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Il bene e il male in Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself

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Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself, disponibile sul catalogo Netflix dal 28 Ottobre, è una serie da tenere d’occhio. Il romanzo da cui è tratta, Half Bad di Sally Green, ha vinto il Guiness dei Primati come esordio letterario più tradotto alla prima pubblicazione e fa parte di una trilogia. La larga distribuzione di questo scritto è stata possibile soprattutto grazie alla reazione della critica che lo ha ripetutamente paragonato a grandi successi come Harry Potter e The Hunger Games. Al pari di J. K. Rowling e Suzanne Collins anche Sally Green esplora il labile confine tra bene e male attraverso un fantasy che si fa metafora della realtà in cui viviamo.

E chissà, magari Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself un giorno entrerà tra le 10 migliori serie fantasy di sempre

Quello di The Bastard Son & The Devil Himself è un mondo in bianco e nero in cui gli Incanti Fairborn sono il bene, mentre gli Incanti del Sangue rappresentano il male.
Per Nathan Byrne, il figlio bastardo del diavolo in persona, questa distinzione è chiara sin dall’infanzia. Suo padre è colui che ha massacrato il Consiglio degli Incanti del Fairborn assumendo le sembianze di un lupo: Marcus Edge. Si tratta del più potente stregone del Sangue in circolazione ed è capace di rubare i poteri ad altri Incanti mangiandone il cuore.

Nathan è il volto di un male che volto non ha

Half Bad: The Bastard Son & the Devil Himself
Nathan (618×412)

Come Nathan nemmeno noi conosciamo Marcus Edge, ma molti si riferiscono a lui chiamandolo il Lupo” e questo crea di lui un’immagine ben precisa: un ammasso di pelo affamato di potere pronto a strapparti il cuore con i suoi canini. Un male senza volto, una minaccia implacabile. Ogni Incanto riceve il suo peculiare dono in occasione del diciassettesimo compleanno e Nathan non fa eccezione nonostante sia nato dall’unione di una Fairborn e un Incanto del Sangue. Eppure ancor prima che i suoi poteri vengano alla luce è già l’estensione di un padre che non ha mai nemmeno conosciuto e diventa suo il volto del male. Agli occhi del Consiglio e persino della sorellastra, Jessica, il figlio bastardo di Marcus è la sua metà cattiva, a priori. Chiuso nella gabbia di ciò che hanno deciso che sarà.

Ciechi persino dinnanzi a una profezia che lo vede come possibile assassino del padre Nathan continua a essere vittima di ingiustizie incessanti da parte dei Fairborn e del Consiglio che decide di addestrarlo allontanandolo da casa contro la sua volontà da un momento all’altro. Insomma, Nathan avrebbe tutte le ragioni per diventare il male che il mondo gli chiede di essere. Tuttavia grazie all’educazione della nonna che lo ha cresciuto e alla storia d’amore in stile Romeo e Giulietta che lo lega ad Annalise, figlia di Soul, un importante membro del Consiglio dei Fairborn, il ragazzo sceglie un’altra strada.

Bene o male? Un viaggio alla scoperta di sé

Half Bad: The Bastard Son & the Devil Himself
Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself (1024 x 576)

Quando il Lupo ricomincia a mietere vittime in Gran Bretagna la vita di Nathan è in pericolo. Con l’aiuto di Annalise riesce a raggiungere Gabriel, un Incanto del Sangue con l’incarico di condurre Nathan in Francia per conto della strega che potrebbe salvargli la vita.
Al di là della Manica la linea di demarcazione tra bene e male non è più così marcata.
Il dualismo del bianco e del nero lascia posto all’esplorazione di una tetra scala di grigi. Nessuno è davvero innocente tantomeno i Fairborn che perseguitano gli Incanti del Sangue con la stessa ferocia che attribuiscono solo a loro.

