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Altri 365 giorni: non c’è limite al peggio – La Recensione

Ammetto che quando uscì il sequel di questo film non ero preparata. Per salvaguardare la mia salute mentale mi ero erroneamente convinta che peggio del primo film non si potesse fare, questo perché chiaramente ne ero rimasta profondamente delusa e turbata. Quando qualche settimana fa hanno annunciato che sarebbe uscito il terzo capitolo, Altri 365 giorni, dopo essermi domandata come sia possibile che questi sfornino più film dei figli della famiglia Candem in Settimo Cielo, mi sono preparata a qualcosa che sarebbe stato probabilmente peggio dei precedenti (SPOILER: ho indovinato).

Ebbene, la preparazione mentale che mi ero fatta non è bastata, perché a metà film mi sono trovata di fronte a un bivio: continuare a guardare con le lacrime agli occhi (non per commozione, ve lo assicuro) oppure strapparmi i bulbi oculari e usare i tappi alle orecchie. Se sono qui a parlarne, chiaramente ho dovuto scegliere la prima opzione.

La trama

365 giorni

Per chi, come me, avesse rimosso quello che possiamo definire un trauma (il finale del precedente 365 giorni), vi rinfresco la memoria. Nacho aveva finalmente riscoperto i vestiti, quindi dopo essersi infilato una giacca aveva deciso di comune accordo con Massimo che sarebbero diventati i nuovi Men in Black e, in una scena al rallenty in un corridoio che per quanto lungo poteva tranquillamente diventare la pista del GP di Formula1, vanno a salvare la princess Laura.

Laura era infatti stata rapita da Adriano, il gemello di Massimo, interpretato dallo stesso che dopo le sue ottime performance attoriali ha avuto talmente tante proposte da dover reinterpretare (male) se stesso. Insomma, il finale ci aveva lasciati con un colpo di scena incredibile: Laura, Adriano e l’amante muoiono, mentre Nacho se ne va via tra le lacrime e Massimo piagnucola come nel finale del primo film.

Il nuovo emozionante capitolo si apre con tipo 5 minuti inutili di drone, in cui Massimo piange su una tomba che non vediamo, alternato alle immagini di Olga che piange e dice che le manca l’amica. Inutile dirvi che ad essere morta non è Laura e che la tomba è quella di Adriano. Il primo quesito è “quindi Olga per chi stava piagnucolando?” (SPOILER: non lo sapremo mai).

I primi 5 minuti di Altri 365 giorni

365 giorni

Passano 5 minuti esatti di Altri 365 giorni (sì, li ho contati perché dopo due già non ne potevo più), che “bambolina” e Massimo si apprestano al primo amplesso sessuale accompagnato chiaramente da musica che non c’azzecca nulla. Dopo una contorsione e triplo carpiato da parte di Laura per mettersi a cavalcioni su Massimo, lo stesso le dice che è presto e che la sua ferita deve ancora guarire.

Niente, Laura proprio non ci sta e dopo essersi fatta la piega ai capelli prova a sedurre nuovamente Massimo. Musica, amplesso e un Massimo che non si capisce se stia arrivando al culmine o se stia per avere un ictus, i due portano a termine questa scena terrificante.

Nacho is back

Ovviamente, in Altri 365 giorni non poteva mancare la new entry dello scorso film: Nacho il giardiniere.

Laura e Olga sono al ristorante che girano lo spot della Barilla, in cui sembra che si stiano per mangiare anche il tavolo ma i piatti sono sempre pieni. Questo momento idilliaco viene interrotto da una telefonata. Dall’altro lato della cornetta una voce profonda (inizialmente pensavo fosse la bimba diThe Ring) che dice a Laura che morirà tra 7 giorni. No scherzo, le dice di non averla mai dimenticata.

Laura torna dall’amica e le dice che Nacho il giardiniere è solo un amico, quindi Olga le propone di andare a ballare (saranno tipo le 2 di pomeriggio). Le due si divertono e arriva anche l’amico Domenico che si è fatto prestare i vestiti da Adrien Brody in Peaky Blinders, che inizia a baciarsi con Olga.

Laura vede Nacho al bancone, e subito dopo Massimo che la porta in una saletta con una cubista. Qui ho iniziato a pensare: “non fate sesso davanti a lei, non fate sesso davanti a lei”. Fanno sesso davanti a lei e Laura prova pure a coinvolgerla. Ovviamente quella povera sventurata, quando capisce che ha di fronte due pervertiti, si dilegua. Quindi fanno sesso di nuovo e qui ho pensato che mi dispiaceva profondamente per quei cantanti che hanno prestato le loro canzoni a questi amplessi.

Massimo il bipolare

365 giorni

L’amplesso termina e i due sono contenti, passano 5 minuti e Massimo lancia bicchieri e urla. Laura, nel dubbio, va a fare un pisolino e fa un sogno erotico su Nacho il giardiniere (purtroppo sarà solo uno dei tanti che avrei visto).

