Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Jane the Virgin » Jane Villanueva non ha un’anima gemella!

Jane Villanueva non ha un’anima gemella!

Spesso mi sono chiesta come poter descrivere Jane the Virgin, come poter raccontare la montagna russa di emozioni seguite da un sapore dolce amaro che ogni stagione era in grado di lasciare. Ebbene, alla fine credo di poter iniziare con una frase molto molto scontata, per una serie che in realtà ci fa solo credere di essere superficiale. Quella di Jane è un’incredibile e infinita storia d’amore che abbraccia i molteplici ambiti della vita e che ci lascia più e più volte camminare su un filo sottile, ci costringe a trattenere il fiato per il timore di cadere ed essere travolti da una valanga di sentimenti, che inaspettatamente ci faranno guardare la vita in modo diverso alla fine di tutto. Quello narrato non è solo un amore romantico, ma è la storia di una forte ed esagerata passione per i propri sogni e per una vita imprevedibile che insegna quanto complessi siano i sentimenti, quanto importante sia il tempismo e quanto spesso siamo noi stessi a scegliere chi amare, lasciando che l’idea dell’anima gemella tanto romanzata abbia un potere limitato. 

«L’anima gemella è una cosa delle telenovelas» aveva affermato Alba Gloriana Villanueva nella quinta stagione, cercando di confortare Jane (interpretata da Gina Rodriguez che sarà protagonista nella nuova serie Apple Donne sull’orlo di una crisi di nervi) e di alleviare i suoi dubbi verso Michael e Rafael. Si tratta di una battuta importante perché mette in luce i punti in cui la dramedy decide di prendere le distanze dalle telenovelas a cui strizza l’occhio. Molto spesso negli episodi della serie viene affrontato il tema del meant to be, dell’unico vero amore nei confronti del quale la protagonista riuscirà a provare sentimenti indescrivibili e irripetibili. Questa visione così pura e magica dell’anima gemella viene tuttavia smantellata stagione dopo stagione, proprio perché i sentimenti di Jane Gloriana Villanueva entrano in crisi impedendole di capire cosa provare per i suoi due pretendenti. 

the O.C.

L’accidentale inseminazione artificiale determina infatti il punto di rottura con una vita serena e tranquilla; l’eroina è costretta a uscire dalla gabbia dorata che per tutta la sua adolescenza aveva rappresentato una zona di comfort. Da questo momento in poi Jane inizia davvero a esistere, a mettere in discussione le relazioni che la circondano e che ha vissuto fino a quel momento. Si apre davanti a lei un percorso tortuoso dominato dalla ricerca di se stessa e di chi e cosa ha davvero bisogno.

È chiaro che un ruolo importante nel percorso di Jane the Virgin venga affidato al triangolo amoroso, considerato uno dei migliori resi nel panorama televisivo

Entrambe le storie sentimentali che la protagonista vive sono sincere e talvolta anche imprevedibili, proprio perché nel momento in cui tutto sembra assestarsi si verifica uno stravolgimento che cambia le carte in tavola in pochi secondi. L’inserimento inevitabile e costante di colpi di scena si ricollega alla struttura delle telenovelas, che vogliono colpire spesso e drammaticamente la mente e il cuore del pubblico. Tuttavia, nonostante il citazionismo alla struttura di questi show televisivi, Jane the Virgin mantiene un certa coerenza nella scrittura delle personalità dei personaggi e della loro evoluzione e involuzione alla luce dei singoli plot twist. Jane, Michael e Rafael – e in realtà tutti i personaggi regular della serie – non esistono solo in relazione al triangolo amoroso, ma possiedono delle identità solide che si evolvono attraverso percorsi individuali. I periodi di lontananza, prima quello tra Jane e Michael (nella prima e nella seconda stagione) e poi tra Jane e Rafael (nella terza e quarta stagione), durano per molte puntate non solo per creare una climax ma anche per rappresentare l’importanza del tempo e delle tappe da percorrere prima di giungere al punto di arrivo che, come la serie insegna specialmente nella terza stagione, non significa che sia davvero la fine. I cambiamenti personali che i personaggi affrontano ci aiutano a capire perché i sentimenti che provano poi gli uni per gli altri cambino più volte nel corso delle puntate.

jane the virgin

Prendiamo a titolo d’esempio proprio la protagonista nell’arco narrativo successivo alla morte di Michael (una delle più tristi delle serie tv). Le azioni di Sin Rostro portano causalmente a uno degli eventi più traumatici di tutta la serie, che spezza Jane e la costringe ad abbandonare la parte più spensierata di se stessa. La morte di Michael permette – con una buona dose di tristezza – alla protagonista di iniziare il suo percorso di crescita individuale, durante il quale guarderà all’amore romantico con occhi diversi. Il suo primo romanzo dedicato alla storia con il poliziotto è un modo per affrontare il lutto, ma anche per dire addio alla favola romantica perfetta e vagheggiata che non sarà più in grado di vivere, proprio a causa del modo in cui la realtà dura e cruda ha fatto irruzione nella sua vita. L’inizio della rottura viene ben rappresentato dalla palla di vetro innevata che Michael le regala la notte di notte e che quella stessa sera va in frantumi.

