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La storia dei troppi finali di Futurama

Una serie che ha accompagnato i pranzi e i pomeriggi di molti di voi su Italia 1 e che anche oggi continua a rimanere impressa nell’immaginario collettivo. Certo, non sarà conosciuta tanto quanto i popolarissimi Simpson, non farà della satira dura e cruda il suo punto focale come South Park, ma Futurama costituisce tutt’oggi uno tra i più grandi pilastri delle sitcom animate americane. Ridendo e scherzando, infatti, la prima stagione della serie ideata da Matt Groening risale al 1999: si parla di quasi venticinque anni fa, eppure come ben sappiamo, la serie animate conta attualmente solo sette stagioni, anche se la situazione si appresta ancora a cambiare. Ma per quale motivo?

Oggi vogliamo ripercorrere con voi le tappe fondamentali che hanno portato alla progressiva cancellazione e ai conseguenti rilanci di Futurama nel corso degli anni, indagandone le cause e motivandone il ritorno.

Conosciamo tutti le basi della serie animata che mescola commedia e sci-fi e capace, talvolta, anche di farci piangere come fontane: nel 1999, il pony-pizza Philip J. Fry, durante una consegna, finisce per sbaglio in una delle capsule criogeniche di un laboratorio. Fry viene quindi ibernato: rimarrà in questo stato per 1000 anni finché, risvegliatosi, scoprirà di essere finito nel futuro, mille anni dopo, nel 2999. Tra shock e meraviglia, il ragazzo troverà lavoro come corriere, insieme a Turanga Leela e al sadico robot Bender, presso il suo “pro-nipote”, il professor Farnsworth, che gestisce la ditta di spedizioni intergalattiche Planet Express. Lì farà la conoscenza di altri pittoreschi colleghi, tra cui la vanitosa Amy Wong, il folle medico John Zoidberg, e il burocrate Hermes Conrad. Il resto è storia.

futurama

Amata per la sua capacità di mescolare la fantascienza a temi della nostra attualità, e per la sua abilità nel non annoiare mai i fan regalando scenari sempre diversi e interessanti e nel divertire il pubblico, Futurama è tutt’ora ricordata come una delle serie animate americane più amate di sempre. La storia di Futurama però è tutt’altro che lineare, costellata da un’altalena di successi e sconfitte, che ci è parso davvero interessante analizzare. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle origini. Futurama vede la luce per la prima volta sugli schermi di Fox, convinta dal concept ideato da Matt Groening (già creatore de I Simpson) solo a seguito di numerose trattative e di vari rimaneggiamenti. Il network, infatti, in primis non credeva che alcuni tra i temi proposti dalla serie fossero adatti al proprio canale: fu solo in seconda battuta che i vertici cambiarono idea e decisero di approvare definitivamente il progetto. Questo lungo e travagliato processo prima del definitivo via libera è stato definito da Groening in questi termini.

Mi avevano implorato per anni per un altro show, e durante l’incontro sono saliti a bordo (del progetto) e hanno ordinato 13 episodi all’istante. é stato dopo che la luna di miele è finita. Nel momento in cui l’hanno ordinato, sono andati completamente fuori di testa e hanno avuto paura che lo show fosse troppo “cattivo” e meschino, hanno pensato di aver commesso un grosso errore e che l’unico modo in cui potevano affrontare le loro ansie era provare a farmi diventare pazzo come potevano.”

Futurama
Futurama (640×360)

Anche se poi la Fox si convinse ad accettare la serie così com’era, a posteriori pare assolutamente chiaro come la rete in questione non vi nutrisse particolare fiducia. Futurama, infatti, subì continui spostamenti nel palinsesto televisivo del network. Nonostante la richiesta da parte degli autori di mettere in onda la serie la domenica sera poco prima de I Simpson, in maniera da convogliare l’attenzione del medesimo pubblico, la Fox decise infatti di mandarla in onda nella tarda serata della domenica e poi di martedì. Fu così che per le sue prime quattro stagioni, andate in onda tra il 1999 e il 2003, la serie si ritrovò a essere una ruota di scorta e la sua uscita finì per essere rimbalzata ogni qual volta un evento sportivo lo richiedesse. Pensate che alcuni degli episodi previsti per la terza e la quarta stagione sarebbero poi convogliati nella quinta proprio perché non trasmessi quando si doveva.

