Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Fargo » Fargo e True Detective, donne a confronto

Fargo e True Detective, donne a confronto

Le donne detective portano nel proprio lavoro tutto il fascino (professionale e non) che solo il genere femminile riesce a trasmettere. Nello specifico, è interessante considerare due personaggi molto diversi tra loro, che rappresentano differenti modi di interpretare il mestiere: Molly Solverson (Allison Tolman) della prima stagione di Fargo e Ani Bezzerides (Rachel McAdams) della seconda stagione di True Detective.

donne
Rachel McAdams nelle vesti di Antigone Bezzerides

Partendo da Fargo, è indispensabile la premessa che questa serie prodotta dai fratelli Cohen porta sul piccolo schermo un noir o una dark comedy: genere diverso ma non lontanissimo dal “drama” di True Detective. Inevitabilmente, questo porta ad un differente inserimento dei personaggi (e delle nostre donne) nella trama. Molly Solverson è il classico “segugio“, cioè quel poliziotto che vive delle prove raccolte “sul campo”; è tanto sveglia quanto goffa (anche a causa del suo fisico corpulento): viene suo malgrado costantemente sottovalutata dal suo capo (Bob Odenkirk), nonostante lei (e lo spettatore) sappia che la verità probabilmente è dalla sua parte. Inoltre, rappresenta l’unica poliziotta degna di questo nome in un paese, Bemidji, in cui si fatica a trovare qualcuno anche solo lontanamente preparato alla catastrofe che Lorne Malvo rappresenta; è coraggiosa, intelligente e caparbia. La sua psicologia appare inoltre piuttosto lineare: non vive particolari dissidi interiori, non è una di quelle donne che definiremmo “tormentata”, perchè Fargo volutamente sposta l’attenzione sugli eventi e non sulle reazioni agli eventi; di fatto, non abbiamo neanche il tempo di osservare le ripercussioni psicologiche su Molly che già si verifica qualcosa di ugualmente terribile.

donne
Allison Tolman come Molly Solverson

Tra le due donne, sicuramente Ani Bezzerides è quella più tormentata dal punto di vista psicologico; True Detective, infatti, è nota per essere (anche nella seconda stagione in questione) una serie molto introspettiva, che vuole lavorare la psicologia di ogni personaggio in maniera approfondita. Ani, che è una dei protagonisti, è una detective che segue un caso sicuramente più intricato della serie di omicidi che Lorne Malvo si lascia alle spalle: un caso di corruzione (con omicidio), che inevitabilmente richiede meno il poliziotto-segugio che è Molly e più quello che legge e studia le carte dei soggetti potenzialmente implicati. Ad ogni modo, la detective interpretata da Rachel McAdams è tanto bella quanto problematica: risulta quasi apatica nei confronti degli uomini con cui ha delle relazioni, ha un rapporto tormentato con la sorella e (ci torneremo subito) con il padre, non sembra portata a ben sopportare il mondo che la circonda. Nell’ottica di una serie drammatica è un personaggio azzeccato, con una psicologia molto poco lineare e spesso sfuggente: il tono e le espressioni dell’attrice ne sono la prova.

donne

Tornando al concetto appena sfiorato, entrambe queste donne hanno un rapporto con il proprio padre: se Molly lo vive idilliacamente, complice il passato da poliziotto di Lou che scopriremo poi nella seconda stagione, non si può dire lo stesso di Ani: anzi, forse proprio questo amore-odio con il padre è alla base dei suoi dissidi interiori e del suo modo di relazionarsi con il mondo.

donne

Anche se molto diverse, nella logica delle rispettive trame queste due donne condividono un elemento di fondamentale importanza: sono le uniche capaci di far emergere la verità. Nello specifico, le strade a cui si giunge a questa situazione sono differenti; infatti, Molly fin dall’inizio era sulla pista giusta ma solo alla fine le viene riconosciuta la ragione, mentre Ani, in seguito alla morte degli altri detective che collaboravano con lei e della “vittoria” della corruzione, fugge ma è pronta a far emergere tutto grazie ad un giornalista. La verità è dunque nelle loro mani: per quello che si è visto, possiamo ritenerci soddisfatti, essendo personalità meritevoli di una tale ricompensa.

Un saluto agli amici di True Detective Italia!