Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla nona puntata di From 3.
Volete parlare delle risposte che From 3 ci ha finalmente dato, vero? Non ne vedete l’ora, eh? Beh, lo capisco. Lo capisco ed è giusto così. Talmente giusto che la recensione del nono episodio di From 3, a cura di Vincenzo Galdieri, ha dato una spiegazione a tutto quello che abbiamo visto, analizzando a fondo le evoluzioni finalmente significative della terza stagione. Io, invece, parlerò d’altro. Non del mistero più importante a cui From 3 non ha ancora dato risposta (ovvero, il motivo per cui Victor sia l’unico vestito bene mentre tutti gli altri si coprono coi soliti quattro stracci), bensì dei mostri che sono finalmente ricomparsi.
Mostri, peraltro, che sono risaltati fuori dopo svariate puntate d’assenza col solo fine di prendere per i fondelli Boyd. E qui arrivo subito al punto: ma non è che sono degli incompresi? Secondo me, sì. Al pari di Jasper, il povero pupazzo che nella scorsa puntata aveva finalmente ottenuto giustizia, è arrivato il momento di dare ai mostri ciò che è dei mostri. Perché forse sono solo dei burloni che hanno voglia di giocare: per carità, ogni tanto si fanno prendere un po’ la mano e ci scappa il morto, ma sono obiettivamente più gradevoli di gran parte dei personaggi di From 3. Ne parleremo meglio nel corso delle pagelle e ci sarà persino un premio dedicato a loro, ma intanto possiamo procedere coi soliti voti strampalati della puntata, disponibile come sempre su Paramount+.
Le pagelle di From 3 – Nona puntata
Boyd Stevens – Il tizio che in Lost urlava a squarciagola il nome del figlio Walt e ora suona un campanaccio per strada.
Ah, ma quindi suona ancora quel maledetto campanaccio, ogni singolo giorno? Cioè, ogni giorno? I personaggi di From rischiano ancora di dimenticarsi che a una certa ora sia meglio chiudersi in casa ed evitare le passeggiatine notturne? A quanto pare, sì. E a quanto pare, Boyd deve andare in giro a suonare il campanaccio pure per altri motivi: l’annuncio delle riunioni di condominio, per esempio.
E poi? L’annuncio delle offerte settimanali del diner, coi pancake scontati ogni mercoledì? I prezzi stracciati dell’outlet della Colony House per il Black Friday, coi vestiti altrettanto stracciati? I reminder delle tasse comunali? L’happy hour nel bar ormai monopolizzato da Jade, con la sola possibilità di bere un terribile Death on the Beach? Boh: attendiamo aggiornamenti. Ma forse Boyd s’è stancato della tiritera, sogna di modificare la sua daily routine e vuole scaricare il lavoro al vice anche per questo. Voto: PER CHI SUONA IL CAMPANACCIO.
Tabitha Matthews – La tizia che era tornata alla realtà
Non bastava l’adolescente coi soliti problemi di una qualunque adolescente. Non bastava l’aspirante Victor, ancora in fasce. Ora, a quanto pare, viene fuori che pure il vero Victor, l’uomo che sussurrava ai burattini, potrebbe essere suo figlio (o suo fratello?). Tabitha, dal canto suo, sembra aver reagito benissimo ed è fuggita via urlando a squarciagola: tra le altre cose, potrebbe aver inciso il fatto di aver scoperto che fosse già morta malissimo alcuni decenni prima. Bene così. Voto: UNA MAMMA PER AMICA.
Donna Raines – La badass bionda che gestiva mezza città in modi divisivi.
Mi basta la reazione stizzita nei confronti della poliziotta per sognare di avere una Donna Raines nella mia vita. Anche se voleva del bene a Franco e non ho ancora capito perché. Voto: MALEDETTO FRANCO.
Jade – Il tizio che cerca soluzioni razionali in un mondo irrazionale
Dopo aver ignorato il richiamo del campanaccio di Boyd come sta per fare gran parte di noi con le chat di Capodanno, mostra ancora una volta di schifare gran parte del genere umano con stoica coerenza. In compenso, però, si sta portando avanti con le decorazioni natalizie. Voto: SPIRITO GUIDA.
Il simpaticone di From 3: Jim Matthews – Il marito della tizia che è tornata alla realtà, nonché padre del bambino che si è ritrovato Victor per amico e della ragazzina che si fa gli affaracci suoi.
Dopo esser stato insultato da chiunque nelle ultime puntate di From 3, Jim ha ottenuto un risultato di rilievo: perdere qualche punto nella scala Myers e non essere il personaggio più sgradevole della puntata. Voto: MEGLIO TARDI CHE MAI.
Il solito protagonista indiscusso di From 3: Victor – L’unico nome che non ho mai dimenticato, perché sì
Viene paragonato a Tarzan, prende in mano un’ascia, inscena uno straordinario remake di Shining e sottolinea il fatto che le persone non siano abbastanza spaventate. Dopo un po’, viene fermato dall’adolescente vestito di bianco mentre sta per distruggere tutto. Infine, scopre di essere il probabile figlio di una coetanea. Ingiocabile, per chiunque. Voto: VICTOR.
Jasper – Il pupazzo del ventriloquo.
Una volta scagionato dalle accuse, si diverte a bullizzare Jade senza alcun motivo apparentemente valido. Boh, sì. Voto: JASPER.
Sara Myers – La collaborazionista pentita.
Reagisce malissimo alle voci maligne che albergano ancora nella sua mente dopo tanto tempo, ma le voci dei suoi concittadini sono persino peggiori. Voto: SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO.
