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Una mamma per nemica: 10 coppie madre-figlia che hanno un rapporto opposto a quello di Rory e Lorelai Gilmore

Madri e figlie. Troppo diverse, a volte troppo simili. Quanti dei problemi di donne più o meno adulte possono essere ricondotti a questa vitale e paradigmatica relazione. Mostra alle madri ciò che erano e alle figlie ciò che potrebbero diventare. Mette a nudo pregi e difetti.
Nel mondo delle serie tv abbiamo trovato rapporti madre-figlia meravigliosi, primo fra tutti quello delle protagoniste di Una mamma per amica, Lorelai e Rory Gilmore. Unitissime e sempre complici, pur con i loro alti e bassi. Addirittura amiche.
Esiste però un intero universo fuori da Stars Hollow, un universo nel quale madri e figlie non riescono a comprendersi, a volte addirittura ad amarsi. Ecco quindi a voi 10 rapporti madre-figlia, tutti complicatissimi, ognuno disfunzionale a modo suo.

1) Julie e Marissa Cooper – The O.C.

una mamma per amica

Se parliamo di rapporti madre-figlia tormentati il pensiero non può che volare all’indimenticabile duo di Orange County: Julie e Marissa Cooper. Entrambe belle, problematiche ed eternamente insoddisfatte.
Da una parte abbiamo una madre, Julie. Divorziare dal padre delle sue figlie non appena questo perde soldi e villa con piscina? Certamente. Buttarsi nel frattempo in una tresca con il fidanzatino adolescente della propria primogenita? Ma sì. Sposarsi per soldi con un uomo molto più anziano e dalla dubbia moralità? Why not?
Dall’altra c’è sua figlia. Nome: Marissa. Segni particolari: essere una drama queen di altissimo livello. Hobby: incolpare Julie di tutti i mali del mondo, Guerre Mondiali e buco dell’ozono compresi. Queste sono una madre e una figlia che in fondo si amano ma che, fino a poco prima della tragica fine di Marissa, non riusciranno a comunicare e a comprendersi.

2) Cora e Regina Mills – Once Upon a Time

Una mamma per amica

Se nel mondo reale il rapporto tra madre e figlia può essere difficile, anche in quello delle favole non si scherza per niente. Cora e Regina sono due donne che apparentemente sembrano avere molto in comune: l’interesse per la magia oscura, la passione per lo strappare i cuori altrui, una generale inclinazione verso la malvagità. Sulla carta potrebbero andare d’amore e d’accordo, ma così non sarà. Cora si macchia delle peggiori azioni nei confronti di Regina (uccidere il suo primo amore tanto per dirne una) giustificandosi con il solito vecchio “lo faccio per il tuo bene”. In realtà il bene di sua figlia non le interesserà mai quanto il potere, quanto la possibilità di riscattarsi da una giovinezza di povertà e umiliazioni. Questo è l’unico obiettivo della sua vita, e in tutto ciò la maternità è stato solo un incidente di percorso. Lo sappiamo noi e lo sa anche Regina.

3) Constance e Adelaide Langdon – American Horror Story

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Un esempio molto particolare di conflitto tra madre e figlia ce lo regala Ryan Murphy con la prima e forse meglio riuscita stagione di American Horror Story. Si tratta di quello tra la controversa ma sempre affascinante Constance e sua figlia Adelaide, una ragazza allegra e irriverente, affetta da sindrome di Down. Questo è un caso in cui una madre, pur amando profondamente la figlia, le fa del male a causa delle dei preconcetti che si porta dietro. Constance vede ancora il mondo con gli occhi del passato, di quando era una giovane attrice in cerca di successo nella scintillante Los Angeles. É superficiale, arretrata, e in modo arretrato guarda alla disabilità della figlia. Per lei è un punto debole, un qualcosa da nascondere al mondo proprio per proteggere la stessa Adelaide, che ovviamente rivendica invece una vita normale e libera al pari delle sue coetanee.

4) Betty e Sally Draper – Mad Men

Una mamma per amica

Betty Draper è il classico esempio di come una madre possa essere completamente indisponibile emotivamente pur non facendo mai mancare ai suoi figli un sandwich preparato a regola d’arte per merenda.
Il rapporto che si instaura tra la Betty e la sua primogenita poi è un qualcosa di molto strano. Sally è una normale bambina. A volte contesta, a volte imita sua madre. Ci è subito chiaro invece quanto poco di normale ci sia in Betty. Lei stessa è una bambina. Quando si scontra con Sally ci sembra di assistere a una lite tra due coetanee piuttosto che a una madre che rimprovera la figlia. Betty è troppo concentrata sulla sua insoddisfazione e sui suoi problemi con Don per rendersi con che la figlia, seppur piccola, avrebbe bisogno da parte sua di cure e attenzioni che non siano semplicemente materiali.
Più Sally cresce, più emerge in lei un’indole anticonformista, che (come si intuisce dalla lettera che le scrive poco prima di morire) possiamo immaginare Betty abbia in fondo sempre visto e forse invidiato.

