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7 interessanti film in stile Stephen King, che non sono di Stephen King

2) Super 8 (2011)

Il film Super 8 prodotto da Spielberg

Se ami Stephen King non puoi perderti Super 8

Un gruppo di ragazzini che gira un film con una Super 8 nel 1979. Una cittadina americana sonnacchiosa. Un treno che deraglia, portando con sé qualcosa di misterioso. Ti sembra familiare? Sì, Super 8 di J.J. Abrams sembra nato da una pagina di Stephen King, e non solo per l’ambientazione vintage e la centralità del punto di vista infantile. Il film, prodotto da Steven Spielberg, è una lettera d’amore al cinema degli anni ‘80 e alle storie di formazione con tinte soprannaturali. I protagonisti devono fare i conti con sparizioni improvvise, autorità che nascondono la verità e un mostro venuto da chissà dove (ecco quali sono i 10 migliori film horror di sempre secondo un sondaggio di Ranker (CLASSIFICA)).

Ma, come spesso accade con King, al centro di tutto ci sono le emozioni umane: l’amicizia, il lutto, il coraggio. Abrams costruisce una tensione che cresce scena dopo scena, senza mai dimenticare il cuore pulsante della storia. Gli effetti speciali sono ben dosati e mai invadenti, e il risultato è un mix perfetto tra mistero, azione e nostalgia. Guardando Super 8, non si può fare a meno di pensare a film come Stand By Me o It, con quella stessa capacità di farci affezionare a un gruppo di ragazzi normali che si trovano a vivere qualcosa di straordinario. In breve: se ami Stephen King per il modo in cui racconta l’infanzia e l’orrore che si nasconde nei luoghi più comuni, qui sei decisamente a casa.

3) Soldi Sporchi (1998)

Soldi Sporchi è un film del 98 che sembra diretto da Stephen King

A Simple Plan, in italiano Soldi Sporchi, è un thriller gelido e spietato diretto da Sam Raimi, con Billy Bob Thornton e Bill Paxton protagonisti. Ambientato in un inverno implacabile del Midwest americano, racconta la discesa all’inferno morale di tre uomini comuni dopo aver trovato una valigia contenente più di quattro milioni di dollari in un aereo precipitato. Da quel momento, la paranoia, il sospetto e la tensione iniziano a consumarli lentamente. Il film si muove su un piano realistico e psicologico, ma non mancano le atmosfere da incubo, perfette per chi ama Stephen King. In fondo, quante volte il Re del brivido ha raccontato di personaggi normali che, messi di fronte alla tentazione o al male, si trasformano in qualcosa di spaventoso? Qui non c’è soprannaturale, ma l’orrore è comunque tangibile: è quello che nasce dalla natura umana, dalla cupidigia, dal senso di colpa.

L’ambientazione isolata, quasi claustrofobica nonostante gli spazi aperti, accentua la sensazione di inevitabilità. La tensione cresce lentamente, come in un romanzo di King, e lo spettatore resta incollato alla vicenda, impotente, mentre i protagonisti si avvitano in una spirale autodistruttiva. Soldi Sporchi è la dimostrazione che non serve un mostro per far paura: basta l’idea che, dentro ognuno di noi, si nasconda qualcosa di terribile (puoi guardarlo su Prime Video).

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