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Attenzione! Il seguente articolo può contenere spoiler su Come vendere droga online (in fretta)

Come vendere droga online (in fretta) è una serie televisiva tedesca che ha debuttato sulla piattaforma streaming di Netflix il 31 maggio 2019, e poco tempo fa è stata rilasciata la sua terza (e quasi sicuramente ultima) stagione. Qui vi abbiamo dato il nostro personale parere sui nuovi episodi, che non hanno assolutamente deluso le aspettative, nonostante queste fossero abbastanza alte. La serie, infatti, si è sempre distinta per la sua singolarità e una spiccata originalità.

La trama ci racconta dell’adolescente Moritz Zimmerman che, per impressionare la ragazza che lo ha lasciato, finisce inaspettatamente per creare un vero e proprio impero della vendita di droga online. A stargli accanto nella realizzazione di questo progetto a dir poco ambizioso c’è anche il suo migliore amico, Lenny Sander. L’obiettivo di Lenny è in realtà quello di poter guadagnare a sufficienza per potersi permettere delle cure che possano aiutarlo a sconfiggere la propria malattia. I due, quasi senza rendersene conto, si ritroveranno dunque a dover gestire un business enorme, fare i conti con il costante aumento della domanda e – soprattutto – avere a che fare con altri spacciatori che non si dimostreranno particolarmente contenti del loro nuovo mercato online.

Come vendere droga online (in fretta)

Come ben sappiamo, la trama di Come vendere droga online (in fretta) ci viene raccontata proprio dal protagonista Moritz nel corso di un’intervista. Con il trascorrere degli episodi e in modo particolare nell’ultima stagione, scopriamo che in realtà è stato arrestato e che è proprio la sua ex ragazza Lisa, prossima a diventare una giornalista, a porgli delle domande per raccontare al mondo intero la sua storia incredibile. Ciò che non tutti sanno, però, è che Come vendere droga online (in fretta) non è in realtà una storia completamente inventata dalla mente degli ideatori Philipp Käßbohrer e Matthias Murmann: ciò che ci viene raccontato è in qualche modo accaduto realmente.

Il nome del “vero” Moritz è in realtà Maximilian S. Quest’ultimo, nato e cresciuto a Lipsia, nella Germania dell’Est, ha realmente creato il motto che noi tutti oggi conosciamo: “Nerd oggi, boss domani”. Il ragazzo, nel 2013, decise di creare un sito web chiamato Shiny Flakes, che altro non era se non un vero e proprio e-commerce in cui poter ordinare via posta droga (in modo particolare Ecstasy) da poter comodamente pagare tramite Bitcoin. Maximilian S. riuscì nella sua impresa grazie alle sue straordinarie capacità informatiche, ma anche e soprattutto grazie al suo sangue freddo e alla sua voglia di fare realmente “qualcosa di grande”: “Voleva giocare a fare Dio”, venne dichiarato durante il processo.

Com’è finito l’impero di Maximilian S.? Con un errore a dir poco banale, commesso offline. Nello spedire uno dei soliti pacchetti contenenti il quantitativo di droga ordinato dal cliente, infatti, il ragazzo sbagliò l’affrancatura e il destinatario non venne trovato a casa. Il pacchetto, tuttavia, invece di tornare indietro al mittente venne depositato nell’ufficio postale locale, dove dopo qualche tempo venne aperto da alcuni impiegati che ne rivelarono il contenuto a dir poco scioccante. Dopo questa scoperta, i poliziotti iniziarono ovviamente a indagare per arrivare a capire chi spedisse le sostanze stupefacenti. Dopo una serie di appostamenti davanti all’ufficio postale, ordinarono direttamente qualcosa dal sito Shiny Flakes. In questo modo, dopo una serie di ricerche più approfondite, arrivarono dunque a scoprire che il re dell’impero della droga che avevano appena smascherato fosse proprio il poco più che 18enne Maximilian S. Lo arrestarono nella sua stessa casa, dove trovarono nascosti 320 chili di stupefacenti che avevano un valore complessivo di circa 4 milioni di euro. Quando la polizia fece irruzione nell’abitazione, il ragazzo corse subito in camera per tentare di distruggere l’hard disk contenente le prove del suo e-commerce, ma non riuscì a eliminarlo e gli agenti trovarono tutto ciò che serviva per accusarlo. Queste le parole di coloro che fecero irruzione nella stanza di Maximilian:

“Non era esattamente una tipica camera dell’infanzia. Piazzava tutto sugli scaffali. Non teneva registri di bilancio, ma aveva tutto il necessario per impacchettare e smazzare la droga. Maximilian ha fatto tutto il possibile per non dover allargare la propria “azienda”, voleva lavorare da solo. Voleva giocare a fare Dio”

Come vendere droga online (in fretta)

Durante il processo, Maximilian è riuscito a farsi accusare come minorenne, nonostante avesse ormai già superato i 18 anni, semplicemente perché all’inizio dell’attività non era ancora maggiorenne. Ha avuto così una pena di sette anni di carcere. Durante la detenzione aveva inoltre il permesso di uscire durante il giorno grazie alla libertà vigilata, e quando ha capito che la sua storia stava per diventare una produzione Netflix ha addirittura pensato di presentarsi sul set, lasciando senza parole il creatore della serie e aiutando la produzione: ha infatti deciso di mostrare loro il modo corretto in cui quotidianamente impacchettava l’MDMA.

Quando è stato chiesto agli ideatori della serie cosa pensassero del ragazzo che ha ispirato la loro storia, Philipp Käßbohrer ha dichiarato:

“È assurdo perché è stato il migliore e il suo sito non era nel dark web, era in chiaro, ci andavi direttamente dal tuo browser e compravi cocaina. Una specie di Amazon, con le recensioni dei clienti e tutto il resto, ci siamo informati al riguardo per la prima volta facendo il nostro show serale che affronta ciò che è reale e le fake news e pensavamo fosse una notizia falsa, perché non ci sembrava possibile! Non ci sembrava possibile che potessi andare su internet e comprare droga in un sito come un vero e-commerce, con i suggerimenti tipo “i clienti che hanno comprato questo, comprano anche quest’altro”, i commenti e tutto quello che c’è in un negozio online”

Per quanto riguarda l’incontro inaspettato che hanno avuto sul set, invece, Matthias Murmann ha detto: “Diciamo che è stato molto interessante incontrarlo, perché ci ha dato un’idea molto precisa di chi fosse. Anche se abbiamo sviluppato un’idea completamente originale, è stato molto utile avere questa specie di ponte con la realtà. Eravamo nel corso della produzione e anche il regista ha avuto modo di incontrarlo e capire come aveva fatto alcune cose e superato degli ostacoli”, e Philipp Käßbohrer ha aggiunto: “In realtà è una persona molto gentile ed è esattamente il problema che avevamo noi: un bravo ragazzo che però fa qualcosa di molto criminale ed entra in contatto con personaggi di un mondo sempre più pericoloso”

Se dunque pensavate fosse tutto frutto dell’immaginazione di una coppia di persone, vi sbagliavate di grosso. Come vendere droga online (in fretta) è una storia assolutamente reale, che parla di un ragazzo come tanti che tuttavia ha cercato di diventare un signore della droga… dalla propria cameretta.

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