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La corona, il distacco e il legame indissolubile: Viserys e Daemon Targaryen, storia di due fratelli

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su House of the Dragon

House of the Dragon ha indubbiamente lasciato in sospeso tante cose dopo la sua prima stagione. La trama del primo spin-off ufficiale di Game of Thrones ha rinnovato l’entusiasmo attorno alle opere di R. R. Martin, riportando i fan della serie ai fasti di un tempo. Questo grazie a una trama coinvolgente a alla presenza di nuovi personaggi di altissima caratura. Oltre al fatto che ci ha dato la possibilità di entrare ancora più in contatto con Casa Targaryen. La più potente e temuta tra tutte quelle dei Sette Regni.

Uno degli elementi che più ci ha affascinato di House of the Dragon è il discorso legato alla gestione dei personaggi. Già, perché questi avevano l’arduo compito di “sostituire” nel cuore dei fan un cast leggendario, in merito alle relazioni familiari dei Targaryen. La serie HBO ha centrato il punto, proponendo personalità complesse, intriganti e non così lontane da quelle a cui Game of Thrones ci aveva abituato.

Oggi vi proponiamo una riflessione sull’intricato rapporto tra due dei personaggi principali del cast di House of the Dragon. Re Viserys e suo fratello Daemon, protagonisti di un legame indissolubile, al di là delle crepe e le differenti vedute, nonostante tutto.

house of the dragon
House of the Dragon (640×360)

Il rapporto tra Viserys e Daemon ha tante sfaccettature, oltre a essere attualissimo. Per una serie di peripezie Viserys, un uomo giusto, buono ma privatamente insicuro e preoccupato dei propri stessi poteri, si è ritrovato a dover guidare un regno. E soprattutto, a doversi fidare di chi gli stava intorno. Sì, perché House of the Dragon, servendosi proprio di Viserys, ci ricorda come la figura del re abbia un peso specifico molto particolare. Perché gran parte delle decisioni vengono veicolate e orientate dal Primo cavaliere e dagli altri consiglieri designati. Figure che tendenzialmente risultano essere allineate tra loro, lasciando proprio al re poco margine di manovra.

Questo è precisamente il processo che ha portato alla spaccatura tra i due fratelli Targaryen, il cui rapporto di collaborazione stentava a decollare. Già da quando Viserys ha preso possesso del Trono di Spade. Daemon, dal canto suo, viene presentato al pubblico come un personaggio ambiguo, potenzialmente negativo o avverso alla causa dei “buoni” (e dunque Viserys e la sua fino ad allora unica figlia Rhaenyra). Pian piano comincia timidamente a familiarizzare con il pubblico. Dimostra che più della gelosia, come i saggi vogliono invece suggerire, a muovere i suoi ribelli istinti è un senso di sconforto provocato dal distacco. Quel distacco che percepisce rispetto a suo fratello, Viserys, dal quale si sente costantemente giudicato.

L’emergere di questo latente aspetto del carattere di Daemon, rovescia completamente il giudizio del pubblico. E, soprattutto, i ruoli all’interno della trama di House of the Dragon.

house of the dragon
House of the Dragon

Daemon è indisciplinato, impulsivo e tormentato, tutte caratteristiche che bastano e avanzano per motivare la sua totale impossibilità a cimentarsi nella nobile arte del comandare. E questo, Daemon, lo capisce prima di tutti, probabilmente. Lui non vuole essere il primo. Non ha alcuna intenzione di mettere i piedi in testa al fratello. Verso di lui guarda, anzi, con profondo rispetto e ammirazione. Questi sentimenti però sprofondano nell’oscurità della gelosia, quella che Dameon dimostra con le sue scorribande tra i bordelli di Approdo del Re. Tutto ciò invece che stare a disposizione della Guardia reale. La stessa gelosia di cui si servono i sempre viscidi tirapiedi di Viserys per metterlo in cattiva luce e assicurarsi un pretendente in meno, oltre che un reale estimatore del re.

