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La classifica dei 5 migliori personaggi di Yellowjackets

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Yellowjackets.

Creata da Ashley Lyle e Bart Nickerson, Yellowjackets ha dimostrato di essere uno dei survival thriller più interessanti degli ultimi tempi. Memore di Lost e Il Signore delle Mosche, la serie di Showtime ha saputo unire diversi generi con successo, portandoci in una mondo in cui dramma, misteri, elementi sovrannaturali e cannibalismo si incontrano per raccontarci la storia delle Yellowjackets: una squadra di calcio femminile liceale che, in seguito a un incidente aereo, è costretta a sopravvivere nella regione selvaggia dell’Ontario per diciannove mesi. Disturbante ma assolutamente coinvolgente, la prima stagione si alterna fra due timeline principali, mostrandoci la graduale perdita d’innocenza delle giovani protagoniste che, 25 anni dopo gli eventi del 1996, devono fare i conti con il trauma, il dolore e l’oscurità del passato.

Crudo, nostalgico ed esplicito, questo teen drama dalle tinte sovrannaturali deve gran parte del suo successo ai suoi personaggi, fra cui spiccano soprattutto le Yellowjackets titolari. Sono infatti loro ad arricchire la narrazione attraverso un quadro che ne riporta peculiarità, stranezze e oscure ambiguità. Ogni personalità che popola lo show ha un ruolo ben specifico nel racconto, che non sarebbe stato lo stesso senza Jackie, Van, Laura Lee, Coach Ben, Travis o Jeff. Ma per la nostra selezione abbiamo deciso di concentrarci su cinque figure che, per caratterizzazione, percorso personale, influenza sugli eventi e interpretazione, sono riuscite a prevalere sulle altre.

Vediamo dunque insieme la classifica dei 5 migliori personaggi di Yellowjackets.

5. Lottie Matthews

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Quando ci viene presentata, Lottie è un personaggio quasi marginale, invisibile se messo a confronto con le altre esuberanti Yellowjackets. Tutto ciò che sappiamo è che proviene da una famiglia benestante, la stessa che ha fornito l’aereo privato con il quale la squadra avrebbe dovuto raggiungere Seattle. Tuttavia, con il passare degli episodi lo show ha dato maggior spazio a questa figura, in cui troviamo l’unico vero elemento sovrannaturale di Yellowjackets. Attraverso la sua backstory, abbiamo infatti scoperto come la sua infanzia fosse stata segnata da profetiche visioni sul futuro. Un inquietante disturbo che verrà tenuto sotto controllo attraverso l’assunzione di psicofarmaci, o almeno fino a che non rimarrà coinvolta nell’incidente aereo. Intrappolata nella regione selvaggia dell’Ontario, Lottie è l’unica del gruppo a percepire sin da subito un pericolo incombente. Una presenza oscura che sembra manifestarsi proprio attraverso la ragazza durante la scioccante possessione demoniaca del quinto episodio.

Da quel momento in poi, Lottie non sarà più la stessa. Incoraggiata dalla devota Laura Lee, la ragazza finirà infatti per abbracciare le sue visioni, trovando in esse un dono da sfruttare piuttosto che una maledizione. Sempre più sicura di sé, la protagonista emerge dal suo bozzolo, guidando le sue compagne con snervante calma e lungimiranza. Con un’angosciante audacia che potrebbe essere tanto il frutto di una presenza sovrannaturale quanto di una lenta ma inesorabile discesa nella follia. Enigmatica e inquietante, Lottie è sicuramente un personaggio da tenere sott’occhio. Dopo i risvolti del finale, sembra infatti che la donna sia ancora viva, e forse a capo di una setta che continua a portare avanti la follia perpetuata in Canada. Le domande sono sicuramente ancora tante. Ma per trovare le risposte, dovremo aspettare con pazienza il secondo capitolo.

4. Shauna Shipman

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Arguta e dall’umorismo secco, Shauna è una delle figure chiave di Yellowjackets. Una donna profondamente insoddisfatta, che non riesce a trovare felicità o significato nella sua vita familiare: il rapporto con la figlia è sempre teso, il marito Jeff è distante e assente, e per questo sospettato di tradimento. Shauna si senta intrappolata in questa esistenza vuota, in questa routine nella quale riesce a sentirsi viva solo grazie alle sue trasgressioni. Basti pensare alla disturbante uccisione dei conigli nel suo giardino. O ancora alla tresca con Adam, una storyline che, pur portando una boccata d’aria fresca nella sua vita, è stata gestita in maniera fin troppo altalenante, soprattutto se si considera come quella della sua versione adolescente sia stata ben costruita.

La ragazza che ci viene mostrata nel 1996 è dolce, leale e protettiva, ma non per questo priva di oscurità. Pur provando un sincero affetto per Jackie, non rinuncerà alla sua relazione clandestina con Jeff. Così come non potrà negare a se stessa di risentire le dinamiche di potere venutesi a creare fra lei e il personaggio di Ella Purnell (doppiatrice nell’acclamato Arcane). Shauna è infatti il perfetto archetipo della migliore amica della “it girl”, la ragazza che vive quasi interamente in funzione della vera protagonista. Tuttavia, la Shipman si spoglierà gradualmente di questi panni, riappropriandosi della sua indipendenza mentre cerca di gestire un’inaspettata gravidanza. Shauna dà così prova di un coraggio e una fermezza che Jackie non riuscirà mai davvero a tirare fuori. Mentre la prima diventa un tutt’uno con il branco, la seconda rimane infatti attaccata alla sua individualità, al ricordo della sua vita passata.

