How I Met Your Mother è una delle serie televisive che più è riuscita a rappresentare la nostra epoca, la nostra vita, la nostra essenza più profonda. In nove stagioni è stata in grado di raccontarci, descrivendo cinque diversi tipi di persone in cui ciascuno di noi si può ritrovare.
Ted, Barney, Robin, Lily e Marshall crescono lentamente, episodio per episodio, e nello sviluppo delle loro esistenze vediamo dipanarsi quelli che non sono altro che i nostri medesimi sogni, speranze, illusioni e delusioni, insicurezze e debolezze. Tutto ciò viene studiato talmente nel dettaglio che, rianalizzando la serie con il senno di poi, tutto ci appare tremendamente chiaro.
È uno spettacolo notare come già nella prima stagione di How I Met Your Mother fosse tutto scritto: la pura essenza della serie, compreso il finale catartico, ci era già stato raccontato tra le righe di questi primi fondamentali 22 episodi.
La scena si apre nel 2030. Due ragazzi costretti sul divano dal vecchio padre che vuol raccontar loro una lunga storia. È tutto tremendamente semplice, niente di particolarmente originale: solo un padre come tanti che racconta la storia della sua vita, ma invece di alzare gli occhi al cielo noi rimaniamo lì piantati, esattamente come quei due ragazzi.
Ricordo molto bene quando vidi quella prima puntata, fu una semplice casualità, anche perchè all’epoca le serie tv non andavano poi così di moda. Rimasi legata a quello schermo, sicura che la famosa madre sarebbe comparsa di lì a poco. Era ovvio dopotutto. Nessuno poteva aspettarsi che per il famigerato primo incontro si dovessero aspettare la bellezza di nove anni.
La storia comincia con una proposta di matrimonio. L’amico storico del protagonista vuole finalmente chiedere a Lily di sposarlo e fa le prove con Ted. Marshall non ha alcun dubbio: ha trovato (già da un po’) la sua donna e vuole iniziare al più presto il resto della sua vita sposato con lei.
Ted vuole esattamente quello che hanno Lily e Marshall. Vuole un matrimonio, dei figli. Vuole la donna giusta, è pronto. Ma lei dov’è?
Ed ecco intervenire Barney. Fin dal primo momento non possiamo resistere a quel diavolo biondo, latin lover per eccellenza, infilato in quel suo completo assolutamente impeccabile e perfetto. Paradossalmente è proprio lui, l’uomo contro il matrimonio per eccellenza, a presentare a Ted quella che ci pare essere “lei“.
Il “Tu lo conosci Ted?” è ormai diventato il simbolo di How I Met Your Mother, e non vi stupirà sapere che sono in molti ad aver adottato ormai questa strategia d’approccio (ve lo assicuro). Ma a parte questo, saranno proprio queste quattro semplici parole a mettere in moto la storia.
Robin era sola, invischiata con quattro amiche noiose e depresse, e poi incontra Barney e soprattutto Ted. L’universo sembra aver risposto alla richiesta del ragazzo mettendo sulla sua strada, o meglio nel suo pub, la donna perfetta per lui.
Ebbene la prima puntata di How I Met Your Mother comincia dunque con questo incontro e con un perfetto primo appuntamento. Il problema è che Ted vuole innamorarsi, vuole trovare quella giusta, e non ha nessuna intenzione di aspettare il tempo necessario, ma, come scopriremo essere caratteristica essenziale del personaggio, brucia le tappe e non si fa alcun problema a dichiarare alla donna della sua vita che si è innamorato di lei già al primo appuntamento.
E Boom!
Robin è stata mosbizzata, con tanto di corno francese blu rubato apposta per lei.
Ma lo shock peggiore per tutti quanti noi, è che quella non è la fatidica madre, ma la zia Robin. È solo dunque con la fine del primo episodio che cominciamo a capire che forse questa storia sarà decisamente più lunga del previsto.
La prima stagione di How I Met Your Mother è diversa da tutte le altre prime stagioni di tutte le altre serie. Non è semplicemente introduttiva, ma entra fin da subito nel vivo del racconto. E soprattutto è disseminata di tanti piccoli dettagli che avrebbero dovuto farci capire fin da subito come sarebbe andata la storia.
Ci parla dell’amore di Lily e Marshall, di come si siano conosciuti molto giovani e si siano innamorati immediatamente, perdendosi però svariati capitoli esistenziali che forse bisogna provare almeno una volta nella vita.
Quando una relazione dura da così tanto tempo, è normale avere dei dubbi e forse dei piccoli rimpianti ripensando a ciò che poteva essere se solo…
E poi sappiamo tutti che i dubbi sono tipici delle spose nel periodo immediatamente prima del matrimonio, ed è proprio ciò che toccherà a Lily, quasi a mo’ di introduzione di ciò che accadrà nelle stagioni seguenti a più o meno tutti i personaggi.
Ma ci comincia a raccontare anche di ciò che c’è sotto il completo impeccabile di Barney. Lo sciupafemmine biondo nasconde molto altro sotto la giacca, per esempio un giovane ingenuo hippie deluso dall’amore e dalla vita, in cerca di riscatto.
E poi Robin, la donna sbagliata al momento sbagliato. Ci viene presentata fin da subito come una donna tremendamente sicura di sè e di ciò che vuole dalla vita, all’alba di una carriera ancora tutta da fare. La ragazza non demorde e ancora non sa che cosa la vita abbia in serbo per lei.
Ci viene presentata in questa stagione anche un’altra donna, importante non solo per il ruolo che ricopre ma anche per ciò che simboleggia.
Quando Victoria compare in How I Met Your Mother, tutti noi ci siamo ritrovati a credere che forse poteva essere lei la fantomatica madre che stavamo tutti aspettando. Era perfetta per Ted, e il loro primo incontro segnato dal rullo di tamburi è quanto di più romantico si possa sognare…
Forse anche un po’ troppo romantico, dobbiamo ammetterlo.
La adoriamo, ma qualcosa ci va di traverso quando ci rendiamo conto che, per quanto Victoria sia perfetta, semplicemente non è Robin.
Ed ecco la maledizione che ci perseguiterà per davvero tanti anni: noi come Ted invischiati in questo postulato.
Lei non è Robin. Un loop in cui la prima stagione ci introduce, un loop che non ci mollerà facilmente
Ebbene, in questa prima stagione c’è davvero tutto, compreso un gran finale, con tanto di danza della pioggia, anelli e lacrime.
E se ci aggiungiamo un’ananas, una giraffa viola, giovani ragazzi che vorrebbero fare gli adulti, e magari un lavoro frustrante per saldare dei debiti, con un pizzico di scaratopo ed una zucca super sexy otteniamo un meraviglioso inizio per quella che sarà una delle più grandi storie mai raccontate: quella della vita.
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