C’è un abisso comunicativo tra Viserys e Daemon. I due non si sono mai capiti, vuoi per un pessimo tempismo, vuoi per l’eccessiva differenza di vedute e stili di vita. Ma si sono sempre voluti bene, anche se non lo sapevano. Al principio dei fatti narrati in House of the Dragon, Daemon e Viserys sono, complice l’incoronazione di quest’ultimo, i due Targaryen più importanti ancora in vita (non ce ne voglia la bistrattata Rhaenys e le seconde generazioni). Rappresentanti della casata del fuoco, dell’ardore e del potere. Eppure, a condannarli a una vita passata quasi interamente l’uno senza l’altro, è proprio un perfido strato di ghiaccio che si intromette tra loro. Lo stesso elemento che avrebbero potuto contrastare senza problemi, in un campo di battaglia, ma anche lo stesso elemento che scorre nelle loro vene, proprio come il fuoco, e che mette a dura prova i Targaryen dall’alba dei tempi.

Daemon Targaryen (640×360)

Daemon, in ogni caso, accetta la propria condizione, intraprendendo l’esilio designato dal re in persona.

Questo esilio lo costringe a ritrovarsi e lo fa crescere sotto tre aspetti: come combattente, come stratega e, soprattutto, come essere umano. Confinato a Roccia del Drago, Daemon lavora per dimostrare a se stesso, prima che a tutti gli altri, il proprio valore. L’accordo con i Velaryon è un altro ambiguo indizio che ci viene fornito per complicare il giudizio su Daemon, che invece sfrutta tale opportunità per servire il proprio Regno risolvendo la questione Stepstones in prima persona, sporcandosi le mani e dimostrando un indiscutibile valore come guerriero.

Tale passaggio è fondamentale nel far acquisire al personaggio la consapevolezza necessaria riguardo i propri mezzi: Daemon ha un carattere difficile, ma non è poi così diverso da suo fratello, dato che è in realtà l’insicurezza a viziare le sue ambiguità caratteriali. Nel frattempo, Viserys è davvero solo ad Approdo del Re, paradossalmente tormentato dalla tranquillità che caratterizza il suo Regno: anch’egli, come il fratello, soffre la possibilità di non poter esprimere le proprie potenzialità come monarca, e di sfuggire così al ricordo della storia. Tuttavia, mentre Daemon sembra aver messo la testa a posto prendendo in moglie Lady Laena Velaryon, cresce in Viserys la volontà di riappacificarsi con lui, concedendogli una canonica seconda chance.

house of the dragon
House of the Dragon (640×360)

E’ il tempismo, ancora una volta, a non dare ragione ai Targaryen.

Il ricongiungimento arriva soltanto dopo il funerale della seconda moglie di Daemon, episodio che vede quest’ultimo riconciliarsi con sua nipote Rhaenyra, e più in particolare nel momento in cui il re è chiamato a intervenire sulla questione Driftmark. La Sala del Trono è presieduta da Otto Hightower, ma la voce preoccupata di Rhaenyra, che a fatica difende l’onore della propria famiglia, è interrotta dallo spalancarsi delle porte principali, da cui fa il suo ultimo solenne ingresso re Viserys. Questi, davanti agli occhi stupiti dei presenti, arranca fino al trono, ormai segnato irrimediabilmente da una malattia che lo ha prosciugato, rifiutando l’aiuto di ogni cavaliere.

Dopo aver gelato Otto, Viserys comincia a salire le scale, momento in cui perde la corona reale, che viene subito raccolta da Daemon, dal quale invece si fa aiutare; lo sguardo dei dure fratelli, l’uno di fronte all’altro dopo tanto tempo, vale più di mille parole: un gesto semplice, umile, ma ricco di significato, di rispetto e di amore, quello che Daemon ha sempre provato per il fratello maggiore, da cui timidamente e segretamente apprendeva e imparava, lo stesso che Viserys ha sempre provato per lui, cercandolo, negli anni, desiderandolo al suo fianco. E’ stato il tempismo, forse, il peggior nemico di Daemon e Viserys Targaryen, due uomini diversi: uno ribelle e impulsivo, l’altro giusto e corretto, ma entrambi fragili e soli, in un certo senso, incompleti, perché hanno dovuto rinunciare l’uno all’altro, precludendosi una delle forme d’amore più forti che esistano: l’amore fraterno.