Il personaggio più sgradevole di From 3: Acosta – La poliziotta.
Mi sa che non ha ancora capito dopo diavolo è finita. Voto: 0 (sulla scala Myers).
Randall Kirkland – Il tizio che viveva all’interno del bus perché non stava simpatico a nessuno
A un certo punto, consiglia a Jim di dare delle lezioni di guida alla figlia perché tanto moriranno tutti. In fondo (molto in fondo) ha persino senso. Voto: 3 (punti sulla patente).
Ethan Matthews – Il bambino che fa amicizia con Victor.
Disprezza i pancake del diner, e credo di capirlo: viste le scarse opzioni a disposizione, temo siano stati guarniti coi cavoli. Voto: CAVOLI AMARI.
Julie Matthews – La ragazzina che si fa gli affaracci tuoi.
Anche lei non apprezza granché i pancake di Fromville, e in aggiunta non apprezza manco suo padre. Voto: CAVOLI AMARISSIMI.
Fatima Hassan – La tizia che aspetta miracolosamente un figlio e ha per questo un nome fortemente didascalico
La nuova frontiera dei drink energetici, composti per il 100% da sangue umano, entra a far parte della sua dieta. Mi sento di sconsigliarle l’assunzione a stomaco vuoto, e con la pancia piena di mostri. Tra le controindicazioni, segnalo la possibilità che compaia una geisha morta. Voto: 0 (alla dieta).
La grande sorpresa di From 3 – Il padre di Victor – Eh, il padre di Victor
Jade apprezza la sua compagnia al punto da invitarlo a parlare di Victor con chiunque non sia lui stesso: una conversazione caratterizzata da una profonda stima reciproca. Henry, dal canto suo, gli nega un aiuto con le decorazioni natalizie. Voto: 10 (al padre di Victor, mvp a sorpresa delle ultime puntate di From).
Elgin Williams – Il tizio che vede le geishe morte.
Temo debba rivedere le sue convinzioni a proposito delle cortesie da riservare agli ospiti. Una volta che si ritrova con Ellis, nasconde il suo doppio gioco con la stessa abilità di un pokerista che si mette a ballare non appena si ritrova un asso tra le mani. Voto: POKER FACE.
Il bambino vestito di bianco – Eh, il bambino vestito di bianco.
Le trame di From 3 sono talmente lente da averlo portato all’età della pubertà tra una comparsata e l’altra. Cerca di aiutare Victor non cercando di aiutarlo, e dimostra così di essere una solidissima figura su cui contare nei momenti del bisogno. Voto: THE OLD MAN.
Smiley – Il mostro che sorride.
Dopo esser morto, ricompare in un flashback e sfodera uno scatto sulla fascia degno del miglior Dimarco. Nonostante non abbia mai incontrato i favori di quei permalosi dei personaggi di From 3, non perde mai il sorriso e si candida a un posto da titolare in Serie A. Voto: JASPER.
From 3 Awards – Ottava puntata – I Premi del Mostro
Prima di congedarmi e di rinnovare l’invito per le prossime pagelle di From 3, le ultime della stagione, è doveroso assegnare un premio ai mostri. Come avevamo già detto in apertura, temo sia stata fraintesa profondamente la natura delle azioni. E pensateci un attimo: mentre i vari abitanti di Fromville mostrano sempre dei volti corrucciati, un certo sdegno per il prossimo e tendono a scattare l’uno contro l’altro alla primissima occasione utile, i mostri sorridono con grande costanza. Sorridono, e ridono. Ridono e fanno ridere. Sono coesi tra loro, sono abilissimi con gli scherzi telefonici e giocano a nascondino come se fossero dei fanciulli innocenti. Diciamolo: forse lo sono per davvero.
Per dimostrarlo, imposto ora la giornata tipo dei mostri di From 3, lasciando al pubblico la possibilità di scegliere l’opzione migliore: il vincitore verrà annunciato la prossima settimana.
From 3 Awards – Il Monster Daily Award.
La giornata tipo dei mostri di From 3.
15.30 – Sveglia dopo le fatiche notturne: visto che sono dei burloni, l’hanno impostata sulla voce “Anghkooey” (ripetuta in loop).
16.00 – Colazione a base di sangue umano e di pancake guarniti coi cavoli marci: Ethan non apprezza, loro sì.
17.00 – Scherzo telefonico a Jim, talvolta con l’accento svedese.
18.00 – Una visita a Jade, all’interno delle sue visioni: Jade, dal canto suo, non apprezza ma sembra comunque preferirli agli esseri umani.
19.00 – Workout: la notte si avvicina ed è bene farsi trovare preparati.
20.00 – Incasinamento della linea spazio-temporale, in modo da consolidare il fascino della migliore escape room mai creata.
20.30 – Visione del telegiornale di Fromville, condotto da Boyd mentre suona per strada quel maledetto campanaccio: i mostri compaiono in tutte le notizie e mai in termini positivi. I mostri non si sentono capiti.
22.30 – Cena a base di sangue umano, con carne a scelta. Possibilmente, umana.
23.30 – Inserimento di un ricordo fallace nella testa di Victor: il montaggio delle sue reazioni migliori è per loro una sit-com irrinunciabile.
00.30 – Giochi di società all’aria aperta: la partecipazione è aperta a tutti, ma la comunità è tendenzialmente restia. Un peccato, totale. Ma prima o poi capiranno, forse.
Le pagelle della nona puntata di From 3 si concludono qui. Alla prossima settimana!
Antonio Casu