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Boris 4 – Le Pagelle molto italiane di una serie so not italian

Nel mondo ci sono ragazzetti di 12 anni che stavano emettendo il primo vagito quando la terza stagione di Boris andava in onda. Oggi quei ragazzetti vedono le città tappezzate di manifesti con l’annuncio dell’arrivo della quarta stagione della serie su Disney+. I più attenti avranno fatto fronte alle loro mancanze, e negli anni avranno recuperato la serie tv di Luca Manzi e Carlo Mazzotta. Per tutti gli altri c’è un girone dell’Inferno dedicato con Dante (non il Ferretti) che si occupa degli accrediti.

Se esistesse un Ministero della Sovranità Seriale, Boris sarebbe la serie tv italiana da far studiare alle medie come fosse la Costituzione. Ma a quanto pare l’ananas sulla pizza è una minaccia ben più pregnate, per tutto il resto ci pensa Disney+.

Dopo anni passati a farcire le mie Pagelle di citazioni a Boris, adesso che devo scrivere le Pagelle di Boris 4 mi sento un po’ come i credenti che entrano in Vaticano, o gli amanti delle armi che entrano in America. Cioè se faccio le cit. a Boris non vale, perché sto parlando di Boris, altrimenti farei come lo Stanis produttore che cita lo Stanis attore, e non va bene. Sarebbe come un’orata all’acqua calda senza pachino, servita in un allegro pranzo a Gubbio (e qui il Glauco che baratta crudo di pesce non c’entra niente).

A Sanremo Famosi con Me la Canto e Me la Suono, dirige l’orchestra me medesima, canta me medesima. Signorü e Signorü, Le Pagelle di Boris 4 su Disney +.

1) René Ferretti – Voto 10

Boris
Rene Ferretti Boris Disney + (640×360)

Gli anni passano ma Ferretti non passa mai (the Pannofino power). Per lui la qualità è come un pendolo che oscilla tra un bucio de cu** e un die die die.

Alla fine poi, a salvarlo sono sempre le solite musichette, anche quando prova a trasgredire e squarciare il sistema. Che si tratti del Dottor Cane o del misterioso algoritmo, la storia è sempre quella, e gira intorno a se stessa come un pesce rosso in un acquario.

Alla fine male che vada può sempre pensare di iscriversi a Temptation Island insieme a La Rochelle e Corinna, o a Ballando con le Stelle, giusto per tornare in contatto i suoi buoni vecchi fan della tv generalista (oltre che dare sfogo alle sue noti da Billy Eliot).

Quando vedrò la prossima stella cadente nel cielo (oltre a pensare a Duccio) il mio desiderio sarà quello di vedere un TikTok con René Ferretti in collaborazione con Antonio Razzi.

2) Arianna – Voto 8

Arianna Boris 4 Disney + (640×373)

Io sooooono Arianna, sono una donna, sono una madre, sono democristiana… ah, non era così?

In ogni caso, la nostra Arianna torna, in Boris 4, a fare la baby sitter di René Ferretti, reggendo il set sulle sue spalle. Se il problem solving fosse un corso di laurea Arianna potrebbe considerarsi laureata con lode ad honorem. Certo, il pessimismo dilagante non la abbandona e la sua vita sociale extra lavorativa sembra più in crisi di Mariano in un raduno di pacifisti hippie.

Il suo lavoro le piace, altrimenti non starebbe dietro a Renè Ferretti da una vita ma, al netto delle sue espressioni facciali, ogni volta penso sia sul punto di comprare un biglietto di sola andata per l’India, neache fosse Lin Ford di Shantaram che fugge dalla prigione australiana.

La prigione di Arianna è molto molto italiana, anche se questa galera negli ultimi tempi sembra affetta dalla patologia dell’inglesismo. Malattia strenuamente avversata da Mara Maionchi, da tempo al lavoro per trovare un vaccino.

Mandate un messaggio al numero verde 55667788 per donare alla ricerca contro l’inglesismo inutile.

