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American Gods: il licenziamento di Orlando Jones scatena il putiferio

Questo fine settimana, l’attore Orlando Jones ha rivelato di essere stato licenziato dalla terza stagione di American Gods tramite i social media.
Nel video da lui pubblicato ha incluso accuse secondo cui il licenziamento è stato il risultato del suo personaggio, Anansi, che ha inviato un messaggio sbagliato.

Anansi è un dio africano che occasionalmente cede a monologhi appassionati e arrabbiati sull’esperienza delle persone nere.
Jones è stato spesso elogiato per la sua interpretazione del ruolo, che è iniziato nella prima stagione ed è stato ampliato nella stagione successiva.

Fremantle, la società di produzione dietro la serie televisiva, ha risposto alle affermazioni di Jones, negando che la decisione fosse motivata dal punto di vista razziale. Un rappresentante della compagnia ha dato la seguente dichiarazione a Deadline spiegando perché Jones non sarebbe apparso nella terza stagione:

Le trame in American Gods si sono continuamente spostate e si sono evolute per riflettere la complessa mitologia del materiale originale. L’opzione del signor Jones non è stata presa in considerazione perché il signor Nancy, tra gli altri personaggi, non è descritto nella parte del libro sul quale ci concentreremo per la terza stagione

Anche l’attore protagonista della serie televisiva, Ricky Whittle, ha pubblicato un post su Twitter dove esprimeva la sua vicinanza al collega.

La risposta di Whittle è particolarmente interessante, considerando che l’attore ha avuto una brutta esperienza quando ha lasciato lo show The 100 per poi, arrivare, in American Gods. Ad un certo punto, l’attore ha parlato di come si è sentito vittima di bullismo, al punto che alla fine si è licenziato nel 2016. Naturalmente, è probabile che non sia autorizzato a commentare le accuse mosse da Jones. Tuttavia, Fremantle ha già una certa reputazione grazie al licenziamento di Gabrielle Union da America’s Got Talent, una mossa che l’attrice crede sia stata il risultato dell’aver sollevato preoccupazioni sulla rete per l’insensibilità razziale e un ambiente di lavoro tossico.

Indipendentemente dalle dichiarazioni di Fremantle, il danno alla fanbase di American Gods è già stato fatto. Molti telespettatori si sono rivolti ai social media per affermare che non guarderanno la terza stagione. Inoltre, non aiuta il fatto che la serie abbia anche annunciato che il personaggio di Mousa Kraish, Jinn, non sarebbe tornato. Considerando che Jinn era un ifrit del Medio Oriente in una relazione gay con un uomo musulmano, alcuni fan stanno iniziando a vedere queste decisioni come uno schema che sta cambiando uno show che una volta propagandava la diversità come una forte dote.

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