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5 profonde differenze tra la prima e l’ultima stagione di BoJack Horseman

5) Diane, da ragazza della porta accanto a ragazza dalla porta chiusa

BoJack Horseman

Diane Nguyen è uno dei personaggi più dinamici e importanti della serie. Il suo modo di affrontare la vita e i suoi ostacoli l’ha caratterizzata profondamente, e ci ha portato a constatare quanto la sua umanità l’abbia deteriorata portandola a chiudersi completamente in sé stessa.

La prima stagione ci dà modo di conoscere una versione di Diane che non incontreremo più molto spesso. La leggerezza che sembra avvolgerla nasconde un epilogo completamente opposto, frutto di tutto quello che è stata. Probabilmente la fiducia che Diane ha riposto nel mondo non è stata mai ricambiata, ringraziata. Ogni suo gesto – seppur colmo di bontà o amore – è stato stracciato e buttato in cassonetto. Di fronte a questo assembramento di rifiuti, la giovane si sente parte di essi. Si rifugia dentro l’idea di essere parte integrante di ogni scelta sbagliata o fatta in quanto artefice confondendo la sua individualità con il giudizio del mondo in cui abita.

Non si è sentita capita. Questa sensazione l’ha portata in una strada da cui è difficile tornare rendendole impossibile la possibilità di riaprirsi a qualcuno. Fuori luogo, è così che si sente. E non importa quanto a un certo punto il mondo sembrerà amarla, lei non si fida più di quell’amore. Una porta chiusa in cui è impossibile entrare, a meno che lei non decida di aprire alzandosi da quel divano contenuto in una casa arredata da tutti i suoi demoni interiori.

Uno spiraglio di luce, però, sembra esserci dato nell’ultima puntata dell’ultima stagione. Forse Diane Nguyen potrà tornare a star bene con sé stessa. Forse per lei non è ancora troppo tardi. Forse c’è una luce.

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