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Breaking Bad vs Better Call Saul: serie a confronto

Breaking Bad si è conclusa nel 2013 ma il suo creatore, Vince Gilligan, non ha perso tempo e ha subito fatto partire una produzione che tiene vivo l’universo in cui abbiamo ammirato le azioni di Walter White e compagni: Better Call Saul. La serie, che segue le avventure dell’avvocato Saul Goodman, già Jimmy McGill, è uno spin-off di Breaking Bad, e si svolge 6 anni prima nella stessa città – Albuquerque – in cui abbiamo visto le perfide azioni dell’avvocato più criminale d’America.

Ma quanto due serie che appartengono allo stesso universo possono essere diverse? E quanto, invece, simili? Proviamo a confrontarle.

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Inevitabile partire da quello che è un fatto oggettivamente riconoscibile e che è la base di partenza di un confronto totalizzante: la regia.

Ideazione e regia, infatti, sono opera di Vince Gilligan sia in Breaking Bad che in Better Call Saul (coadiuvato, in entrambi i casi, da Peter Gould); ma questo non è un semplice dato che va registrato nelle caratteristiche di presentazione di una serie. Come avviene per il film, la mano di un regista o la scrittura di uno sceneggiatore è riconoscibile se si presta particolare attenzione. Si pensi ad un caso tanto banale quanto indicativo, come quello delle sequenze in time-lapse che fanno capire allo spettatore che è trascorsa una intera giornata.

Tecnica quasi inflazionata in Breaking Bad, ripresa con più moderazione da Gilligan in Better Call Saul: sono tutti piccoli segnali di un modus operandi che si ripete.

Altro elemento ovvio ma da segnalare è la presenza della stessa location (la città è, in entrambe le serie, Albuquerque nel New Mexico) e di alcuni personaggi comuni (che potrebbero aumentare nella terza stagione di Better Call Saul).

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Ma ciò che davvero merita l’attenzione di un confronto è la modalità di scrittura e sviluppo dei personaggi.

L’accuratezza con cui non solo i protagonisti (Walter White nella prima e Jimmy McGill nella seconda), ma anche i co-protagonisti o personaggi secondari (Jesse Pinkman e Mike Ehrmantraut) vengono fatti evolvere è inconfondibile.

Il cambiamento di Walter White è condotto sulla linea della sorpresa e dell’imprevedibilità, che lo porta da pacifico e depresso professore di chimica ad essere un produttore di droga e omicida con deliri di onnipotenza. Quello di Jimmy McGill, invece, vede lo spettatore conscio dell’esito (già ammirato in Breaking Bad), ma incerto sulle modalità, riguardo alle quali si gioca l’effetto sorpresa.

Questo crea, inevitabilmente, una lentezza di narrazione che, come vedremo a breve, in Breaking Bad è compensata dalla tanta azione, assente invece in Better Call Saul.

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La questione della suspense e dell’azione è una mancanza che alcuni fan lamentano in Breaking Bad, in riferimento alla prima stagione e ad alcune puntate sparse per la serie.

Tuttavia, già alla fine della prima stagione la situazione cambia ed inizia un’escalation di violenza e scelte difficili che tengono spesso alta l’attenzione. In Better Call Saul non è così. Da un lato è anche un bene, perché rappresenta il principale elemento di differenziazione con Breaking Bad e che permette di considerarla non un semplice spin-off, ma una serie a se stante.

Infatti, la serie con protagonista Jimmy è a tutti gli effetti un legal drama, ben lontano dalla degenerazione personale e generale vista nella serie principale, che conseguentemente può risultare, per chi si aspettava lo stesso tono e ritmo, una delusione.

Ad ogni modo, questo ci porta all’altro principale elemento di distinzione e, a mio modo di vedere, fondamentale pregio di Better Call Saul: la storia è autonoma.

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Può sembrare scontato, ma quando si parla di due Serie Tv che vivono nello stesso universo non lo è così tanto. L‘una può vivere senza l’altra perché la concentrazione (finora) è fissata su due storyline che sappiamo si intrecceranno, ma in un futuro lontano, quello di Breaking Bad.

Bob Odenkirk, infatti, ha spesso precisato quanto importante per lui fosse recitare nei panni di un personaggio già interpretato, ma sotto nuove vesti, in una storia che non fosse Breaking Bad – dipendente. Finora l’intento è riuscito egregiamente.

Al fine di un confronto più completo e ampio, siamo costretti ad attendere le vicende della terza stagione di Better Call Saul: l’introduzione di altri personaggi già conosciuti in Breaking Bad sarà un fattore determinante per questo scopo, e noteremo probabilmente un aumento degli elementi comuni a discapito di quelli di differenziazione.

L’11 aprile sta arrivando, e non vediamo l’ora di aprire un altro capitolo di questo meraviglioso universo.

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