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Perché non conosciamo ancora il cognome di William?

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul nono episodio della seconda stagione di Westworld

Non può essere un caso. Se si parla di Westworld non può esserlo. Niente è lasciato al caso, ogni indizio è utile. Anche quando l’assenza diventa una presenza ingombrante, un elefante invisibile in una stanza piccolissima. Per esempio un cognome che non conosciamo, rivelatore potenziale di un twist imprevedibile. Vero, William? William, e basta. Lo stesso che un tempo era solo il Man in Black, senza nome. Avrebbe rivelato ogni cosa fin dall’inizio, in una prima stagione che ci portò anche alla sovrapposizione di Arnold Weber con uno degli host più importanti. Un colpo di scena pazzesco, suggerito dalla scoperta del cognome del primo che, unito al nome, non è altro che l’anagramma di Bernard Lowe. Quindi no, William non può essere un William come tanti altri. Il suo cognome è importante, forse fondamentale. Un mistero da svelare, anche se non sarà semplice.

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Le occasioni per rivelarlo non sono mancate. Soprattutto in Vanishing Point, indimenticabile nono episodio della seconda stagione di Westworld, incentrato quasi totalmente su William. Dal momento in cui la squadra d’intervento entra in azione per recuperare lui e la figlia a quello in cui Juliet, sua moglie, apre la scheda che lo riguarda. L’abbiamo guardata e riguardata, ma del cognome non c’è l’ombra: William, in questo caso, non è altro che il “soggetto 002”. Potremmo fare tantissimi altri esempi e arrivare sempre alla stessa conclusione: Westworld non vuole darci l’informazione.

Perché? Non è necessario saperlo? No, lo escludiamo. Anche se su Reddit ci hanno pensato in tanti, giustificando la scelta con la volontà di associare William al Gunslinger del film di Crichton. Oppure di rimarcare le umili origini dell’uomo, fattosi da sé senza una grande famiglia alle spalle. Ma non regge. Non abbastanza da impedirci di portare avanti l’indagine ed elaborare le teorie più disparate. Ricercando una connessione con uno o più elementi in gioco, oppure ipotizzando ogni legame familiare possibile con i personaggi che conosciamo.

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Per qualcuno potrebbe essere William Grace, in relazione al nome fittizio utilizzato dalla figlia Emily per accedere a Raj World. Per altri, invece, è William Wyatt (WW). Si è ipotizzato infatti che il personaggio creato da Arnold e poi unito a Dolores non fosse altro che un omaggio sarcastico all’uomo, ma chi l’ha fatto ha tralasciato un dettaglio decisivo: quella storyline sbarcò a Westworld prima dell’arrivo di William. Qualcuno ha fatto una ricerca su discoverwestworld.com (portale ufficiale gestito dalla HBO) e ha trovato delle informazioni su Emily e William Foster. Purtroppo, però, si trovano le stesse notizie in riferimento a William Wallace e tanti altri.

William Ford, fratello o addirittura figlio di Robert? Molto improbabile, ma non del tutto impossibile. William Delos? Si complicherebbe notevolmente ogni cosa. William Abernathy? Sarebbe molto intrigante. William Hale? Charlotte è stata associata nel tempo a Maeve, sua figlia, Bernard e Arnold: mancava solo lui. William Flood? Niente male. William Weber? Suggestivo, ma inspiegabile. William Cullen? Boh. William Sizemore? Mah. William Stubbs? Bah. William William? Ringraziamo il genio che l’ha concepito e ha avuto il coraggio di parlarne online. Insomma, non ci siamo: il cognome di William è un rebus apparentemente irrisolvibile.

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Il prossimo episodio, secondo season finale di Westworld, potrebbe darci la risposta tanto ricercata e non escludiamo possa portare alla morte di William, ma non è detto. Il mistero legato al suo cognome, infatti, potrebbe sopravvivere ancora per molto tempo e venir fuori quando meno ce l’aspettiamo, in relazione ad uno o più personaggi che non abbiamo ancora incontrato. Potremmo non avere ancora idea delle implicazioni legate alla scoperta, e in fondo è al momento la soluzione più plausibile. Mettiamoci il cuore in pace: l’omissione non può essere un caso, ma non è questa la giornata giusta per scoprirlo. William è ancora William, e basta. Anche se ci sarebbe un’ultima idea, la più assurda: William, per gli amici Will, Smith. Will Smith, omonimo del protagonista di un film che ognuno di noi ha visto almeno una volta: Men in Black.

Antonio Casu

Un ringraziamento particolare a Vincenzo Di Somma e Vincenzo Bellopede. 

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