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10 scene memorabili nella storia del cinema che sono state improvvisate

La storia del cinema è ricca di scene cult indimenticabili che, credeteci o meno, sono state improvvisate dai loro interpreti nei film, spesso anche all’insaputa di regista e colleghi. Inutile dire che diverse di queste improvvisazioni sono rimaste nell’immaginario collettivo, contribuendo alla trasformazione della pellicola in cult. Dal sibilo di Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti all’iconica battuta di Jack Nicholson in The Shining.

Ecco allora 10 scene cult di film famosissimi che sono state totalmente improvvisate!

1) Il Signore degli Anelli: Le Due Torri

Il signore degli anelli

Nel secondo capitolo di una delle trilogie più famose della storia del cinema (che presto rivedremo in una nuova veste sul piccolo schermo), le cose si sono fatte piuttosto “dolorose” per Viggo Mortensen. Nella storia Aragorn, Legolas e Gimli sono in cerca dei due piccoli hobbit dispersi e si imbattono in una pila di corpi bruciati. Convinti che tra questi ci siano anche quelli di Pipino e Merry, i tre si lasciano andare a grida di dolore e tristezza. Viggo Mortensen, nei panni di Aragorn, fu costretto a calciare più e più volte un elmo di metallo.

Ecco quindi che un grido cinematografico si trasforma in un grido vero quando, dopo l’ennesimo calcio, l’attore si ruppe due dita dei piedi accasciandosi a terra per il dolore. Ed è proprio questo ultimo ciak che Peter Jackson decise di tenere nella fase finale di montaggio e che possiamo vedere nel film.

2) Salvate il soldato Ryan

Il personaggio di Matt Damon, che dava il nome al film, fa la sua comparsa solo verso la fine della pellicola ed è davvero poco il tempo che ci viene dato per conoscerlo. Fatta eccezione per una scena, quella del racconto del fienile completamente improvvisata dall’attore.

La scena in questione ha luogo durante una pausa dai combattimenti e vede protagonisti il capitano Miller (Tom Hanks) e il soldato Ryan. Quest’ultimo ricorda i fratelli morti attraverso un racconto sentito e commovente nella sua semplicità, soprattutto quando, al culmine della storia, il personaggio di Matt Damon si rende conto che quel momento è stato l’ultimo in cui la sua famiglia era insieme riunita.

3) Blade Runner

Succede spesso che gli attori cambino leggermente le loro battute, ma accade invece di rado che vengano improvvisati veri e propri pezzi di dialogo. Anche se esistevano diverse versioni del soliloquio di Roger, Rutger Hauer improvvisò gran parte delle riflessioni filosofiche e nichiliste dell’androide di Blade Runner donandogli profondità e pathos. Si tratta di un monologo di rara bellezza che Rutger Hauer improvvisò durante le riprese e che rese lui e il suo personaggio immortali.

“Ho visto cose che voi umani”… è una delle scene cult più famose nella storia del cinema.

4) Arancia Meccanica

Noto per essere un perfezionista maniacale, Stanley Kubrick fece ripetere un centinaio di volte la famosa scena in cui il gruppo di drughi indulge in atti di violenza efferata a casa di due vittime ignare. Nonostante le numerose riprese, Kubrick non era ancora del tutto soddisfatto della scena e chiese a Malcolm McDowell – Alex DeLarge – di aggiungere qualcosa di spontaneo. Prendendo alla lettera le istruzioni del regista, McDowell interpretò la scena sul motivetto di Singing in the Rain.

Seppur l’intero Arancia Meccanica sia un film cult come pochi, questa è una delle scene più significative e memorabili della pellicola in cui la crudeltà dei drughi viene sprigionata libera.

5) Taxi Driver

Martin Scorsese incoraggia spesso gli interpreti dei suoi film a contribuire con improvvisazioni e scelte personali. Taxi Driver è uno degli esempi più eclatanti di come la tecnica del regista porti a risultati grandiosi. Nello script originale, l’unica indicazione data è che Turner parla da solo allo specchio. Robert DeNiro fece totalmente sua questa istruzione, donandoci uno dei monologhi più famosi e iconici della storia del cinema.

DeNiro riesce a dare voce alla solitudine e all’alienazione del proprio personaggio, tratteggiando con poche ma efficaci battute la tormentata personalità di Turner. Il monologo è diventato celeberrimo e citato un milione di volte. Anche da noi davanti allo specchio del bagno.

