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10 film che sono delle vere e proprie icone di stile 

Film iconici

5) Baby Driver

I protagonisti di Baby Driver
credits: Working Title Films

Baby Driver, diretto da Edgar Wright nel 2017, è un ulteriore esempio brillante di come stile e sostanza possano fondersi. Il film è un action movie travestito da musical, o forse il contrario. Ogni sequenza, ogni movimento, ogni sguardo del protagonista è costruito seguendo un ritmo preciso. Il tutto scandito dalla musica che accompagna la vita di Baby, giovane e talentuoso autista al soldo di una banda di rapinatori. La cifra stilistica del film la si trova proprio in questa simbiosi totale tra immagine e suono. Fin dalla spettacolare scena d’apertura si capisce che Baby Driver non sarà un film d’azione convenzionale. La musica non è solo la colonna sonora: è coreografia, battito, linguaggio emotivo. È attraverso le canzoni che Baby si esprime, si isola e trova il suo centro in un mondo criminale che lo minaccia da ogni lato.

Il protagonista, interpretato da Ansel Elgort, ha un look minimal ma riconoscibile: giacca bomber, occhiali da sole, auricolari sempre nelle orecchie. Un outfit semplice che diventa in breve tempo una firma stilistica, contribuendo alla creazione di un personaggio iconico, silenzioso ma comunicativo. Anche gli altri personaggi – da Doc (Kevin Spacey) alla scatenata coppia Buddy e Darling – sono disegnati con tratti decisi. Ognuno ha un’estetica forte che riflette la propria personalità. Edgar Wright costruisce tutto il film come un videoclip lungo due ore, ma senza mai sacrificare la tensione narrativa. La regia è dinamica e gioca con un montaggio che “danza” letteralmente sulla musica. Questo rapporto musica/immagine rende ogni inseguimento, sparatoria o semplice camminata una sequenza di puro stile cinematografico.

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6) The Nice Guys

Ryan Gosling e Russell Crowe in una scena del film
credits: Warner Bros. Pictures

Torniamo in compagnia di Ryan Gosling (qui trovate la classifica delle sue migliori interpretazioni) per The Nice Guys, un film che riesce a coniugare l’ironia pungente della buddy comedy con il fascino visivo dei noir anni Settanta. L’estetica del film ricerca un vintage curato nei minimi dettagli: ambientato nella Los Angeles del 1977, tra insegne al neon, case con carta da parati psichedelica e automobili d’epoca. Il film trasporta lo spettatore in un mondo dove il disordine regna sovrano, ma lo fa con un gusto impeccabile. I protagonisti, interpretati da Ryan Gosling e Russell Crowe, formano una coppia improbabile e irresistibile. Holland March, detective privato imbranato e alcolizzato, e Jackson Healy, “picchiatore su commissione” dal cuore (quasi) tenero. Il contrasto tra i due genera situazioni comiche esilaranti, ma anche una dinamica visiva perfettamente bilanciata. Gosling, con i suoi completi pastello, le camicie stampate e i baffi anni Settanta, è un esempio lampante di stile rétro reinterpretato in chiave moderna. 

Al suo fianco, Crowe incarna la controparte più rozza e concreta, ma sempre ben inserita nel contesto estetico del film. La cura per costumi e scenografia e la colonna sonora – che mescola funk, rock e soul dell’epoca – contribuiscono a rendere The Nice Guys un’esperienza visiva e sonora seducente. Ogni dettaglio è studiato per restituire l’atmosfera di un’epoca che, nel film, diventa quasi un personaggio a sé stante. Ma lo stile non è solo estetica: è il modo in cui i personaggi si muovono, si parlano, si relazionano al caos che li circonda. Shane Black, già autore di Kiss Kiss Bang Bang, dirige con ritmo serrato e brillantezza, mescolando azione, comicità e malinconia in una miscela perfettamente calibrata. Il film è un omaggio leggero e ironico al cinema di un’altra epoca, ma senza mai cadere nella parodia. Tutto è fatto con intelligenza e misura e, soprattutto, in grande stile.

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