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2) Lo spirito battagliero

Al di là dell’ambizione smisurata e della sete di conoscenza che lo spinge verso nuove avventure, c’è una cosa che Ragnar sa fare particolarmente bene: combattere. Certo, razziare e depredare villaggi è un tipico passatempo del popolo vichingo, ma Ragnar è un leader. Lui guida gli altri. Li sprona, li appoggia, li affianca.

Scudo in una mano e spada nell’altra, è anche grazie alle battaglie vinte che, alla fine, è diventato Re. La lotta per lui è adrenalina, dimostrazione di qualcosa che arriva dall’alto. Ragnar Lothbrok non si arrende e, se lo fa, ha certamente dei motivi ben calcolati e studiati. Si ferma, prima di scatenare la tempesta. Non dimentichiamo, poi, che Ragnar sa che il suo destino è già stato scritto dagli Dei. Per questo non riflette due volte prima di muoversi verso la battaglia.

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