La Fox sembrava non puntare abbastanza su Futurama e non la chiuse nemmeno ufficialmente.

Semplicemente, la rete smise di comprare i diritti degli episodi nel mezzo della produzione della quarta stagione. Fortunatamente per i fan della serie ci pensò qualcun altro a colmare tale vuoto. A salvare inizialmente Futurama ci pensò Adult Swim, che aveva acquisito i suoi diritti assieme a quelli de I Griffin, altro show Fox cancellato, rilanciando la serie televisiva e commerciandone le versioni dvd con immediato successo. Attirata da ciò, Comedy Central decise di accaparrarsene i diritti e diramò la decisione di produrre 4 film animati home video, ridistribuiti in seconda battuta sul proprio network per un totale di sedici episodi che andarono a formare la quinta stagione.

Futurama
Futurama (640×360)

Da questo punto di vista, il film Nell’immenso verde profondo avrebbe dovuto costituire la vera e propria conclusione della serie. Risulta infatti palese come la sua narrazione enfatizzi molto il concetto di fine. Tuttavia, come ha dichiarato lo stesso Groening in più di un’intervista, le speranze per continuare a produrre nuove storie con protagonisti Fry e i suoi compagni continuavano a resistere, ma dovremo aspettare quasi cinque anni. La notizia che Futurama sarebbe tornata con una sesta stagione composta da ventisei puntate risale al 2009. Comedy Central distribuì questa nuova andata di episodi l’anno seguente e dire che ottenne grandi risultati è dire poco: la première della sesta stagione segnò il record di maggiore audience della rete nel 2010, nonché il giovedì sera con più pubblico della storia di Comedy Central. Il rinnovo per una settima (e per parecchio tempo ritenuta ultima) stagione che a chiunque sarebbe parso d’obbligo non fu scontato, ma arrivò comunque.

Dopo altri ventisei episodi, la serie parve però concludersi definitivamente con la puntata 7×26, Nel Frattempo, il quarto possibile finale tra quelli già in precedenza pensati per concludere la serie dopo Musica dal profondo (4×18), Nell’immenso verde profondo, parte IV (5×16) e Processore accelerato (6×25), pensate un po’, tutti scritti dal medesimo sceneggiatore Ken Keeler. Tuttavia, se i sopracitati episodi ricalcavano quella che era la tendenza alla precarietà incarnata dalla serie, “Nel Frattempo” è stata considerata per molto tempo la reale e definitiva conclusione di Futurama: divertente, dolce ed entusiasmante al tempo stesso, ma capace di lasciare uno spiraglio aperto per il futuro.

Fry (640×360)

Ed eccoci arrivati ai giorni nostri, perché, a dieci anni dalla sua (ultima) cancellazione, Futurama sta per tornare nelle nostre vite grazie alla piattaforma streaming Hulu, che nel 2022 ha ordinato la creazione di venti nuovi episodi, che andranno online nel 2023, tra tanti timori e grandi speranze. Che il revival portato avanti da Hulu sia destinato ad avere vita breve e a collassare ben presto su se stesso come già capitato? Che stavolta, conscia degli errori del passato, Hulu abbia in mente un piano a lungo temine per la serie animata? Chi può dirlo? Quel di cui siamo certi è che, in ogni caso, qualunque sarà il suo destino, Futurama saprà di certo regalarci, prima o poi, un altro finale coi fiocchi. Dopotutto, lo spazio-tempo permette questo ed altro!

Futurama: Fry e Leela – Un amore oltre lo spazio e il tempo