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7 film molto profondi (e non famosissimi) che dovreste assolutamente guardare

Un prodotto artistico si imprime nella memoria di chi lo osserva se riesce a raggiungere un certo grado di profondità. E questo è vero per ogni opera, che sia un quadro, un disegno, uno spettacolo teatrale, una serie tv, una canzone o un film. Se gratta dentro, al di sotto dello strato superficiale dove si fermano le cose che ci lasciano indifferenti, se fa male, se è in grado di lasciare un segno da qualche parte, allora vuol dire che ha funzionato. I prodotti cinematografici non hanno tutti lo stesso grado di profondità. L’offerta è talmente mastodontica che è facile ritrovarsi spaesati, in balia di proposte che oscillano spesso tra approssimazione, banalità ed eccessiva leggerezza. Però qualche volta si incappa anche in prodotti di altissima qualità, in grado di scuoterci e disorientarci come solo le grandi opere artistiche sanno fare. Non deve trattarsi necessariamente di capolavori, per i quali andrebbe fatto un discorso a parte. Basta che sappiano toccare le corde giuste e il gioco è fatto. Ne sa qualcosa chi ha visto Nowhere Special, uno dei sette titoli di questa lista.

Nowhere Special è però solo uno degli infiniti esempi di film molto profondi e poco conosciuti che hanno la capacità di agganciarsi ai nostri fili emotivi.

Nella lista che vi proponiamo, abbiamo selezionato 7 pellicole che rientrano a pieno titolo nella definizione. La scelta è del tutto casuale, abbraccia diversi generi e prende in esame solo una minuscola parte di tutto lo sconfinato ventaglio di proposte da cui possiamo attingere. Il massimo comun denominatore tra i titoli in lista è proprio la capacità di penetrare la scorza esterna e di insinuarsi nelle cavità dei nostri sentimenti più intensi, raccontando storie che, per motivi diversi e attraverso percorsi differenti, ci rimangono dentro.

1) Nowhere Special

Nowhere Special
Nowhere Special (640×360)

Nowhere Special, come dicevamo, è uno di quei titoli a cui inevitabilmente si finisce per pensare quando si parla di film non famosissimi, ma molto intensi emotivamente. È la storia di John, un padre poco più che trentenne, che scopre di avere una malattia terminale che lo condurrà alla morte nel giro di qualche mese. Lavavetri, single dopo esser stato abbandonato dalla moglie, John ha un figlio piccolo di cui si occupa a tempo pieno. Essendo un uomo solo, il suo più grande cruccio, dopo aver scoperto di avere i giorni contati, è dare una sistemazione al suo bambino, affinché possa vivere tranquillo e felice anche dopo la sua morte.

Nowhere Special è una storia straziante che affronta il tema del distacco e del passaggio tra la vita e la morte con estrema delicatezza.

Il film non cerca di commuovere a tutti i costi. Non si crogiola nella tragedia, ma piuttosto analizza con realismo la quotidianità del rapporto padre-figlio. Sono le immagini semplici quelle che colpiscono nel profondo. Le immagini che nascondono una certa livida amarezza che ci accompagna fino all’epilogo definitivo del film. Nowhere Special è una storia intensa che dovreste assolutamente guardare, perché nasconde nella semplicità dei piccoli gesti un’umanità toccante che si imprime nel cuore.

2) Non è mai troppo tardi

Non è mai troppo tardi (640×360)

Non si discosta molto dal tema di base di Nowhere Special quest’altro titolo, più noto del primo grazie ai nomi degli interpreti principali. Jack Nicholson e Morgan Freeman (una delle 20 star di Hollywood che hanno iniziato la loro carriera con una serie tv) sono due uomini in età avanzata che scoprono di avere una malattia terminale e che devono quindi fare i conti con la fine che si avvicina. Entrambi hanno le ore contate, entrambi sentono il peso del countdown che si è irrimediabilmente attivato.

Come in Nowhere Special, anche in Non è mai troppo tardi il tema della morte è quello preponderante.

