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Lettera di Dexter a Rita Bennett

So che hai i tuoi demoni e li accetto, perché so che non sei costretto a esserne schiavo.
So che puoi sconfiggere qualsiasi demone con la tua forza.

Ma tu non hai mai conosciuto il mio demone, Rita. Non avresti mai accettato l’Oscuro Passeggero che mi porto dentro. Un fremito di orrore che ha sempre condizionato ogni mia azione, ogni mia scelta. Il vero Dexter.

Per nascondere la mia oscurità ho indossato una maschera: Dexter come marito, Dexter come padre. Il vano tentativo di celare ciò che sono realmente mi ha portato a inserirmi in casa tua, in quella che sarebbe diventata la nostra famiglia. Questa maschera ha permesso all’Oscuro Passeggero di non uscire allo scoperto, ma sono stato io, Dexter, a pagare le conseguenze di questo nascondiglio forzato, proprio sulla mia pelle.

Troppo spesso ho permesso all’Oscuro Passeggero di emergere e di iniziare un malvagio duello con il nemico.

Nella sfida con Oliver Saxon ho pensato per un momento di poter soffocare il mio demone. È bastato quel breve attimo per permettere a Saxon di ferire Deb. Sono io il vero responsabile della morte di mia sorella. Non Saxon, non l’Oscuro Passeggero: solo io, Dexter.

E sono anche responsabile della tua morte. Avrei potuto uccidere Trinity subito, ma ho preferito aspettare. Ho osservato i suoi comportamenti in famiglia e, dopo aver compreso la pericolosità della sua persona, mi sono convinto di dovere loro una sorta di protezione. Una volta scoperto il mio intento, Trinity avrebbe potuto difendere la sua vita, uccidendomi. Ha preferito giocare d’attacco, colpendo le persone che amavo e che avrei dovuto proteggere. E nel momento in cui gli ho tolto la vita, sapeva di aver comunque vinto il duello. Perché la miglior punizione che avrebbe potuto infliggermi non era quella di uccidere me, ma quella di negarmi le persone a cui tenevo.

Ho lasciato che l’egoismo del mio Oscuro Passeggero prendesse il sopravvento, trascurando il tuo bisogno di protezione. Non è stato Trinity a ucciderti, Rita. Sono io il vero colpevole.

dexter

Non posso permettere che questo accada di nuovo. Quando l’Oscuro Passeggero agisce, il peso delle conseguenze ricade sulla mia pelle e sulle persone che mi circondano. Sai, Rita, ho sempe voluto essere normale e avere una vita come quella degli altri. La verità è che non sono fatto per avere una vita normale. Quando la malvagità prende il sopravvento non posso che esserne schiavo: devo seguire un bisogno, devo soddisfare il mio desiderio di sangue.

Deb credeva potessi riuscire a controllare il mio demone, rinunciando all’impulso di uccidere. La verità è che non posso placare il mostro che vive dentro di me. L’unica forza che mi serve per sconfiggere l’Oscuro Passeggero è quella di lasciare le persone che mi circondano. Non posso separarmi dall’oscurità che caratterizza la mia vita, ma posso proteggere le persone che amo da questa ombra silenziosa in grado di distruggerle.

Sto per lasciare Miami, Rita. Non ho bisogno di lacrime, di addii strazianti. Ho ricordato a Harrison quanto lo amo, ho dato a Deb l’ultimo saluto e non posso che rivolgere il mio ultimo pensiero a te.

Mi hai accolto in casa tua e mi hai permesso di costruire una famiglia, lasciandomi provare a essere un buon marito e un ottimo padre. Hai messo impegno nella nostra relazione e quando ti sei accorta della presenza di un demone dentro di me non ti sei tirata indietro. Sei sempre stata curiosa di scoprire cosa mi ossessionasse e forse eri convinta di poter accettare qualsiasi verità, anche quella più cupa. Ma non avresti potuto immaginare l’esistenza del mio Oscuro Passeggero e non saresti mai stata in grado di accettarla.

Stare con te ha permesso di portare un po’ di luce dentro di me, un barlume di speranza che mi ha fatto pensare che forse avrei potuto avere una vita diversa. Non posso dire con certezza di averti amato come si amano le altre persone. Cosa significa amare? Se amare significa anche accettazione dell’altro, avresti mai potuto convivere con il mio lato più oscuro? So che, per quanto possibile, a modo mio ti ho amata. Il dolore che ho provato nel vederti esangue mi ha tormentato a lungo, facendomi capire che anche io posso provare dei sentimenti. Delle emozioni che sperimento quotidianamente con Harrison.

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Harrison rappresenta per me l’altro lato della vita. Un lato pieno di luce, di spensieratezza, non abitato da demoni.

La nascita di nostro figlio mi ha dimostrato di essere in grado non solo di togliere la vita, ma anche di donarla. Ogni volta che guardo Harrison, ti rivedo nei suoi occhi. Gli occhi che hanno assorbito il tuo amore e la tua dolcezza. Gli stessi occhi che sono stati costretti a riflettersi nel tuo sangue. Proteggerlo è una mia priorità e il modo migliore per farlo è tenere me e il mio Oscuro Passeggero lontano da lui. Lo lascio in buone mani, quelle di Hannah: le mani che mi hanno stretto con amore, ma soprattutto che hanno scaldato il cuore di Harrison.

L’abbandono di un figlio non può essere visto come una scelta di protezione, ma credimi: è stata una scelta molto difficile. Una volta mi hai detto che con la mia forza avrei potuto sconfiggere qualsiasi demone. Tutta la mia forza risiede in questa decisione ora e non posso tirarmi indietro.

Se non posso soffocare il mio demone, devo comunque evitare che Harrison ne venga a conoscenza. Qualora dovesse scoprire l’oscurità, non potrebbe mai credere nell’esistenza della luce, senza di te.

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