Consapevoli di ciò che accade nella terza stagione di Jane the Virgin, è difficile considerare la rottura della palla di neve solo come una scelta stereotipata della narrazione.

La distruzione di questo dono di nozze mette il luce le capacità di Jennie Snyder Urman, creatrice della serie, di sfruttare i più ricorrenti simboli drammatici delle telenovelas non solo per anticipare in modo tradizionale il colpo di scena, ma anche per far capire che la rottura della palla di neve rappresenta una prima crepa nella più grande sfera di cristallo in cui Jane si era sentita al sicuro e che si romperà definitivamente nell’episodio dieci della terza stagione. Inoltre, la morte di Michael segna una cesura con il passato, creando una spaccatura tra le prime due stagioni e mezzo della serie e le ultime. Di fatto dopo la 3×10 l’atmosfera e i comportamenti dei singoli personaggi cambiano dando l’idea che a tratti sia una serie diversa da quella andata in onda con i primi 53 episodi. Questo denota quanto la sceneggiatura sia seria e come riesca a dimostrare che quanto narrato non sia solo una citazione alle telenovelas condita con tanto realismo magico, ma abbia al suo interno una rappresentazione realistica dei sentimenti.

I quattro anni di lutto in cui Jane cerca di rialzarsi la cambiano profondamente, la portano a considerare e a desiderare una vita diversa per se stessa. Si dimostra più consapevole delle imperfezioni e delle difficoltà che le relazioni comportano, teme i pericoli e impara a gestirli plasmando un nuovo lato della sua personalità, passando dal dolore alla rassegnazione alla rinascita. A tal proposito sarebbe da affrontare anche il rapporto con la sessualità e con il sesso in generale, che segna un’ulteriore cesura tra la Jane del passato e del presente. 

Jane the virgin

Tutto ciò accade permettendole di andare avanti e rendendo Michael un bellissimo ma doloroso ricordo. Lei stessa nella 5×01 enfatizza come dopo tanto tempo fosse riuscita non solo a spuntare la casella sociale di “vedova”, ma finalmente fosse giunta a credersi “single” e quindi pronta per un nuovo capitolo. Ecco perché, per quanto il dispiacere sia notevole, non appare strana o scontata la sua scelta finale, dal momento che il cambiamento avvenuto sia in lei che Michael/Jason impedisce che ritornino a essere compatibili come quattro anni prima. 

In Jane the Virgin il tempismo è fondamentale ed è ciò da cui partire per capire che non esiste un’unica anima gemella.

Come abbiamo appena detto, la vita idilliaca, romantica e perfetta che Jane vive con Michael appartiene a un tempo e a una sé che non può tornare. Dalla quarta stagione di Jane the Virgin viene dato più spazio a Rafael che nelle trenta puntate precedenti si era trovato ad affrontare un percorso individuale lontano dalla protagonista, ma che gli avrebbe permesso senza saperlo di riavvicinarsi a lei e di crescere con lei nel periodo di lutto. È così che Rafael diventa l’anima gemella della nuova Jane e Jane l’anima gemella del nuovo Rafael, poiché lui ormai è ben diverso dal ragazzo che in passato era stato l’anima gemella di Petra.

Aprendo una parentesi sulla nuova proprietaria del Marbella, anche lei in Jane the Virgin affronta per molto tempo un percorso di crescita personale che a seconda degli eventi e dei nuovi incontri la cambiano profondamente, permettendole di lasciar andare i sentimenti per Rafael e di diventare perfetta per Jane Ramos. 

Alla luce di questi esempi, quello a cui si vuole arrivare è dimostrare che le relazioni narrate e costruite nella serie non vogliono rifarsi alla versione più scontata, romanzata e tradizionale del destino e dell’anima gemella, ma mettono in scena una rappresentazione realistica dei sentimenti, che sono volubili, improvvisi e complessi. 

A seconda di come ci sentiamo e di chi scegliamo di essere nella nostra vita è possibile che diminuisca o aumenti la compatibilità con chi amiamo in senso romantico, ed è a seconda di questi cambiamenti che nella vita potremmo avere una ma anche più anime gemelle, proprio come Jane Gloriana Villanueva o sua nonna Alba. 

Scopri il primo libro di Hall of Series: 1000 Serie Tv descritte in 10 parole è ora disponibile su Amazon!