3) Mariano Giusti – Voto 10

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Boris 4 Disney + (640×320)

Passiamo da una Guzzanti a un altro, con l’inimitabile Mariano Giusti. Personaggio talmente folle che mi fa sentire in imbarazzo ogni volta che definisco “folli” le mie Pagelle. Non raggiungerò mai i livelli di pazzia di Mariano (e di questo può gioire il mio capo redattore, con la vaga certezza che almeno io non mi presenterò in riunione con pistola e taser vari).

Ho sempre pensato che le parole siano l’arma più affilata di cui possiamo servirci. Poi crescendo ho fatto la conoscenza di Mariano Giusti a Boris e ho compreso che la mia vita è sempre stata una menzogna. Perchè fin quando non hai il potere del Pepperoni non hai nessun potere e basta. Chi dice che I Soprano sia la serie migliore di tutti non ha ancora visto Mariano giusti in Pepperoni.

Una pizza in compagnia, una pizza da soli, in totale molto pizzo, ma l’italia non ci sta.

4) Stanis La Rochelle – Voto 7

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Boris 4 Disney + (640×373)

In realtà queste Pagelle dovrebbero essere divise in Stanis Attore e Stanis Produttore. Le due anime di Stanis che condividono lo stesso corpo, ma essenze completamente diverse.

Il giano bifronte made in Italy (nonostante sia molto molto So Not Italian), il suo ego ha trovato una dimensione così estesa che neache la casa in Toscana era più in grado di fronteggiare la sua grandezza, decidendo di scindersi in due personalità distinte che talvolta litigano, talaltra faticano a trovare un compromesso. Un po’ come le mie personalità multiple che alla fine di tutto si condensano nel mio discovery di Instagram, mostrandomi alternativamente foto di Marilyin Manson e video di gattini carini e coccolosi.

Un passo avanti ondeggiando, un passo indietro bailando. E alla fine proprio Giuda ha tradito il suo Gesù, con un colpo bassissimo alla So Not Italian Production e allo Stanis Attore.

D’altrone cosa sono lo Stanis Attore e lo Stanis Produttore se non i moderni Sandra e Raimondo della televisione italiana?

5) Alessandro – Voto 6

Boris
Boris Disney + (640×360)

Nella vita o ti fai mettere i piedi in testa, o fai talmente tanta strada da farti mettere sempre i piedi in testa, ma da qualcuno di più importante.

Alessandro non è più lo schiavo di tutti, è semplicemente lo schiavo della Piattaforma e della ragazza bionda che fa di tutto invece che lavorare, ma almeno parla italiano.

Ammirevole il coraggio di sfidare i calabresi rubando di nascosto la donna ad Angelo, tutto bellissimo, ma alla fine Alessandro è solo uno ZeroCalcare che si è adattato alla televisione italiana troppo italiana.

6) Corinna – Voto 5

Questa quarta stagione di Boris sembra aver lasciato per strada la cagna maledetta, sostituita da una quasi decente attrice, musa ispiratrice di Lorenzo lo schiavo (quello che non si droga ma è più in trip dei drogati del set).

Il suo ruolo in questa stagione devo dire che è abbastanza deludente, da donna forte e indipendente non mi aspettavo che fosse così legata a Stanis, probabilmente dovremmo andare a fare una manifestazione femminista alle porte della piattaforma che ci ha cresciute a forza di Mulan, e ora nel 2022 ci ritroviamo di fronte a una Bella Addormentata nel Fantabosco che non riesce neanche ad andare fino in fondo con le pratiche del divorzio. Not very Disney+ of yours.

Scherzo, Corinna è sempre una dea. Anche perché, proprio come Gesù, anche lei moltiplica pani e pesci tutti a mente (lo sguardo intenso lo dimostra).

7) Biascica – Voto 8

Boris 4 (640×360)

I talenti più nascosti sono quelli che si vedono nelle avversità. Come i fiori di Mulan (sempre lei, perché ormai lo abbiamo capito che la quota cinese è importante) anche Biascica sboccia mentre Lorenzo lo schiavo sperimenta il pre morte e Duccio Patané è ancora ostaggio della cataratta.

