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La classifica dei 10 migliori film commedia di tutti i tempi, secondo IMDb

Sarà sicuramente capitato, almeno una volta nella vita, a ognuno di noi di ritrovarci in un’accesa discussione sui migliori film mai realizzati. Dibattito destinato a rimanere irrisolto, perché i criteri di giudizio sono talmente tanti e diversi che arrivare a una soluzione univoca è praticamente impossibile. Sicuramente, tra i parametri più indicativi per sostenere la candidatura di un proprio film in un dibattito di questo tipo è quello di affidarsi al più grande archivio cinematografico digitale che esista: IMDb. Vera e propria bibbia per i cinefili, questo sconfinato database offre anche una fonte molto autoritaria di giudizio per le singole pellicole e permette di stabilire, ad esempio, se Ritorno al futuro è davvero il miglior film commedia mai realizzato o se Il Signore degli Anelli domini nel fantasy.

Insomma, per sbrogliare la matassa dei giudizi e delle classifiche IMDb è un preziosissimo punto di riferimento. Approcciamoci anche noi, quindi, in questo dibattito, andando a stilare la classifica dei dieci migliori film (dodici, inclusi gli ex aequo) mai realizzati che rientrano nel genere commedia, usando proprio come riferimento il famoso archivio cinematografico.

4. Ritorno al futuro e le migliori commedie: La stangata (8.3)

Cominciamo a scalare questa classifica partendo dall’ultima piazza, che racchiude ben quattro pellicole. Tra queste c’è La stangata, vero e proprio cult del 1973, capace di vincere ben 7 Oscar. La pellicola ripropone la mitica coppia formata da Paul Newman e Robert Redford, due icone assolute di Hollywood, nei panni di Johnny e Henry, due truffatori che si trovano a organizzare una “stangata” al boss Doyle Lonnegan. Il criminale aveva infatti ucciso un amico di Johnny, Luther, e allora per vendicarsi l’uomo decide di allearsi con il collega, decidendo così di dare un colpo deciso all’impero del boss mafioso.

Il lungometraggio è stato un successo incredibile, capace di vincere l’Oscar come miglior film oltre ad altre 6 statuette tra cui quella per la Migliore regia per George Roy Hill. La pellicola è stata capace d’imporsi anche in Italia, con Robert Redford che è stato premiato col David di Donatello nel 1974 nella categoria Miglior attore straniero insieme ad Al Pacino per il suo ruolo in Serpico. Nel 1983, a dieci anni dal primo capitolo, è arrivato anche un sequel, che però si è rivelato abbastanza fallimentare e anonimo, anche perché nessun membro del cast originale è tornato e questo progetto è passato sommariamente sotto traccia.

4. L’appartamento (8.3)

Torniamo indietro di quasi 15 anni e arriviamo al 1960 e a un’altra pietra miliare del cinema: L’appartamento, film diretto da uno dei più grandi registi di sempre come Billy Wilder. Dieci candidature agli Oscar e cinque vittorie, tra cui quelle nelle categorie Miglior Film e Miglior regista. L’appartamento è anche entrato a far parte del National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per via della sua importanza storica e culturale e oggi è unanimemente riconosciuto come uno dei migliori film commedia di sempre, rientrando in praticamente ogni classifica di genere,

Jack Lemmon e Shirley MacLaine sono i protagonisti di questa commedia che vede il contabile Bud Baxter (presentato col curioso soprannome “Ciccibello” nel doppiaggio italiano) fare carriera nella compagnia di assicurazioni in cui lavora a causa del suo appartamento da scapolo che mette a disposizione dei suoi superiori per le loro scappatelle extra-coniugali. La sua vita lavorativa volge al meglio a causa di questo stratagemma, ma tutto cambio per Baxter quando incontra l’ascensorista dell’ufficio in cui lavora e se ne innamora. Il film, al tempo, fu un clamoroso successo commerciale, arrivando a guadagnare ben 25 milioni a fronte degli appena 3 spesi per la sua realizzazione.

4. Ritorno al futuro e le migliori commedie: Il favoloso mondo di Amelie (8.3)

Facciamo stavolta un deciso passo in avanti e arriviamo al 2001. Il favoloso mondo di Amelie è un vero e proprio cult degli anni Duemila, un film divenuto iconico grazie al suo immaginario onirico e alla straordinaria interpretazione di Audrey Tatou, che veste i panni della bizzarra Amelie Poulain, una cameriera di Parigi con un punto di vista decisamente eccezionale sulla vita. Le sue vicende sono abbastanza grottesche: sua madre muore schiacciata da una suicida, suo padre la visita ogni mese instillandole la convinzione di essere malata di cuore. Una volta cresciuta, Amelie se ne va a Parigi e qui, nel giorno della morte di Lady Diana, per caso trova una vecchia scatola di oggetti e si decide a restituirla al proprietario, dando il via a una serie di esperienze che cambiano per sempre la vita della persona proprietaria di quella scatola di ricordi.