Dopo la lite, i due affrontano le cose da adulti. Massimo è in crisi perché sono circa 8 minuti e 3 secondi che non fa sesso con Laura, si dà da fare da solo nella doccia e si droga, mentre la donna diventa Donatella Versace a caso. Da questo momento succedono cose strane, tipo Olga che si sposa, la collega stilista che si fa sbattere sul bancone, cose così. Tutto normale…

Olga e Laura, ormai stiliste affermate (risata sonora da parte mia), vengono invitate a un evento di lavoro in Portogallo. Ovviamente le due, oltre a sbavare dietro ogni essere che respiri (ste due pervertite non pensano mai a cose tipo “devo stirare, fammi andare a comprare il latte che è finito”), indovinate un po’ chi incontrano in spiaggia in Portogallo? Nacho, in compagnia di una con la quale scambia baci appassionati. Dimenticatevi il concetto di distanze in questo film.

Insomma le due escono a festeggiare in Portogallo, si ubriacano, Laura sogna ancora Nacho in una scena ispirata all’accoppiamento degli Avatar, talmente lunga che nel frattempo sono andata a stendere i panni.

Come è piccolo il mondo in 365 giorni

Arriva finalmente l’evento di lavoro, Olga balla sul bancone in una scena che giuro vorrei dimenticare, mentre Laura parla con la sorella di Nacho. In pratica tutta la Sicilia non solo è in Portogallo ma è proprio a quell’evento di “lavoro” (quanto è piccolo il mondo, vero?). Lei gli dice di parlare con Nacho e di ascoltarlo, lei accetta.

I due si ritrovano magicamente in una macchina d’epoca (ma che cavolo…?) e vanno a casa di lui. L’uomo le confessa che la ama e che non l’ha mai dimenticata (circa 3 ore prime stava baciando una in spiaggia, ma ok). Insomma, entrano nella sua grande villa, e da quel che apprendiamo Nacho il giardiniere non ha risentito del caro energia perché ha tutte le luci accese e l’acqua della vasca aperta a caso. Dopo una serie di discorsi originali tipo “puoi fuggire da me ma non da quello che provi e ti aspetterò per sempre” i due fanno sesso accompagnati dalla solita canzone dell’artista sfortunato. Questa scena è durata talmente tanto che nel frattempo sono finite le mie ferie.

Il confronto

Laura torna a casa in Portogallo e trova Massimo (anche tu qui, ma dai), i due litigano. Laura la santa dice a Massimo qualcosa tipo “amo guarda che è colpa tua perché non mi coinvolgi nel tuo lavoro“. Giustamente, non è colpa sua che lo tradisce ma di Massimo che non le parla dei suoi affari di cui lei mai si è interessata. Logico.

Laura, frustrata perché ha dei seri problemi nella vita, decide di diventare motociclista e si teletrasporta in Polonia dai suoi genitori. Decide di raccontare di Nacho ai genitori e noi non sentiamo la conversazione, ma essendo che con Nacho ha solo fatto sogni erotici e amplessi immaginiamo che stia descrivendo quelli.

Laura ha l’ennesimo sogno erotico, con Nacho, con Massimo, con Nacho e Massimo, con Nacho che bacia Massimo. No aspetta, cosa? (interniamola vi prego, facciamola aiutare).

Il ritorno a casa

Nel frattempo, in Altri 365 giorni la vita da motociclista di Laura viene interrotta da Olga che la chiama e le dice che Massimo ha scoperto tutto. Laura decide quindi di tornare a casa e, arrivata in Sicilia, sale sul taxi guidato ovviamente da Nacho che lascia il giardinaggio per dedicarsi alla sua nuova carriera di taxista.

Insomma, la accompagna a casa e le dice che ama guardarla dormire e lavarsi i denti (tutto ok, per niente strano). Finalmente arriva a casa e raggiunge Massimo che la sta aspettando in spiaggia per un confronto finale.

I finali sconvolgenti di 365 giorni

A questo punto di Altri 365 giorni, esasperata, ho guardato quanto mancava alla fine di quella che poteva essere tranquillamente una tortura medievale. Capito che ormai fosse al finale, il mio unico pensiero era “ti prego dimmi che non ci sarà un sequel” [e niente, purtroppo ci sarà un sequel].

Massimo la aspetta, e con una recitazione che Anthony Hopkins scansate, le dice che è stanco (cito le sue parole) di “essere malvagio” (e fu così che nel prossimo film si scopre essere Loki in un multiverso). Giustamente Laura ti tradisce, si teletrasporta per il mondo a caso, ma è solo colpa tua che sei malvagio.

Le dice anche che dopo l’incidente non è mai tornata da lui, e qui mi chiedo “e quindi i 100 periodico amplessi che avete avuto nel mentre, un matrimonio e tutto il resto sono stati fatti solo per torturare noi poveri spettatori?“.

Ovviamente un vero finale “commovente” non può esserci senza l’aneddoto passato. Massimo dice alla donna che da piccolo il padre gli leggeva sempre un libro e c’era una frase che non capiva e che ora capisce (presa su Aforismi.it): “se ami qualcuno lo devi lasciare andare” (minuto di silenzio).

Parte infine una canzone oscena con un inglese maccheronico terribile, quindi iPhone alla mano e la shazzammo. Indovinate? Canzone di Michele Morrone per non farci mancare nulla, oppure perché erano finiti gli artisti disposti a cederle per questo orrore.

Sei tornata bambolina?” gli chiede lui. 3 minuti di inquadrature a caso per far finire questo scempio di canzone. Fine.