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Dovete assolutamente guardare Good Girls, un cult silenzioso che merita di conquistare il grande pubblico

Il panorama seriale è ricco di gemme difficili da scovare, ma dal valore inestimabile. Una di queste è sicuramente Good Girls, produzione NBC, trasferita poi su Netflix, dove adesso è disponibile. Al centro del racconto c’è la storia di tre madri di Detroit che, per affrontare le proprie difficoltà economiche, organizzano un’improbabile rapina in un supermercato. Da questo momento le vite delle tre protagoniste cambieranno per sempre, prendendo pieghe inaspettate e spesso molto tortuose e difficili. Good Girls, avvalendosi di un cast di assoluto livello, racconta una storia che oscilla continuamente tra il comedy e il drama, alternando momenti più leggeri ad altri emotivamente molto impattanti.

Nel titolo abbiamo definito la serie NBC un “cult silenzioso”. Questa definizione (di cui diamo anche una spiegazione più diffusa) sottolinea una peculiarità di Good Girls, capace di imporsi come un prodotto di assoluto riferimento all’interno della propria, ristretta, cerchia di pubblico. Chi si è avvicinato alla serie tv ne è rimasto folgorato. Il fandom di Good Girls è estremamente fidelizzato, ma non ampio quanto il racconto meriterebbe. Oggi, dunque, proviamo a fare proselitismo, raccontandovi i motivi per cui dovreste assolutamente unirvi alla schiera di spettatori di Good Girls, convogliando questa serie tv verso la meritata consacrazione presso il grande pubblico.

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Le tre protagoniste di Good Girls

Good Girls tra dramma e commedia

Uno dei generi principe della serialità moderna è il dramedy (qui alcuni dei migliori titoli recenti del genere), la contaminazione tra quelli che sono, a lungo, stati i due poli del racconto. Il dramma e la commedia si mescolano alla perfezione in Good Girls, restituendo un racconto ricco e sfaccettato. La premessa, tre madri che si danno improvvisamente al crimine, contiene una vena comica innegabile. E questo elemento sopravvive per tutte le quattro stagioni della serie, ma si accompagna a un crescente tono drammatico. La rapina al supermercato, infatti, prende immediatamente delle pieghe inaspettate, e le tre protagoniste si trovano a dover fare i conti con la vera criminalità organizzata. Un fulmine che cade sui già pressanti problemi quotidiani.

La serie tv presente su Netflix riesce, insomma, a dosare alla perfezione le proprie due anime. Ne consegue che il racconto si arricchisce di tantissime potenzialità e si declina per diverse tipologie di pubblico. Oltre a muoversi su questo filo dell’equilibrio, Good Girls riesce anche a mantenere costante il ritmo narrativo, nutrendo il racconto di continue svolte e di nuovi spunti. Non ci si annoia mai, insomma, con Good Girls, una serie tv che mescola l’adrenalina dell’azione con l’emotività del dramma privato.

Un cast di assoluto livello

Questa costruzione narrativa in Good Girls si accompagna a un cast degno di nota. A prendersi la scena è soprattutto Christina Hendricks, famosa in televisione grazie al ruolo di Joan Holloway in Mad Men (potete rivivere le 30 citazioni più iconiche della serie). L’attrice interpreta Beth, una delle tre madri protagoniste che finisce per prendersi maggiormente la scena. La donna è affiancata da sua sorella Annie e dall’amica Ruby, interpretate da Mae Whitman (Parenthood, L’A.S.S.O. nella manica) e Retta (Parks and Recreation, una serie assolutamente da (ri)scoprire). Nel cast compaiono anche Matthew Lillard, Reno Wilson e Manny Montana, decisamente efficace nel ruolo del villain Rio.

Ottime interpretazioni si affiancano a una degna scrittura dei personaggi. Le tre protagoniste vivono dei percorsi di crescita importanti. A spiccare, però, è soprattutto la contrapposizione, che diventa presto sovrapposizione, tra Beth e Rio, i due personaggi probabilmente meglio riusciti della serie tv. Il cast di Good Girls, insomma, riesce a incarnare alla perfezione dei personaggi che nelle quattro stagioni della serie crescono, mutano e si caratterizzano. Uno sviluppo importante, dunque, a coronare, insieme alla trama, un lavoro di scrittura davvero degno di nota.

Le tematiche al centro di Good Girls

Lo sviluppo della trama e la caratterizzazione dei personaggi si accompagnano, in Good Girls, a un’attenzione particolare per temi delicati. Come detto in apertura, la produzione NBC riesce a mescolare alla perfezione l’elemento comedy e quello drama, dato non solo dal confronto delle protagoniste col mondo criminale, ma soprattutto dalle loro vite private. Le tre madri arrivano a compiere la rapina per affrontare i propri problemi economici, che a loro volta determinano e sono determinati da problematiche personali importanti. Questo lato privato delle loro vite si sviluppa parallelamente alla loro incursione nel mondo criminale, mantenendo una costante centralità.

Good Girls affronta, dunque, temi come la malattia o la ricerca della propria identità sessuale. Lo fa con una delicatezza incredibile, in nome sempre di quell’equilibrio che stiamo sottolineando sin dall’inizio. Queste tematiche non sono semplice inserite nel racconto, ma ne sono parte costitutiva. Vengono analizzate a fondo, lasciando un impatto considerevole sia sui personaggi che sugli spettatori che osservano da lontano. Un lavoro importante, che finisce per ricondursi al leitmotiv complessivo dell’intero racconto.

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Rio, l’amatissimo villain di Good Girls

Cosa si è disposti a fare per aiutare la propria famiglia?

Tutto ciò di cui abbiamo parlato finora, in Good Girls, riporta a questa semplice domanda. Il crime, il drama, le profonde tematiche affrontate, la crescita dei personaggi: tutti questi elementi si ricollegano al nucleo centrale del racconto, che è la riflessione di base della serie. Fin dove ci si può spingere per aiutare la propria famiglia? Questa è la domanda che aleggia, costantemente, sul racconto, Questo è il pensiero che determina le azioni delle tre protagoniste, spinte nelle proprie azioni dalla continua volontà di migliorare la propria condizione e quella dei propri cari.

Il racconto, anche quando assume i connotati più bizzarri, non perde mai il contatto con la realtà. L’equilibrio tra dramma e commedia, in fin dei conti, sta proprio qua: la storia di tre madri che decidono di rapinare un supermercato rimane sempre credibile. Va fatto un enorme plauso agli scrittori di Good Girls, perché la narrazione messa in piedi riesce davvero a spaziare in diversi campi, anche lontani, rimanendo sempre coerente e fedele con se stessa.

Se volete azione. Quando desiderate ridere. Se cercate di emozionarvi e anche se intendete confrontarvi con importanti riflessioni. Con Good Girls siete sempre nel posto giusto. Non è un caso se, chi si è avvicinato alla serie tv, ne è rimasto folgorato. La serie NBC è, a nostro avviso, un cult silenzioso proprio per la sua capacità di legare con forza viscerale lo spettatore. Good Girls è però anche, per tanti motivi che vanno dal cast alla resa narrativa, una serie tv che merita un palcoscenico più ampio. Che merita assolutamente la consacrazione presso il grande pubblico. Abbiamo provato a raccontarvi perché, ora non vi resta che darle una chance.