risultato estremamente importante nel momento in cui si fossero dati alla macchia. E così è stato, difatti.

Certo sorprende, però, come gli ostaggi rilasciati in La casa de papel non abbiano contribuito alla realizzazione di identikit dei rapinatori che avrebbero portato facilmente alla loro identificazione (erano schedati d’altronde). Berlino, una volta riconosciuto, è considerato unanimemente “bruciato” e la rabbia che scaturisce dalla situazione sappiamo bene a quali conseguenze porta.

Nessun problema invece per gli altri membri della banda e neanche per Tokyo e Rio che con qualche semplice travestimento passano inosservati guadagnando la latitanza. Forse nella prossima stagione verrà sviluppato questo aspetto con una vera caccia all’uomo. Quello che è certo è che finora gli ostaggi scappati nell’episodio 12 (parte 1) non hanno collaborato e nessun bollettino da ricercati è stato emesso. Il che ha reso molto più agevole la fuga. Quanta omertà in questi ostaggi! O è la sindrome di Stoccolma? No, non la Gaztambide!

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