È sicuramente uno dei film più importanti della straordinaria produzione francese, anche se agli Oscar del 2002 non ha trovato il riconoscimento sperato, non vincendo nessuna statuetta a fronte di ben cinque candidature. La consacrazione è arrivata però dal pubblico e dalla critica, come testimonia l’altissimo 8.3 raggiunto su IMDB. Piccola curiosità: inizialmente il regista Jean-Pierre Jeunet voleva affidare il ruolo di protagonista a Emily Watson e infatti nello script originale Amelie era una ragazza inglese, tuttavia presto emersero delle difficoltà e ci fu la virata verso Audrey Tatou.

Il favoloso mondo di Amelie (640×340)

4. Cantando sotto la pioggia (8.3)

Ultimo film che condivide l’ultima piazza, che va dal posto numero 12 al 9 di questa classifica dei film commedia di IMDB. Si tratta di un grandissimo classico della storia del cinema, il musical Cantando sotto la pioggia, che mette in scena uno dei grandi momenti di passaggio della storia del cinema, ovvero l’avvento del parlato verso la fine degli anni ’20. Con una significativa opera metacinematografica, Cantando sotto la pioggia mette in scena le avventure di Don, un attore di varietà teatrali che decide di tentare la via del cinema. Trova un ingaggio in un film muto insieme alla famosissima attrice Lina Larmont e deve quindi applicarsi alla nuova realtà che è chiamato a interpretare.

Gene Kelly, Donald O’Connor e Debbie Reynolds sono i tre grandi protagonisti di questo film del 1952, un lungometraggio che al tempo ottenne pochi riconoscimenti, solo un Golden Globe per Donald O’Connor, ma che col tempo è diventato un patrimonio del cinema, rientrando anch’esso nel National FIlm Registry. Molto fortunata è stata anche la colonna sonora del film, la quale è stata scritta da Arthur Fred e Nacio Herb Brown e contiene la famosissima Singin’ in the Rain interpretata da Gene Kelly, diventata una masterpiece negli anni avvenire.

3. Ritorno al futuro e le migliori commedie: 3 Idiots (8.4)

Iniziamo a scalare la classifica e ci allontaniamo sia dagli anni ’50 che da Hollywood. 3 Idiots è una pellicola indiana del 2009, affermatasi come il più grande incasso della storia di Bollywood alla sua uscita. Il film mette in scena la storia di due amici, Raju e Farhan, che vanno in cerca di Rancho, un altro compagno che non vedono da anni. Nella loro ricerca, i due amici vivranno diverse peripezie e saranno protagonisti di un vero e proprio viaggio interiore che li cambierà per sempre.

Il film, come detto, è una delle opere più famose della produzione di Bollywood ed è tutt’oggi una delle pellicole più amate del cinema indiano. Al tempo, 3 Idiots superò Ghajini, film dell’anno precedente, come miglior incasso di sempre in India. La realizzazione di questa commedia, inoltre, segue l’uscita del film The Millionarie, anche questo del 2008, coproduzione britannica e indiana che ha ottenuto un successo pazzesco, vincendo ben 8 Oscar tra cui quello per il Miglior Film. La fine del primo decennio degli anni Duemila, insomma, è stato un periodo davvero d’oro per la produzione indiana, con fasti che difficilmente sono stati rivissuti in seguito, nonostante Bollywood ancora oggi rimanga un importantissimo centro di produzione.

3. Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (8.4)

Dopo la parentesi indiana, torniamo nella Hollywood classica con un altro film iconico. Il dottor Stranamore è uno dei film che ha consacrato il genio di Stanley Kubrick, due anni dopo Lolita e quattro prima di 2001: Odissea nello spazio. È una pellicola leggendaria, incapace di vincere un Oscar nel 1965, nonostante le quattro candidature, ma considerata globalmente oggi come uno dei più grandi film della storia del cinema. Anche questo film, infatti, come molti altri di questa classifica, sono stati inseriti nel famoso National Film Registry della Biblioteca del Congresso.