Ma più che di morte, in Non è mai troppo tardi si parla di vita. Dell’importanza delle piccole cose così come delle grandi avventure. È un inno alla gioia del vivere e alla felicità che ne deriva, un film che spinge a riflettere sullo scorrere del tempo e sulla futilità delle preoccupazioni che occupano gran parte delle nostre giornate. Ha un tono leggero, da dramedy, ma riesce a piazzare dei colpi di un’intensità sconvolgente nei suoi 97 minuti di visione.

3) Il talento del calabrone

Il talento del calabrone (640×360)

Di tutt’altro genere è invece Il talento del calabrone, distante dallo stile leggero di Non è mai troppo tardi così come pure dai toni cinici e amari di Nowhere Special. La pellicola di Giacomo Cimini ha esordito direttamente sulle piattaforme di streaming, entrando nel catalogo di Amazon Prime Video senza passare per il botteghino a causa delle restrizioni delle sale nel periodo Covid. Si tratta di un noir metropolitano, girato tutto di notte in una Milano di luci e ombre. Il film è incentrato sul dialogo a distanza tra uno speaker radiofonico (Lorenzo Richelmy) e un ascoltatore di nome Carlo (Sergio Castellitto) che minaccia di togliersi la vita facendosi saltare in aria e provocando una strage. Il talento del calabrone gioca tutto sulla tensione, che cresce e si sgonfia minuto dopo minuto. Lo spettatore intuisce che dietro le intenzioni del professore in collegamento radiofonico ci sono delle ragioni particolari, che rimandano ai suoi drammi personali e al lutto non ancora elaborato dopo la scomparsa del figlio. Il ritmo è quello di un thriller psicologico, puntellato qua e là da rivelazioni sconvolgenti e plot twist che tengono lo spettatore col fiato sospeso. Ma il tema alla base del film viene trattato con un approccio molto diretto, quasi uno schiaffo in faccia a chi guarda ed è costretto a ribaltare più volte il punto di osservazione. Il talento di Castellitto e il dialogo intimo tra i due interpreti principali riesce a creare un livello di profondità nel quale lo spettatore finisce per perdersi, angosciato dalle riflessioni lancinanti che il film lascia afferrare tra le righe.

4) Waking Life

Nowhere Special e altri 6 film profondi che dovreste guardare
Waking Life (640×360)

Se Il talento del calabrone si abbandona a riflessioni di una certa profondità, ciò di cui invece è intessuto Waking Life è filosofia pura. Il film è una pellicola molto particolare, girata in rotoscope, che è una tecnica di animazione che riesce a creare sullo schermo una dimensione onirica, sospesa tra realtà e paranormale. Chi ha visto Undone su Amazon Prime Video, un altro viaggio nella mente umana sulle tracce di BoJack Horseman, sa di cosa stiamo parlando. Waking Life è un film del 2001, ma a guardarlo oggi non sembrano passati vent’anni. E questo perché il film affronta una serie di tematiche universali, che hanno accompagnato le riflessioni dell’uomo dalla notte dei tempi. Richard Linklater ha provato a portare sullo schermo il mondo dei sogni, così vasto, così stratificato, così indefinito che pare impossibile racchiuderlo in una serie di immagini finite. Il protagonista del film vive in un loop permanente, abita la dimensione onirica e passa continuamente da un sogno all’altro senza riuscire più a distinguere cosa è reale e cosa non lo è. Nel suo peregrinare tra queste dimensioni sospese, incontra professori di filosofia e chimica, poeti e cineasti che suggeriscono le più svariate riflessioni sul tema della responsabilità e sulla vita in generale. È un film di grande potenza, in cui ogni parola si carica di un significato profondo e apre tutto un mondo da esplorare con la mente. È uno dei migliori film sui sogni, un percorso in grado di cambiarti una volta giunto ai titoli di coda.

