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Ammettetelo: tutti voi avete passato almeno un pomeriggio a guardare Holly e Benji e tutti quei calciatori così giovani correre per interi episodi lungo un campo che sembrava essere infinito.

Che ci piaccia o no, questo cartone animato è un capitolo importantissimo nella vita di ciascuno di noi, assieme ad altri classici. Non è possibile non conoscerlo, e non è possibile non mettersi a canticchiare una strofa della sigla quando la si sente.

Ha ispirato tanti giovani che hanno chiesto ai loro genitori di poter giocare a calcio.

Probabilmente tutti sanno che in realtà il cartone è tratto da un manga di nome Captain Tsubasa, vero nome di Holly. Avete capito bene: Holly in realtà si chiama Tsubasa Ozora, ed è il reale protagonista della storia. Benji è uno dei tanti comprimari, migliore amico del bomber, e il suo nome originale è Genzo Wakabayashi. Anche le serie animate sono diverse. La prima, Holly e Benji: due fuoriclasse, termina con la finale tra il New Team e Toho chiusa in parità e col trofeo assegnato a entrambe le squadre che decidono di alzarlo insieme.

La seconda, Holly e Benji: sfida al mondo, vede i protagonisti giocare nei Mondiali Under-16 e vincere contro la Germania 3-2. La terza e la quarta sono le ultime, quelle che finalmente ci mostrano il futuro di Holly e lo seguono mentre realizza il suo sogno di giocare a livello internazionale. Rispettivamente Che campioni Holly e Benji!!! e Holly e Benji Forever.

Ma come si concludono?

Holly e benji

La serie non è infinita a differenza di quei campi di calcio: ha una sua conclusione, sebbene sia parecchio lunga e abbia diverse stagioni (o diversi settori del manga se guardiamo l’opera originale).

Holly e Benji è un cartone animato che racconta la crescita e lo sviluppo dei due protagonisti. Da giovani talentuosi e pieni di ambizione a campioni del torneo Under 20. Non ho paura a definirlo un prodotto di formazione. Dal principio del loro amore per il calcio fino alla coronazione del loro sogno (e l’inizio, inevitabilmente, di un altro).

Verso la fine dell’opera Holly andrà a giocare nel San Paolo, vincendo un importante campionato. Benji avrà qualche difficoltà in più: un infortunio alle braccia che gli impedirà di giocare per un po’ di tempo, fino alle qualificazioni ai Mondiali Under-20.

Eccoci arrivati alle fasi d’accesso dell’Asia Youth, dove la squadra supera diversi team avversari importanti ai gironi. La serie si conclude con la partita finale delle qualificazioni all’importante torneo: Giappone vs Uzbekistan.

Il capitolo successivo – Capitan Tsubasa: Road to 2002, in Italia Holly e Benji Forever – continua con i Mondiali e la partita finale Giappone-Brasile, vinta dai nipponici. Holly viene convocato per giocare in prima squadra.

Il fumetto da questo punto di vista è leggermente diverso: non fa infatti riferimento ai Mondiali, bensì alle Olimpiadi, per le quali diversi personaggi vengono convocati.

holly e benji

Un po’ ripetitivo il fatto che in qualsiasi partita e in qualunque circostanza i nostri protagonisti vincano sempre. Ma questa è la logica degli spokon di quegli anni, purtroppo.

Ad ogni modo, le emozioni rimangono, così come il fiato sospeso durante ogni partita, ogni parata di Benji, ogni tiro di Holly.

E voi eravate a conoscenza dell’ambiziosa scalata dei due ragazzini appassionati di calcio e alle prime armi? Vi ho messo voglia di riprendere il cartone?

Holly

Recentemente in Giappone è andato in onda un remake che ripercorre le vicende dei nostri due campioni: vi consiglio di dargli un’occhiata!

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