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Class of ’07 è un survival drama assurdo e geniale

Di survival drama ne abbiamo avuti in tutte le salse. Soprattutto a partire dal successo catartico di Lost, uno spartiacque per l’avanzamento della televisione complessa, sono molti i prodotti d’intrattenimento che ci hanno dilettato con storie di pericoli e sopravvivenza. In tutte le declinazioni fornite, il genere sembra non esaurirsi, nonostante i memorabili successi e gli ignobili fallimenti del caso. In particolare, ultimamente nell’universo seriale sembra risuonare una tendenza di facile individuazione: dalla disfatta di The Wilds (Amazon Prime Video), alla magnetica popolarità di Yellowjackets (Showtime), stiamo collezionando sempre di più racconti di sopravvivenza e isolamento che pongono al centro giovani donne. Questa apparente attitudine narrativa è confermata dal nuovo titolo originale di Amazon Prime Video, la recente serie tv di produzione australiana Class of ’07.

Disponibile a livello globale su Amazon Prime Video dallo scorso marzo, Class of ’07 sta lentamente conquistando tutti: dal lancio in sordina, la serie tv sta meritevolmente collezionando l’attenzione dei più.

Si tratta di una serie tv australiana creata, scritta e diretta da Kacie Anning. A metà strada tra comedy e survival drama, Class of ’07 è suddivisa in otto episodi da circa trenta minuti ciascuno, proponendosi come la prossima ideale maratona da weekend. Ritmata, caotica e ricca di sorprese, la serie tv non è di certo fatta per annoiare. Pur essendo tutt’altro che perfetta, è sicuramente un’interessante e originale proposta in un contesto apparentemente saturo e ridondante. Infatti, rispetto ai già citati titoli dal formato narrativo affine, Class of ’07 si caratterizza per un umorismo eccentrico, dando prevalentemente spazio al genere della commedia in un universo surreale che gioca con mix frequenti di eccessi e assurdità. Nell’ecosistema in cui la storia è raccontata, il surreale diventa possibile e plausibile in una furba oscillazione tra il grottesco e il geniale.

class of 07
Class of ’07 (640×411)

Class of ’07 apre a un nuovo scenario apocalittico e distopico, nonostante la fotografia colorata del caso faccia pensare a un ambiente tutt’altro che ostile e precario. Un catastrofico maremoto causato dal cambiamento climatico si abbatte sulla Terra proprio nel giorno della decennale reunion della classe di diploma del 2007 in un liceo privato femminile e di stampo religioso. Effettivamente, cosa c’è di peggio di una riunione con i compagni e le compagne del liceo? La risposta della serie tv ci proietta in un vero e proprio disastro: una rimpatriata delle scuole superiori che si trasforma in una convivenza forzata in nome della sopravvivenza comune. Costrette a trascorrere mesi di isolamento assieme, le ex-compagne di scuola esplorano le questioni irrisolte del passato e si riscoprono nel presente. Le amicizie e le difficoltà adolescenziali vengono messe in discussione in una situazione in cui tutto le porta a riconsiderarsi e a ripensare la propria infanzia, tra relazioni, bravate e litigate. Tutto è amplificato, tanto nel passato quanto nel presente.

A seguito del fatale disastro, la Terra è sommersa e l’alta ubicazione della vecchia scuola sembra essere l’unico appezzamento ancora emerso. Circondate dalle pericolose acque, le ex-liceali sono costrette a una sopravvivenza collaborativa e centellinata, spinte a trovare assieme un modo per giungere vive all’arrivo degli agognati soccorsi.

I personaggi sono tanti, caricaturali e folli nella surreale disperazione che le orienta. La protagonista è la controversa ventottenne Zoe Miller (Emily Browning), finita non intenzionalmente nella riunione nel campus e costretta a fare i conti con un contesto ostile e non particolarmente accogliente nei suoi confronti. Le decisioni e le azioni di Zoe, troppo impulsiva tanto nelle parole quanto nei fatti, la portano spesso a essere malvoluta e rifiutata. Purtroppo però, in un luogo senza via di fuga il confronto e la convivenza appaiono forzate. Ed è così che si incontra e scontra con la tormentata miglior amica di infanzia Amelia Collins (Megan Smart), mentre circondate da un gruppo di coetanee millennials dalle più variegate condizioni. C’è chi ha avuto successo, chi è ancora ancorato agli anni del liceo, chi non è mai uscita dal tunnel di alcool e droghe, chi si finge qualcun altro per impressionare le vecchie conoscenze, e ci sono una miriade di laureate in marketing e impiegate in start-up omologate. C’è persino Invisibile Laura, l’emarginata di cui tutti si dimenticano e dimenticavano sempre. Un accurato mix di donne moderne ricche di eguali successi e fallimenti, ma comunemente segnate dagli anni del liceo.

Ci sono anche i traumi irrisolti del passato e della rabbia residuale che emergono in superficie rapidamente e occasionalmente per scaldare gli animi delle spregiudicate superstiti.

class of '07
Class of ’07 (640×350)

Con un umorismo eccentrico, bizzarro e spesso specificatamente millennial e australiano, Class of ’07 è brutale e cruda nel esplorare la condizione dell’esser donna, influenzata dagli anni del liceo e dalle costanti aspettative e pressioni sociali. Un grottesco tributo all’amicizia femminile, adolescenziale e non solo, tra tumulti, tradimenti e piccoli grandi problemi. Le protagoniste sono attraversate da condizioni passate e presenti che accomunano molte donne moderne nella frenesia del quotidiano. Le nuove isolane sono disposte a tutto nel raptus di follia dettato da isolamento e condizioni di vita estreme: tra la necessità vitale di cooperazione e l’emergere del tanto soppresso egoismo, gli scontri e le eccentricità sono all’ordine del giorno, dando origine a occasioni di scoperta e riscoperta. Proprio per questo, con l’ironia sfrenata del caotico contesto del caso, Class of ’07 ritaglia anche momenti di condivisione e approfondimento connesso a tematiche sensibili.

In un clima impazzito e fuori controllo, Class of ’07 offre un’interessante e comica rappresentazione tanto realistica quanto folle della contemporaneità e delle sue protagoniste.

Class of ’07 è senz’altro divisiva: la si ama alla follia o la si odia terribilmente. Ciò nonostante, va sicuramente data una chance a un titolo in grado di far discutere con una storia sopra le righe e ai limiti dell’assurdo. Dilettandosi col pretesto dei survival drama, la serie tv è un grottesco omaggio all’amicizia ritrovata e un comico esperimento che sfrutta una situazione estrema e assurda per immaginare, esplorare e prendersi gioco della condizione contemporanea tra fallimenti, delusioni e vecchie questioni irrisolte. Alla fine, la sopravvivenza è secondaria, per poter andare avanti, le protagoniste devono fare i conti con loro stesse, con le vicende lasciate in sospeso e con le compagne ritrovate.

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