5) Tornare a vincere

Nowhere Special e altri 6 film profondi che dovreste guardare
Tornare a vincere (640×360)

E sarebbe ingiusto non inserire in lista almeno un film di genere sportivo, considerando che lo sport è da sempre un’ottima metafora della vita e dei percorsi di caduta e risalita degli uomini. La scelta sarebbe estremamente vasta, ma per questa lista abbiamo scelto Tornare a vincere, il film con Ben Affleck nei panni di un allenatore di pallacanestro che prova a reinventarsi e a rimettersi in gioco dopo una fase particolarmente delicata della sua vita. Il film è il classico racconto di redenzione di un uomo fallito che trova nello sport un’occasione di rivalsa. Ben Affleck è un’ex promessa del basket liceale che ha abbandonato il parquet e si è dato all’alcolismo dopo aver subito un lutto traumatico. Quando riceve una chiamata dal preside di una scuola per allenare una squadra di ragazzini, il coach sembra riacquistare a poco a poco la fiducia in se stesso e nella vita. Tornare a vincere è una storia straziante che mescola diverse tematiche che inquadrano bene la complessità della psiche umana. È un percorso di salite e discese, di luci e ombre attraverso cui il protagonista è costretto a transitare senza scudi e protezioni. Il fatto che sia poi proprio Ben Affleck ad interpretare questo personaggio così in crisi, considerando le vicende personali che ne hanno sconvolto in parte la vita, è ancora più significativo e si carica di un significato simbolico molto più profondo.

6) Soul

Nowhere Special e altri 6 film profondi che dovreste guardare
Soul (640×360)

Un altro film d’animazione che varrebbe la pena recuperare è invece Soul, una riflessione profonda sul senso della vita fatta con lo stesso stile che contraddistingue altri grandi prodotti di animazione come Up o Inside Out. Protagonista di questa pellicola è Joe Gardner, un maestro di musica delle scuole elementari che sogna di fare il musicista jazz, mentre sua madre lo spinge a cercare un’occupazione che gli garantisca una sicurezza economica. Joe partecipa a un provino per ottenere un posto in una band famosa e riesce a superarlo, coronando il suo piccolo sogno. Ma sulla strada del ritorno a casa, cade accidentalmente in un tombino e finisce nell’Oltremondo, dove si ritrova a contatto con le anime che cercano la propria “scintilla”. Soul è un film che propone riflessioni talmente sottili da non poter essere compreso appieno dai bambini. È una di quelle pellicole dedicate soprattutto al pubblico adulto, perché parla della ricerca umana del proprio posto nel mondo. Con uno stile leggero e fluido, Soul prova a seguire il viaggio dell’anima e spinge a porsi domande sul vero senso della vita. Un film che scorre magnificamente e che ci lascia sui titoli di coda con un subbuglio interiore che prima non percepivamo.

7) Le otto montagne

Nowhere Special e altri 6 film profondi che dovreste guardare
Le otto montagne (640×360)

E chiudiamo questa breve lista con un titolo recentissimo, uscito solo qualche mese fa nelle sale cinematografiche. Le otto montagne si è aggiudicato il Premio della giuria al Festival di Cannes e la critica lo ha elogiato molto, malgrado non sia un film famosissimo. Luca Marinelli e Alessandro Borghi sono i protagonisti di questa storia intensa e nostalgica, intrappolata in una dimensione quasi panteistica. Pietro e Bruno sono due ragazzi molto diversi che trascorrono le vacanze estive insieme sui monti della Valle d’Aosta. Uno è il ragazzo di città poco avvezzo alla vita immerso nella natura, l’altro è il solo ragazzino che vive in paese, che sin da piccolissimo lavora a contatto con gli animali e che conosce a menadito ogni montagna, ogni ruscello, ogni percorso della sua terra. Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, fino all’età adulta porta con sé una serie di cambiamenti inevitabili, che contribuiscono ad alterare il rapporto tra i due amici e anche con il contesto circostante. Le otto montagne è un viaggio alla ricerca di se stessi, fatto con lo zaino in spalla e il passo lento degli itinerari percorsi a piedi. È una storia di amicizia che spiazza e che tocca in profondità. La lentezza è il valore aggiunto che accresce il peso malinconico del racconto e ci restituisce un senso di irrequietezza reso ancora più potente dalla scenografia mozzafiato che è alla base del film. Se non avete avuto ancora il tempo di farlo, recuperate subito questo gioiellino del nostro cinema.