Il personaggio ancora una volta ci insegna la libertà di essere se stessi, di esaltare la naturalezza del corpo umano con gesti rivoluzionari come lo scaccolarsi gli occhi sul set. Un gesto controverso, un attacco a tutti gli asiatici del mondo. In realtà nessuno ha capito che la nefasta azione era solo un grido di protesta a sostegno di tutti gli ambientalisti del mondo, per ricordare l‘ecosostenibilità delle caccole degli occhi. Altro che le lanciatrici di sugo sui quadri di Monet.

Comunque aspettiamo tutti lo spin off Better Call BiascicU. Anche perchè la sua fotografia ci lascia percepire tutti i colori e i suoni dell’Amazzonia, ‘na roba che oggi possiamo sentire lo scrosciare del fiume Ngube poggiando l’orecchio su un qualsiasi mattoncino delle villette a Torvaianica (‘sto fiume passa pure per l’Amazzonia vero?!).

8) Gli Sceneggiatori – Voto 10

Boris 4 (640×360)

I tre moschettieri del ca**o di cane di Boris sono ritornati con un omaggio delicato e poetico. Sì, proprio loro.

Scommetto che dall’inferno le quarte stagioni si vedono benissimo, e si può applaudire ancora più forte (anche perché c’è fuoco a sufficienza per provocare più esplosioni di giubilo di quelle del buon Mariano in Pepperoni).

Per fare ironia ci vuole del genio, perchè il dramma, in fondo, lo sappiamo fare tutti.

Sceneggiatore 1, Sceneggiatore 2. Così de botto, senza senso ci hanno fatto anche piangere… e in questi casi l’algoritmo lo mettiamo in quel posto che piace tanto al Martellone (non Torvaianica).

9) Sergio – Voto 6

Boris (640×364)

P tutt ‘e frat ingiustament carcerat (ma quanto è bella la lingua Napoletana? una lingua che non necessità delle u e che promuove l’inclusivity da sempre, eliminando l’ultima lettera che decreta il genere. W il napoletano gender fluid).

Insomma, è chiaro che Boris 4 al posto di copiare le serie norvegesi, si sia ispirato a una serie di nicchia davvero sconosciuta (soprattutto in Italia): Sons of Anarchy.

Se non sapete di cosa si tratta, sono un gruppo di motociclisti con lo stesso tasso di innocenza del cugino Michele della QQQ, e una gestione della rabbia pari a quella di Mariano.

Sergio è chiaramente Otto Delaney, ostaggio dei piedi piatti che continua a fornire il suo apporto alla banda anche da dietro le sbarre (dove comunque se la comanda).

A confermare questa teoria di plagio c’è anche la banda delle comparse, nonché l’indiscusso protagonista Angelo in groppa alla sua motocicletta (Charlie Hunnam chi???).

10) Diego Lopez – Voto 8

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Boris Disney + (640×360)

Boris 4 è finalmente il glow up di Lopez. Il democristiano più democristiano della televisione è finalmente libero dal guinzaglio del dottor cane, pronto a dirigersi verso nuovi orizzonti piccanti come la nduja su una fetta di pane a colazione.

Lopez è pronto a testare le sue doti di mediazione anche oltre i confini italiani, vuole volare oltre le differenze culturali, oltre il colore della pelle e l’orientamento sessuale. È bello e triste come un paesaggio a Venezia (o come un macchinista necrofilo).

Altro che Vita di Gesù, noi vogliamo vedere la Vita di Lopez su Disney+.

11) Lorenzo, ex schiavo – Voto 10

boris
Boris Disney + (640×427)

Se Elliot Alderson di Mr. Robot incontrasse Beth Harmon de La Regina degli Scacchi, la somma delle loro figaggini non arriverebbe neanche lontanamente a quella di Lorenzo, l’uomo-schiavo che parlava con gli algoritmi.

Niente sfugge al controllo delle luci di Lorenzo, non c’è esposizione o smarmellamento grande abbastanza da oscurare il segreto degli algoritmi del mondo, i quali sono alimentati a canguri che guardano in camera e a svariati “tu lo dici” gnegne.

La fotografia continuerà a gridare politica finché ci saranno canguri ribelli e scimmiette al computer.

