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Dov’è davvero Springfield?

Ed eccoci qui, ancora una volta a parlare di una teoria che ruota attorno alla serie animata più longeva di sempre. Da sempre ci sono state speculazioni sulla creatura di Matt Groening, e alcune di queste hanno raggiunto una popolarità tale che ha tratto in inganno anche il pubblico più esperto. Ricordo a tutti il famoso e macabro creepypasta di un episodio “nascosto” dei Simpson che raccontava la morte di Bart. Qui si affronterà un tema molto meno oscuro. Cercheremo di dare una risposta a uno dei quesiti più famosi della serie. Dove si trova Springfield? Pur rimanendo una teoria, cerchiamo di dare una risposta quantomeno plausibile a questa domanda.

I Simpson sono ambientati in una timeline non lineare, che si adatta di stagione in stagione all’anno in cui viene rilasciata. Quindi i vari personaggi hanno sempre la stessa età.

Lo show contiene forti elementi di satira e parodia, per cui ambientarlo in una fascia atemporale non gli consentirebbe di restare al passo con gli ultimi avvenimenti (né di ospitare la legione di star americane che vi hanno preso parte). Nonostante delle modifiche al canone (come i figli di Apu che passano dall’essere neonati all’avere tipo due, tre anni) la serie ha sempre avuto date e ambientazioni che cambiano per venire incontro alla narrazione.

Uno delle trovate più riuscite dei Simpson è quella di non aver mai svelato la localizzazione geografica esatta di Springfield. Sono 38 i luoghi omonimi negli USA e tra affermazioni di Matt Groening, creatore della serie, e città che vincono concorsi, come la Springfield in Vermont che nel 2007 ha vinto un concorso per diventare la Springfield dei Simpson, o quantomeno quella che le si avvicinava di più, cercheremo di trovare una collocazione esatta a questo luogo immaginario.

La Springfield “reale”

La Springfield creata per i nostri amici gialli è stata fondata nel 1796 da Jebediah Springfield. A Jebediah, capo di un gruppo di pionieri americani, verrà intitolata la città in segno di riconoscenza in quanto considerato un eroe americano (scopriremo in seguito che era un pirata della peggior specie che aveva addirittura l’obiettivo di uccidere George Washington).

Ma dove si trova Springfield?

Se ci fermiamo a quello che apprendiamo nel film dalla parole di Ned Flanders, Springfield confinerebbe con Ohio, Nevada, Kentucky e Maine. Questa cosa è geograficamente impossibile dato che sono separate da migliaia di chilometri di distanza. Il presunto indizio rivelatore ci arriva dalla 5° stagione. Nell’episodio in questione Bart vince un contest telefonico indetto dalla radio della città e deve scegliere tra 10000 dollari di premio e un elefante (l’episodio in questione è 5×17 – Bart vince un elefante) . Ovviamente se conoscete un minimo la serie e Bart sapete anche cosa sceglierà.

Ma cosa ha a che vedere tutto questo con il trovare una collocazione geografica a Springfield? Il tutto è da ricercare nel nome della stazione radio della città, KBBL.

Se analizziamo il nome della radio e ci aggiungiamo un minimo di nozioni storiche allora sapremmo che, nel 1920, la Federal Communication Commission, ha stabilito un sistema di nomenclatura a lettere per le stazioni radio degli Stati Uniti. Insomma, una sorta di discriminante geografico.

Tutte le stazioni radio che hanno sede negli stati a Est del Mississippi hanno come prima lettera del nome una W, ad esempio la stazione radio della NBC a New York si chiama WNYC, mentre per quanto riguarda le stazioni radio negli Stati a Ovest del fiume il nome comincia con la lettera“K”. Ipso Facto, sappiamo che Springfield non può trovarsi in uno dei 26 stati a Est del fiume Mississippi. Infatti la sua stazione radio ha come lettera iniziale una “K”, KBBL appunto.

Che si sappia o meno dove sia la loro città natale, I Simpson sono diventati una costante nelle nostre vite. Hanno 30 anni e sono invecchiati molto meglio di serie tv non così longeve. È la loro naturale avversione alla crescita che, forse, crea quel legame indissolubile tra loro e chi invece ogni anno conta una candelina in più sulla torta.

Noi sappiamo che I Simpson non cambieranno mai. In fondo è quello che mi fa fidare di loro e mi spinge a continuare a vederli. Il desiderio di sentirsi a casa guardando la tv, la consapevolezza di essere grandi e diversi ma di poter godere di quei personaggi che sono non-cresciuti con noi.

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