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Improvvisamente Natale – La Recensione del nuovo film con Diego Abatantuono, ora su Prime Video

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Improvvisamente Natale.

Dopo la separazione del duo De Sica-Boldi ma anche con il ritiro di Aldo, Giovanni e Giacomo e l’uscita di scena di Leonardo Pieraccioni, quel genere definito come cinepanettone può considerarsi quasi estinto.

Nel mese di dicembre una carrellata di commedie hanno invaso per anni le sale dei cinema italiani. Film non necessariamente ambientati in un periodo natalizio strappavano alle famiglie risate e spensieratezza. Ci si trovava davanti a trame semplici e poco impegnative costruite sui soliti equivoci familiari, sui tradimenti buffi, le gag, gli scherzi e le battute. Ingredienti che al di là di ogni valutazione hanno segnato in qualche modo un’era.

Oggi, con l’avvento delle piattaforme, i cosiddetti film natalizi sono già in giro. Parliamo di commedie che le famiglie possono scegliere di guardare sul divano tutti insieme, in modo da poter ricreare la stessa atmosfera del cinema.

Ci prova il film Improvvisamente Natale, raccontando attraverso l’allestimento di un Natale a Ferragosto. La storia di una famiglia in crisi, con annessi problemi da risolvere e sogni da realizzare. Pronta però a riunirsi e a ritrovare gli affetti perduti grazie allo spirito natalizio, quello spirito di cui si ha sempre bisogno in ogni periodo dell’anno.

Commedia presente nel catalogo Prime Video dal 2 dicembre, Improvvisamente Natale, con la regia di Francesco Patierno, prova a ricalcare le orme dei cinepanettoni passati. E lo fa con un cast di primordine: da Diego Abatantuono ad Antonio Catania, dal mago Forest a Violante Placido, a cui si aggiungono Nino Frassica, Lodo Guenzi, Anna Galiena e la bravissima e giovanissima Sara Ciocca.

Tuttavia gli attori poco si addicono ai personaggi che sono chiamati a interpretare. Ogni caratteristica che li riguarda, così come la loro storia personale, rimane sullo schermo senza essere approfondita. Ciò che viene mostrato allo spettatore è solamente il minimo indispensabile per poter capire al meglio la trama: niente di più.

Ma in un film il cui intento è quello di far passare un momento spensierato senza pretese, l’importanza dei valori può essere raccontata (anzi deve essere raccontata) con leggerezza, cosa che Improvvisamente Natale non manca di fare. Quegli elementi che ogni anno portano tante persone a guardare i classici film natalizi ci sono tutti. Dagli affetti familiari alla crisi, passando per i problemi di una classica famiglia del 2022 fino ad arrivare al confronto generazionale. Mentre da un lato c’è chi molla dall’altro c’è chi spinge a resistere e a combattere. Questi ingredienti fanno di Improvvisamente Natale una commedia gradevole da vedere in famiglia.

Ma procediamo con ordine.

Il film si apre con un viaggio in macchina, la famiglia composta da Alberta, Giacomo e la loro figlioletta Chiara si sta recando dal nonno in montagna per passare le vacanze estive. Non è casuale il riferimento a Shining, accenni che torneranno in maniera buffa per tutto il film.

È evidente sin da subito che i due coniugi abbiano dei problemi tra loro. Infatti subito dopo essere arrivati nell’albergo del nonno (Abatantuono), gli chiedono di informare la piccola Chiara della loro separazione.

Ma nonno Lorenzo ha un altro problema da affrontare: la crisi economica del suo albergo e la sua eventuale vendita.

Improvvisamente Natale
Improvvisamente Natale 640×360

Dopo aver mostrato i personaggi principali, ha inizio un susseguirsi di situazioni alternate all’arrivo degli altri membri del cast, non sempre efficaci.

