8) The Truman Show, uno dei migliori film da vedere di sempre

Spazio all’ottavo posto di questa classifica. Ma prima di continuare, ricordate che caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte. Ci siamo, ora ci siamo: siamo completamente immersi nel mondo di The Truman Show, in assoluto uno dei migliori film da vedere con Jim Carrey. Satira Fantascientifica, The Truman Show racconta il mondo di un ragazzo che vive inconsapevolmente all’interno di un programma televisivo tramite cui il telespettatore assiste alla sua intera esistenza. Fino a quando si può, il mondo resta quello che lui conosce. Inizia e finisce dentro quelle mura. E lui pensa che quello sia l’intero mondo, e forse lo è davvero. Perché non è chiaro se, quel che troverà al di fuori, saprà come renderlo più felice di lì dentro. Ma questa è una condanna che tocca tutti.
Candidata a tre premi Oscar e svariati Golden Globe, The Truman Show prende ispirazione da diverse produzioni come Ai Confini della Realtà, al romanzo Tempo fuor di sesto, 1984 di Orwell e tanto altro ancora. Dopo la sua distribuzione diversi reality show decisero di seguire le orme della pellicola, dando vita a reality show come il Big Brother, da noi conosciuto come il Grande Fratello.
Diretto da Peter Weir, The Truman Show è tuttora considerato come uno dei migliori film da vedere per forza almeno una volta nella vita. Uno di quelli che, esplorando il concetto di realtà e finzione, ti spiegano il viaggio alla ricerca di un’identità autentica facendo sentire ogni telespettatore come Truman Burbank.
7) Shining, uno dei migliori film da vedere tratti dalla penna di Stephen King

Quando qualcuno dice che due occhi e un viso non possono farci paura, voi rispondete con uno dei primi piani di Shining. E’ a questa pellicola che va il settimo posto di questa classifica stilata dagli utenti di Hall of Series – Comunità di Recupero. Anche in questo caso, si tratta di un riadattamento di una delle più grandi opere di Stephen King, probabilmente IL film tratto dalla sua penna per antonomasia. Tutto merito di un immenso Stanley Kubrick che ha regalato al cinema uno dei più grandi film horror di sempre riuscendo sia a ricordare l’essenza della pellicola che a rivisitarla attraverso scelte narrative che però non hanno fatto impazzire Stephen King, che non sembrerebbe aver apprezzato la troppa libertà creativa presa dal regista.
Polemiche a parte, Shining resta uno dei più grandi capolavori del cinema fin dal 1980. Una pellicola che è riuscita a raccontare la trasformazione lenta e maledetta del protagonista spiegando quanto questa fosse già alle porte da prima. Perché l’intera pellicola si fonda infatti sul precario equilibrio psichico del protagonista. Torrance ha sempre provato una forma di repressione nei confronti della sua famiglia, e questo è evidente fin dalle prime scene della pellicola, ma solo l’hotel riuscirà a tirar fuori tutto questo, rendendolo uno dei villain più spietati mai visti sul grande schermo (insieme a questi altri personaggi provenienti dal mondo del cinema).
Ciliegina sulla torta, quella enigmatica scena finale. Quella geniale e così affascinante fotografia che continua ancora oggi a generare diverse teorie, e di cui si hanno pochissime informazioni. Qualcosa possiamo però dirvela: la fotografia originale venne scattata nella Londra del 1921, e ritrae – al posto di Torrance – il ballerino John Golman. Con questa immagine, Kubrick ha voluto creare un ponte sospeso tra il passato e il presente accentuando così l’inquietudine di un uomo condannato a un destino inevitabile.