Nathan può conoscere per la prima volta i suoi simili, quei mostri di cui ha sentito tanto parlare e che teme di diventare. Il giovane ha così la possibilità di compiere un percorso di rivalutazione e accettazione della sua natura comprendendo che non è una condanna a essere come suo padre. Finalmente il ragazzo scopre il modo di concepire la magia degli Incanti del Sangue e il valore di quel terribile potere che comincia a crescere in lui quando gli viene spiegato che mangiare il cuore dei cari appena deceduti è un dono in grado far vivere il retaggio della famiglia la cultura del suo popolo assume una connotazione inaspettata. Come molti immigrati di seconda generazione Nathan si è trovato a sentirsi straniero nell’unica patria che abbia mai conosciuto, ma attraverso questo viaggio identitario si libera dagli stereotipi in cui hanno cercato di rinchiuderlo.
Il suo potere non è buono o cattivo, le sue azioni sono le uniche a poter determinare la sua identità in tal senso.

Quando combatti il male rischi di diventare il male

Half Bad: The Bastard Son & the Devil Himself
Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself (1024×767)

Chi combatte con i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso ti guarda dentro.

Al di là del bene e del male, Friedrich Nietzsche

Soul, il padre di Annalise, anni prima è sopravvissuto al massacro compiuto dal Lupo.
Il percorso che aveva compiuto fino a quel momento non era forse molto diverso da quello dei ragazzi, anche lui si era reso conto che quella linea di confine tra Fairborn e Incanti del Sangue era il frutto di ignoranza, pregiudizio e voleva cambiare le cose. Per questo aveva invitato Marcus Edge a quella fatale assemblea, Soul voleva mettere fine alla guerra e invece si è trovato a guardare l’abisso. Ciò lo ha cambiato per sempre. La caccia al lupo lo ha portato a trasformarsi nel Lupo, a perdere ogni traccia dell’umanità che lo differenziava da Marcus Edge e finendo con il diventare un mostro anche peggiore, uno di quelli pronti a sbranare il proprio branco, i propri cuccioli.

Il male quindi trova larga rappresentazione, ma per quanto riguarda il bene?
Se in natura il buio è privazione di luce, in Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself vale tutto il contrario. La realtà non è luminosa, il male permea in chiunque e si rigenera in una guerra iniziata da qualcuno che ormai è morto e sepolto da tempo. Il bene è un’eccezione, la difficile scelta di negare spazio all’odio e al rancore per rompere il ripetersi dello schema.

Il bene è Ceelia che protegge il figlio di chi ha assassinato i suoi genitori

Half Bad: The Bastard Son & the Devil Himself
Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself (590×350)

Ceelia, interpretata da Karen Connell, ci ricorda un po’ l’amatissima Brienne di Tarth.
E diciamolo, non solo per la fisicità così vicina a quella di Gwendoline Christie, Ceelia è una guerriera con il senso dell’onore di un cavaliere. Ha visto Marcus Edge divorare letteralmente i suoi genitori quando era ancora una bambina, ma crescendo non si è lasciata andare a un odio per i Sangue più che comprensibile. Ha scelto la strada impervia, quella della comprensione.

Ceelia si è affezionata al cucciolo del Lupo e ha visto Nathan per quello che è, solo un ragazzo vittima come lei di uno scontro insensato. Una consapevolezza che non sembra sfiorare minimamente la sorellastra di Nathan, Jessica. Quest’ultima è la rappresentazione perfetta di quanto ci si allontana dal bene quando si crede di incarnarlo per diritto di nascita.

Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself (1024×683)

Insomma, per essere un teen drama Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself affronta tematiche di spessore e lo fa da diverse angolazioni e prospettive.
Il ritorno del temuto Marcus Edge sembra il punto di partenza perfetto per riflessioni sulla lotta eterna tra male e bene e tutto quello che, l’abbiamo capito, c’è in mezzo.

Ci sarà, quindi, una seconda stagione di Half Bad: The Bastard Son & The Devil Himself?

Considerando che le serie inconcluse sono il problema principale dell’attuale Netflix aspettiamo con ansia notizie in proposito del rinnovo di questo titolo, anche se la promozione non è stata delle migliori. Dopo la chiusura di Fate: The Winx Saga, il timore che una serie fantasy con un bacino d’utenza sicuramente meno importante come questa venga annullata è alta e non possiamo dare niente per scontato. Tuttavia siamo davanti a uno show potenzialmente solido in cui gli elementi classici di questa tipologia di narrazione incontrano uno stile originale e convincente. Quindi non ci resta che incrociare le dita!