Il dottor stranamore racconta la storia del generale Ripper, interpretato da Sterling Hayden, il quale è ossessionato dalla minaccia comunista e, convinto che ci sia un complotto in atto, decide di lanciare un attacco contro l’URSS. Il presidente degli States, per evitare il disastro, prova a far rientrare la situazione, ma il generale si barrica nella sua base militare e allora il leader statunitense decide di assediare e provare a espugnare la sua stessa fortezza tattica. A supporto del presidente c’è il dottor Stranamore (Peter Sellers), che spiega come funziona la bomba che Ripper vuole lanciare. Il film di Kubrick si colloca in pieno clima da guerra fredda, sottolineandone i lati grotteschi e potenzialmente catastrofici.

Ritorno al futuro
Il grande dittatore (640×340)

3. Ritorno al futuro e le migliori commedie: Il grande dittatore (8.4)

Il trittico di migliori film commedie di IMDB con la votazione di 8.4 termina con un altro grandissimo classico della storia del cinema: Il grande dittatore. Il capolavoro di un genio assoluto come Charlie Chaplin, film del 1940 che parodizza in maniera fortissima la figura di Adolf Hitler e il regime nazista. Realizzato proprio nel momento di massima ascesa del Führer, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il film in Italia è arrivato solo dopo la morte di Hitler, nel 1946.

Il grande dittatore è considerato uno dei più grandi capolavori di Chaplin, anche se nel 1941 non riuscì a ottenere nemmeno un Oscar tra le cinque candidature portate a casa. Anche in questo caso, il riconoscimento postumo è stato eccezionale. Nella pellicola vengono presentate le vicissitudini di un barbiere ebreo, il quale, dopo aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale, deve rimanere per anni in ospedale, perdendosi l’ascesa del dittatore Adenoid Hynkel. Una volta ritrovata la salute, il barbiere torna nella sua città e rimane sconvolto scoprendo come il suo mondo è cambiato in seguito all’instaurazione del regime dittatoriale. Così, il protagonista tenterà insieme a una ragazza di ribellarsi al nuovo clima politico. Uno dei grandi pregi de Il Grande dittatore è sicuramente quello di aver parlato del nazismo mentre questo si preparava a devastare il mondo, fornendo un punto di vista contemporaneo alla storia.

2. Luci della città (8.5)

Andiamo a scoprire ora quali sono i quattro film che si affollano al secondo posto, alle spalle della migliore commedia eletta da IMDB. Siamo di fronte alla pellicola più vecchia di questa classifica, Luci della città, un altro dei grandissimi capolavori di Charlie Chaplin, realizzato nel 1931.

Il film ripropone il famoso personaggio di Charlot e narra la storia del vagando che s’innamora di una fioraia la quale, essendo cieca, lo scambia per un milionario. Questo, dunque, proverà a non far scoprire la sua vera identità alla donna vivendo tantissime vicissitudini e soprattutto si adopererà in mille lavori per riuscire a trovare i soldi che servono alla fioraia per sottoporsi a una delicata e costosa operazione che sarebbe in grado di curarle gli occhi e restituirle la vista. Quest’opera di Chaplin si colloca in un momento fondamentale della storia del cinema: il muto ormai sta per essere soppiantato dal parlato, il sonoro era stato introdotto quattro anni prima e stava diventando il trend dominante, ma Chaplin reagisce a quest’innovazione e conserva i suoi stilemi, regalando al pubblico uno dei suoi lavori migliori e una delle ultime grandi testimonianze del cinema muto nella storia.

2. Ritorno al futuro e le migliori commedie: Tempi moderni (8.5)

Cinque anni dopo Luci della città, nel 1936, c’è Tempi moderni, un altro grandissimo successo di Charlie Chaplin. La vasta presenza del cineasta londinese in questa classifica testimonia lo straordinario impatto che ha avuto sulla storia della settima arte. La sua produzione ha segnato una pagina fondamentale del cinema e con le sue oltre 90 pellicole Chaplin è unanimemente riconosciuto come uno dei più influenti cineasti di tutto il Novecento. Non a caso, il britannico è il dominatore assoluto di questa classifica di migliori film commedia di IMDB.