Ed è così che fra le due si crea una distanza che, purtroppo, non verrà mai colmata a causa della prematura dipartita di Jackie. Inaspettata e straziante, questa morte è ciò che più di tutto tormenta la Shauna del presente. E chissà, forse anche ciò che le darà la spinta definitiva verso l’oscurità.

3. Taissa Turner

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Taissa è sicuramente uno dei personaggi più forti e coraggiosi di Yellowjackets, così come uno dei più ambigui.

Dai forti principi, nel presente la vediamo lottare attivamente per creare un mondo migliore per la sua famiglia, rifiutandosi di cedere alle complicate e spesso discriminatorie dinamiche del mondo politico. Ma nonostante mostri una grande tenacia, il personaggio nasconde un dolore che ha radici molto profonde. Attraverso un disturbante flashback, lo show ci ha mostrato infatti quanto la morte della nonna, e la successiva comparsa di una pallida figura senza occhi, abbia lasciato un segno sulla piccola Taissa. Ma invece di affrontare il trauma, il personaggio di Jasmin Savoy Brown e Tawny Cypress lo sopprimerà, trasformandosi in una giovane donna sì determinata ma anche estremamente dura.

Lo vediamo nelle interazioni con le sue compagne (salvo l’amata Van), così come nella sua decisione di trovare soccorsi a sud della capanna in Ontario. Ma nonostante queste prove di coraggio, la ragazza finirà comunque per fare i conti con il suo trauma. Ed è così che, col calare della notte, la caparbia Taissa si trasforma in una creatura quasi bestiale che tornerà a tormentala anche nel suo presente. È proprio questo uno degli elementi che ha reso il personaggio così interessante, sollevando inoltre diverse perplessità: siamo di fronte a uno sdoppiamento di personalità inconsapevole, o si cela qualcosa di più oscuro dietro a tutto questo? Non ci resta che aspettare per saperne di più!

2. Natalie Scatorccio

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Al secondo posto della nostra classifica troviamo Natalie, un personaggio dotato di grande empatia nonostante la sua tragica backstory. Attraverso un flashback, lo show ci ha mostrato infatti gli abusi subiti dal padre, un uomo violento che rimarrà vittima della sua stessa rabbia. Dopo uno scontro fisico e verbale con la sua famiglia, finirà infatti per uccidersi con lo stesso fucile con cui Nat lo aveva minacciato pochi istanti prima. Una fine scioccante che, pur liberandola dal suo aggressore, segnerà Nat per il resto della sua vita. Dunque, è chiaro quanto il personaggio fosse familiare con il trauma e il senso di sopravvivenza ancor prima dell’incidente aereo. Ed è proprio per questo che sin dall’inizio ci appare come la Yellowjacket più matura e sveglia. Vittima di un ambiente ostile, Nat cresce molto più in fretta rispetto alle sue compagne, navigando in un dolore che riesce a gestire solo grazie ad alcol e droghe. Grazie alla costante dissociazione da un realtà che sa quanto possa essere crudele.

Tuttavia, nonostante la sua esistenza sia circondata dall’oscurità, il personaggio di Sophie Thatcher e Juliette Lewis non si lascerà mai inglobare completamente da esso. Nat ha infatti un gran cuore, una sensibilità che le permetterà di aiutare Coach Ben ad accettare la sua identità. O nel caso di Travis, a trovarne una tutta sua. La storia d’amore con il figlio del defunto Coach Martinez è sicuramente uno degli elementi chiavi nel percorso di Nat, che nel presente farà di tutto pur di trovare l’assassino del suo grande (e problematico) amore, anche manipolare il prossimo. La Natalie del 2021 è infatti molto più cinica e logora rispetto alla sua controparte adolescenziale. Ma nonostante gli errori e i passi falsi commessi nel presente, la donna si è saputa comunque conquistare l’amore del pubblico, ansioso di scoprire cosa le succederà nella prossima stagione.

1. Misty Quigley

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Ambigua, folle e sorprendentemente comica, Misty Quigley non poteva che aggiudicarsi il primo posto della nostra classifica. Il suo percorso è infatti quello meglio delineato nello show, oltre che il più coerente. Nel passato così come nel presente, Misty è il burattinaio che muove le fila dei suoi inconsapevoli giocattoli. Bullizzata spesso nel contesto scolastico, nella natura selvaggia dell’Ontario la giovane Quigley trova un posto in viene finalmente apprezzata, in cui le sue capacità si dimostrano di vitale importanza per la sopravvivenza del gruppo. Tuttavia, questa ritrovato senso di appartenenza ci mostrerà anche il suo lato più oscuro e ambiguo: basti pensare all’amputazione della gamba di Ben, alla distruzione della scatola nera dell’aereo, o all’avvelenamento da funghi allucinogeni. E che dire degli abusi inflitti ai suoi pazienti nel presente, o dell’occultamento del cadavere di Adam?

Sin dall’inizio, non è mai chiaro se Misty sia un’abile villain o un’incompresa eroina, e lo show ha fatto di questa sua ambiguità uno dei suoi punti di forza. Da un lato, l’eccentrica donna si dimostra un’importante alleata per le altre protagoniste, a cui vuole un bene atipico ma comunque sincero. Tuttavia, allo stesso tempo le azioni che compie sono incredibilmente subdole e disturbanti, soprattutto quelle legate alla sua ossessione per Coach Ben. Guidata dal desiderio di essere amata, così come da un ego ben più grande di quanto voglia ammettere, Misty oscilla fra un atteggiamento solare e una placida violenza, fra una dolce ingenuità e un’angosciante malizia.

Portata alla vita dalle talentuose Samantha Hanratty e Christina Ricci, la Quigley è sicuramente il personaggio più riuscito di questa prima stagione, avvolta da un alone mistero che non ha potuto che conquistarci.

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