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10 Serie Tv presenti su Disney+ da vedere per forza almeno una volta nella vita

5) The Bear, una Serie Tv da vedere su Disney+ che si appresta a tornare con una terza stagione

the bear
The Bear

Agli Emmy è stata considerata come una comedy, ma noi non abbiamo ancora capito la scelta di questa categoria. Sì, certo, di tanto in tanto si può anche ridacchiare, ma The Bear è qualcosa di più. Per capire che la categoria non corrisponda troppo alla realtà basta guardare i viso inquieti dei protagonisti, anime smarrite in una cucina che sembra rispecchiare un caos interiore senza risoluzione. Neanche con dieci agenzie di pulizia si riuscirebbe a cancellare via la macchia di quel dolore che i protagonisti portano dentro.

Meglio precisarlo a chi non si è ancora approcciato alla serie, in maniera tale da prepararlo a cosa lo aspetta. Potreste anche ritrovarvi a simulare qualche sorriso, ma presto vi accorgerete che non è altro che un sorriso amaro, nostalgico. Quasi fastidioso. Uno di quelli che utilizzi nelle situazioni più drammatiche, cercando nell’umorismo un buon salvagente. Se lo si intende così, allora sì, qualche risata scapperà.

Perché per il resto, The Bear è una Serie Tv spietata talmente tanto è angosciante. Un’esperienza di vita fatta di rimorsi e rimpianti, di quel che si poteva dire e di quello che alla fine si è detto male. E quel dolore, presto trasformato in un trauma, non avrà neanche il coraggio di venire fuori immediatamente. Vorrà del tempo, quel farabutto. E la cosa peggiore è che si paleserà nei momenti meno opportuni, mandando nel caos una mente già nel caos. Come si suol dire, la ciliegina sulla torta.

Carmy, il protagonista per eccellenza, non ha tutti i mezzi per affrontare la vagonata di dolore che gli arriva addosso. Lui, che di carattere già non era l’anima della festa, dovrà vedersela con qualcosa di più grande di lui. Qualcosa che può succedere ogni giorno, ma a cui si arriva sempre troppo impreparati. Perché non ci si pensa quasi mai che ogni momento conta, e che dopo un attimo tutto quanto potrebbe essere spazzato via, fatto a pezzi da una vita che non ci accoglie sempre ma a volte ci respinge. E si cade.

In quel momento si cade talmente tanto che non ci si può rialzare subito. Ed è questa la parabola di The Bear: cadere e, cavolo, non rialzarsi subito. In tante, troppe Serie Tv, il dolore viene affrontato come una breve parentesi. Una cosa su cui tirarci sopra qualche episodio, e che presto poi si rimargina. In The Bear, che è fedele alla realtà, il dolore è un parassita. Si attacca a noi e non si sgancia, generando attacchi di panico e ansie che ci mangiano dentro, riducendoci in polvere. Poi, certo, ci si alza. Si trova un modo. Ma mica subito.

Il dolore va compreso, capito, affrontato. E, se è necessario, prima di tutto va ignorato se troppo forte. Tanto lui mica si scorda di noi. Ci raggiunge sempre. Per questa ragione, in The Bear Carmy non viene rappresentato come l’eroe che si salva dalla sofferenza. Al contrario, viene raccontato come un essere umano qualunque, incaricato di far sopravvivere una cucina logora e sporca in cui la padella più pulita c’ha due croste di salsa. E in mezzo a tutto questo, un lutto. E una famiglia che non si dice mai sempre troppo. Attacchi di panico, seguiti da falsi sorrisi mirati a far pensare agli altri che vada tutto bene. Quando non va tutto bene per niente.

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