12) Duccio Patané – 110 e Lode

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Boris Disney + (640×427)

Boris è Duccio Patané. A noi non importa se Duccio riesce a vedere, a leggere o a pensare. A noi importa solo che Duccio sia lì, con le sue perle di saggezza e la sua capacità di insegnarci a essere italiani.

L’Inverno sta arrivando, e per fortuna con esso anche la neve. Nonostante la roulotte di Duccio sia un po’ come una Lapponia permanente. D’altronde, il Natale non piace solo agli astemi e alle partite IVA.

Duccio insegnaci l’arte del non pensare, e di aprire la mente (e le narici).

Duccio Targaryen, re dei no shooting, della neve nelle domeniche d’agosto e dei Primi Schiavi, signore dei Sette Smarmellamenti, protettore della Locura, principe di Roccia de li cazzi tua, khaleesi del Grande Mare d’Erba (quella bona), “Padre dei Cieli Indiani”, re di Meer(d)een, “Distruttore di qualità”.

A te noi ci inchiniamo, lancia su di noi i tuoi no shooting con la potenza di un Dracarys ad Approdo del Re.

13) Allison – Voto 4

Boris Disney + (640×427)

Aò, ma chi sei te per venire a fare l’inglesina a casa nostra?!. Pensi di poter rinchiudere questa italianità in un lock di diversitè, inclusivitè e vattelappeschè?

Noi siamo eterni giovani wanna be, una generazione di boomer che vogliono competere con i Gen Z per una caselletta in una piattaforma. Che ne sanno questi dell’intensità degli sguardi del cuore, dei primi piani intensi e di gioieieri che fanno malefatte.

Non siamo mica un Paese di canzonette, noi siamo il paese di Sanremo e dei fiori anche ai maschi. Volete venire qui con il vostro accento inglese e cercare di fregare René Ferretti? Poveri illusi, noi vi mettiamo in tasca con la leggiadria di un enjambe e di un Plié.

die die die

A quanto pare lavorare per la Piattaforma è come avere il posto fisso alle poste: fai qualche call e poi è tutto un rafting, boxing, palestring. Solo che alle Poste Italiane non fai tutti questi –ing, ma prendi solo qualche caffettino e qualche amaro al solito bar con i soliti amici.

14) Tatti Barletta – Voto 9

Boris Disney Plus (640×373)

Uno straordinario Edoardo Pesce è Tatti Barletta, il personaggio secondario che capita sul set giusto al momento giusto. Con i suoi riccioli dirompenti riesce a prendersi la scena e a mettere nell’ombra anche un grande attore come Stanis La Rochelle.

Praticamente è come un Di Maio che decide di iscriversi al Movimento 5 Stelle e qualche anno dopo è Ministro degli Esteri. Lui è Giuda che ci crede abbastanza, che riesce a vedere la verità con gli Occhio del Cuore e con quelli dell’algoritmo.

Noi ci ricordiamo bene i tempi della Formica Rossa, ma questa volta René è andato oltre, sostituendo alla formichia questo Tatti Barletta on fire.

15) Alfredo – Voto 5

Boris
Boris Disney + (640×363)

Un regista di questa portata e con questa esperienza è caduto proprio in basso. Anni di lavoro sul set con Duccio Patané non gli hanno insegnato davvero niente.

Bastano gli occhi languidi di una comparsa per indurlo nel tranello. Anche i migliori fanno degli errori, e Alfredo in questo caso ne compie uno imperdonabile.

Cioè cavolo, tutto sto tempo e ancora non sai che per conquistà a pischella si usano le ricette di cucina improvvisandosi Bruno Barbieri, altro che polverine magiche nei camerini.

Anche gli schiavi muti al giorno d’oggi sanno bene che la nuova frontiera della spintarella è MasterChef, mica il mercato torbido delle droghe.

16) La Sigla – Voto 10

Boris
Boris Disney Plus (640×360)

Al secondo episodio ero già con l‘accendino in mano. Che avete capito? Non è per agitarlo nell’aria, ma per creare esplosioni pepperoni contro chiunque si permetta di skippare questa sigla firmata da Elio e le Storie Tese.

In a world full of Analcolico Moro be an Analcolico Biondo (quello vero). O Dimo o Dimo