Arrivano i nonni paterni, anche loro con con un fantasma proveniente dal passato da affrontare. Chiara spaventa i compratori dello stabile attraverso un piano apparentemente divertente con qualche sfumatura horror, quasi un incrocio tra Stranger Things e Shining. L’apparizione di Don Michele (Nino Frassica) come aiutante per scoprire cosa ci sia davvero dietro la separazione tra Alberta e Giacomo.

Improvvisamente Natale
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Insomma le situazioni messe in gioco sono talmente tante che la trama procede in maniera lenta e a tratti scomposta. Ciò che però mantiene lo spettatore incollato allo schermo è proprio la storia di una famiglia normale.

Una famiglia in cui un nonno decide di regalare l’ultimo Natale a sua nipote prima della separazione dei suoi genitori. In cui una nipote di soli 10 anni architetta un folle piano per ridare la felicità a suo nonno.

Una famiglia in cui l’affetto è contrapposto alla crisi. Rappresentata dalle due coppie formate da Lodo Guenzi e Violante Placido da un lato e Antonio Catania ed Anna Galiena dall’altro.

Ci si trova di fronte a due situazioni apparentemente diverse che appresentano quello che potrebbe essere definito come il percorso dell’amore contemporaneo. Sposati probabilmente da giovani perché innamorati, Alberta e Giacomo sono caduti nel limbo dell’immobilità. Con il passare del tempo per poter inseguire e realizzare i loro sogni, hanno diviso le loro strade mettendo in pausa la loro storia, tanto da arrivare a dimenticarla del tutto. Non solo: hanno permesso a quei sogni di trasformarsi in armi da usare per ferirsi a vicenda. Con loro si ha il primo spaccato generazionale, quello di una coppia in crisi che non trova più motivi per continuare a stare insieme.

Dall’altro lato però abbiamo Antonio Catania e Anna Galiena, interpreti dei genitori di Giacomo, arrivati in montagna per prendere parte al regalo di nonno Lorenzo per Chiara. Essi si mostrano come una coppia sposata da anni ma i cui scheletri del passato usciranno allo scoperto nel corso della vacanza. Lui ha tradito lei molti anni prima in un momento di crisi di coppia ma nonostante lei lo abbia scoperto, è riuscita a perdonarlo “perché la paura di perderlo era più forte“.

Rappresentano la coppia che ha resistito, il ritratto di ciò che Alberta e Giacomo saranno. Poiché alla fine questi ultimi riusciranno a trovare il loro equilibrio ma soprattutto la strada comune con cui condividere ciò che gli appartiene. Una fine forse banale e abbastanza scontata ma, allo stesso tempo, il finale che lo spettatore si aspetta di vedere.

Improvvisamente Natale
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Una trama a tratti forse troppo eccessiva, eppure efficace. Il matrimonio in crisi, i problemi del nonno, il tradimento del nonno paterno, il tradimento di Alberta, la paura di Giacomo, i sogni da realizzare e quelli infranti, la nipotina dal piano diabolico, con così troppa carne al fuoco il risultato di ottenere un disastro è dietro l’angolo.

Ma con la presenza di quattro attori dall’impronta comica come Diego Abatantuono, Nino Frassica, Antonio Catania e Michele Foresta, Improvvisamente Natale riesce attraverso battute e gag spiritose a regalare un sorriso e anche qualche riflessione in chi lo guarda.

L’innesco dato dal desiderio espresso da una bambina la notte di San Lorenzo rappresenta la chiave dell’intero film. Quel “vorrei che fosse Natale” carica lo spettatore di un’aspettativa che viene ripagata man mano che la visione prosegue. La sintonia, l’unione, le risate e la famiglia che solo lo spirito natalizio è in grado di donare, vengono regalati a loro volta a chi sta guardando, insieme anche a qualche riflessione.

Poiché quando la strada percorsa viene smarrita basta davvero poco per ritrovarla. Improvvisamente Natale riesce con qualche lucina colorata, un abete addobbato e un pizzico di neve finta a ricreare l’atmosfera natalizia da utilizzare come strumento per ritrovarsi. Anche a Ferragosto.

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