Tempi moderni è un film cruciale nella produzione del cineasta, perché è l’ultimo che vede come protagonista il mitico Charlot, che ha esordito nel 1914 col cortometraggio Charlot ingombrante ed è diventato in poco più di 15 anni una delle più grandi maschere del cinema. Qui lo troviamo nei panni di un impiegato che, nell’azienda in cui lavora, fatica ad adattarsi all’avanzamento tecnologico e dopo varie peripezie finisce in prigione. Una volta toccato il fondo, però, la sua vita cambierà per sempre, perché in quale he modo Charlot riesce a uscire presto di prigione e una volta fuori conosce un’orfana di cui si prenderà cura e che sarà sul suo antidoto ai tempi moderni che incalzano.

Ritorno al futuro
Quasi Amici (640×340)

2. Ritorno al futuro e le migliori commedie: Quasi amici (8.5)

Torniamo a giorni molto più vicini ai nostri e troviamo il secondo film francese di questa classifica. Quando è uscito nel 2011, Quasi amici è stato un vero e proprio caso mediatico, una pellicola intensa e delicata, capace di far innamorare milioni di spettatori. Il film con protagonista Omar Sy ha fatto registrare, a poche settimane dalla sua uscita, il secondo miglior incasso della storia del cinema francese e si è affermato come il miglior film transalpino, a livello di vendite, in tutto il mondo.

Nel racconto troviamo Driss, un giovane appena uscito di prigione, che a caccia di un’occupazione si presenta a casa di Philippe, un signore tetraplegico che cerca assistenza per essere aiutato in casa. Philippe decide di assumere Driss e nel tempo tra i due si crea un legame molto forte, impossibile da immaginare al loro primo incontro. L’opera è diventata in breve tempo un vero e proprio cult, dando il via anche a una serie di remake internazionali. Nel 2016 sono arrivati quelli argentini e indiani, poi un anno dopo l’immancabile statunitense con protagonisti Bryan Cranston e Kevin Hart. È abbastanza inutile sottolineare che nessuno di questi adattamenti abbia nemmeno sfiorato il successo ottenuto dall’iconico originale francese.

2. Ritorno al futuro (8.5)

In questo gruppone di migliori film commedia che si posizionano ai piedi del primo posto secondo IMDB abbiamo Ritorno al futuro. Un cult senza età, uno dei film più amati di sempre, vero e proprio caposaldo della cultura pop mondiale. Il primo celeberrimo capitolo della trilogia risale al 1985, con Michael J. Fox e Cristopher Lloyd che sono diventati due icone del cinema americano. I due vestono i panni del giovane Marty McFly e dello strano scienziato Doc, il quale ha creato una macchina del tempo con cui il ragazzo torna al 1955. Tuttavia, qui il diciottenne rischia di creare un disastro, mettendo a rischio la sua stessa esistenza. Marty si troverà a dover far mettere insieme i suoi genitori per salvare il suo futuro.

Al primo capitolo del 1985 hanno fatto seguito due sequel, che hanno confezionato la mitica trilogia di Ritorno al futuro. Nonostante la loro risonanza, nessuno dei due ha raggiunto il successo del primo capitolo, ma rimangono comunque dei film largamente apprezzati. È abbastanza difficile trovare nella storia del cinema film più impattanti dal punto di vista culturale: Ritorno al futuro è un manifesto di un’intera epoca cinematografica e non, è il simbolo degli anni ’80 e il suo fascino è rimasto immutato negli anni avvenire.

1. La vita è bella (8.6)

Non senza una punta di orgoglio, presentiamo la miglior commedia di tutti i tempi secondo IMDB. C’è poco da dire intorno a La vita è bella, capolavoro assoluto di Roberto Benigni del 1997, film capace di vincere ben tre premi Oscar, ottenendo anche una storica candidatura nella categoria Miglior film, sezione che difficilmente si apre a opere non statunitensi. Se vogliamo parlare di numeri, potremo stare ore e ore a elencare i record infranti da La vita è bella: film italiano più visto nel mondo, secondo film in lingua non inglese visto negli Stati Uniti e via dicendo. Un vero e proprio plebiscito, nonostante la critica abbia spesso mosso diverse accuse al film. Tuttavia, non si può non ammirare la grandezza di un’opera toccante e intelligente, un capolavoro assoluto per cui ogni ulteriore parola è davvero superflua.

La pellicola ruota intorno a Guido Orefice, un giovane ebreo che viene catturato dai fascisti dopo l’avvento delle Leggi Razziali e viene deportato in un campo di concentramento insieme al figlio Giosuè. Qui, Guido costruisce un mondo di fantasie molto elaborato per proteggere suo figlio dagli orrori di quel posto infernale. La vita è bella è sicuramente uno dei racconti più toccanti sul tragico tema dell’Olocausto e uno dei più grandi film italiani di sempre.