6) Quei bravi ragazzi

scene cult film

Un altro film di Scorsese e un’altra occasione per i suoi attori di dare sfoggio del loro incredibile talento. Una delle scene più famose del cult Quei bravi ragazzi fu improvvisata da Joe Pesci sulla base di una reale esperienza vissuta in gioventù. Pare infatti che, da ragazzo, l’attore avrebbe detto scherzando a un mafioso “Però! Sei buffo!” mentre lavorava in un ristorante. Quest’ultimo non sembrerebbe averla presa molto bene e Scorsese, venuto a sapere della storia, decise di inserirla all’interno del film. All’insaputa degli altri interpreti.

L’improvvisazione di Pesci quindi suscitò reazioni di reale confusione nei colleghi, presi alla sprovvista nel bel mezzo della scena. Lo scambio di battute divenne così d’impatto all’interno del film da essere diventata una sequenza indimenticabile della pellicola e aver regalato a Joe Pesci, inoltre, un premio Oscar.

7) Il silenzio degli innocenti

scene cult film

Sir Anthony Hopkins sta ancora infestando i nostri sogni con la sua terrificante incarnazione di Hannibal Lecter. D’altronde, il ruolo che gli è valso un Oscar è anche uno dei personaggi più iconici della storia cinematografica (non sorprende che la quarta stagione di Stranger Things abbia voluto citarlo).

La tensione e la quiete ostilità tra il dottor Hannibal e l’agente Clarice Starling è palpabile durante tutta la scena dell’interrogatorio, e raggiunge il suo apice con un suono agghiacciante e assolutamente improvvisato. Dopo aver descritto uno degli efferati omicidi del suo personaggio, Hopkins aggiunse un tocco personale sibilando minaccioso verso la collega Jodie Foster. Una trovata da brividi che ricordiamo ancora con terrore.

8) Full Metal Jacket

scene cult film

Cosa c’è di meglio che assumere un vero sergente per interpretare un sergente cinematografico? Stanley Kubrick scelse R. Lee Erney inizialmente solo come consulente, vista la sua esperienza come marine in passato, ma non era nei piani che vestisse i panni del sergente Hartman. Kubrick, infatti, credeva che l’ex marine non fosse abbastanza duro per il ruolo ma si sbagliava di grosso.

Lee Erney si dimostrò più che all’altezza del compito, sgridando e mortificando le reclute per quasi quaranta minuti e inventando gran parte delle battute e dei soprannomi che sono diventati indimenticabili.

Tutti i film di Stanley Kubrick sono universalmente riconosciuti come dei cult, ma quella del sergente Hartman è davvero una delle scene più famose al mondo.

9) Django Unchained

scene cult film

Può succedere che durante le riprese un attore vada incontro a infortuni. Di solito, quando questo avviene, si chiede una pausa di circa 30 minuti per riprendere fiato e capire l’entità del danno. Bene, ci sono quelli che fanno così e poi c’è Leonardo DiCaprio. L’attore entrò così tanto nel personaggio da non uscirne nemmeno dopo una gravissima ferita alla mano.

In una scena, verso la seconda metà del film, il villain interpretato da DiCaprio si lascia andare a una rabbia cieca, sbraitando, urlando e colpendo violentemente il tavolo. Proprio durante questa ultima azione, DiCaprio ruppe un bicchiere ferendosi profondamente la mano ma, nonostante questo, continuò a recitare la parte. Arrivò addirittura a utilizzare il suo stesso sangue all’interno della scena, ricoprendo il viso di una atterrita Kerry Washington. A scena finita, la stanza irruppe in una standing ovation.

10) The Shining

scene cult film

Lo sapete da dove deriva la celeberrima battuta che Jack Nicholson recita mentre rompe la porta di un bagno a colpi di ascia? Si tratta della frase di apertura di ogni puntata del Tonight Show di Jonny Carson e Kubrick, che viveva in Inghilterra, non capendola per poco non la tagliò. La battuta in questione, infatti, venne totalmente improvvisata da un Jack Nicholson in stato di grazia che urla “Heeeeeeere’s Jonny!” a una Shelley Duvall genuinamente terrorizzata.

La frase venne tradotta nel doppiaggio italiano del film con “Sono il lupo cattivo!”, dato che l’originale sarebbe stato incomprensibile per il pubblico nostrano, ma rimane ugualmente una delle scene cult più note della storia.

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