5) Georgia e Ginny – Ginny & Georgia

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Ecco una coppia di madre-figlia che ci ricorda come l’equazione mamma giovane uguale mamma amica non sia sempre valida. Benché a Georgia, appena trentenne e già madre di due figli, non dispiaccia l’idea di una situazione alla Una mamma per amica, sua figlia Ginny sembra essere di un altro avviso. Lei non vuole un’amica, vuole una madre, nell’accezione più convenzionale del termine. Le sta stretta l’esuberanza di Georgia, la disinvoltura nel modo in cui si rapporta agli uomini, ed anche il fatto che persino i suoi compagni di classe la trovino attraente. D’altra parte questo suo modo di essere ha radicato in Ginny l’idea di essere in qualche modo più matura di sua madre, quando invece l’apparente leggerezza di Georgia nasconde un mondo di difficoltà e scheletri nell’armadio di cui sua figlia è completamente all’oscuro. Verso il finale di stagione questo passato tormentato comincerà a venire a galla. Non ci resta quindi che rimanere in attesa della seconda stagione per scoprire come Ginny e Georgia lo affronteranno.

6) Irina Derevko e Sydney Bristow – Alias

Una mamma per amica

Abbiamo visto fino ad ora madri più più o meno buone, madri cattive, madri fredde… Quella di cui andremo qui a parlare invece sfugge ad ogni tentativo di classificazione, al massimo crea una categoria tutta sua: quella delle madri spie. Signore e signori ecco a voi Irina Derevko. Ex-agente del KGB, il suo matrimonio come anche l’essere diventata madre sono stati semplicemente parte di una copertura, di un copione. La sua fedeltà possono aspettarsela la Madre Russia, il profeta Milo Rambaldi, o forse Arvin Sloane (uno dei villain migliori di sempre), ma di certo non sua figlia. Tanto di cappello anzi alla granitica Sydney che riesce a superare senza conseguenze psicologiche troppo importanti il fatto che sua madre abbia cercato più volte di ucciderla.

7) Paula e Alex – Maid

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Maid è una meravigliosa miniserie targata Netflix che ci parla di famiglia, di relazioni, della difficoltà nel trovare aiuto. Racconta la storia di Alex, una giovanissima mamma, e del suo difficile percorso per uscire da una relazione abusiva e tossica. Una parentesi molto interessante che si apre nella serie è quella che riguarda il legame tra Alex e sua madre Paula.
Paula è un’artista, una donna stravagante e sopra le righe, affetta da un disturbo bipolare non diagnosticato. Nel momento di estrema difficoltà che sta vivendo Alex spera di trovare in sua madre un appoggio, ma così non è. Paula sembra essere irrimediabilmente concentrata su se stessa, insensibile alle richieste d’aiuto della figlia nonostante lei stessa abbia attraversato il dramma delle violenze domestiche anni prima. Alex quindi non può che rimanere costantemente delusa da Paula. Non ci saranno grandissimi punti di svolta nel loro rapporto. Alex è semplicemente messa di fronte all’amara verità che travolge i figli una volta giunti all’età adulta: i genitori sono quasi sempre più incasinati di noi. Tutto ciò che può fare è cercare una giusta via di mezzo tra il prendersi cura di sua madre e il mandare avanti la propria vita.

8) Bree e Danielle Van de Kamp – Desperate Housewives

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A quanto pare nella cara vecchia Wisteria Lane (e probabilmente non solo lì) sembra regnare una legge non scritta per la quale all’aumentare del rigore e del bigottismo delle madri aumenta la trasgressione dei figli. É esattamente il caso di Bree Van de Kamp. Pudica, oppressiva, devota ad un’ideale di famiglia anni ’50. Sua figlia Danielle invece è una mela che proprio non poteva cadere più lontano dall’albero. Con il procedere delle prime stagioni assistiamo alla sua sempre più radicale ribellione, che avrà il suo epilogo in una gravidanza inaspettata. Anche qui Bree non si smentisce e addirittura si sostituisce a Danielle come madre di suo figlio, giudicandola troppo immatura. Anche una volta che Danielle, ormai cresciuta, si “riapproprierà” del piccolo Benjamin Bree non farà mai venir meno la sua invadenza. Però lo sappiamo, anche questa casalinga disperata nasconde un lato più selvaggio ed anticonformista, che con il passare delle stagioni lascerà emergere sempre di più, ed è proprio in questo modo che riuscirà finalmente a trovare un punto d’incontro con sua figlia.

9) Meredith ed Ellis Grey – Grey’s Anatomy

Una mamma per amica

C’è un medico in sala? Possibilmente che sia anche una madre assente ed ipercritica? Sì Ellis Grey, stiamo parlando proprio di te. Una donna che ha messo al centro della propria vita il lavoro – nulla di male in questo – e che però in quanto madre riversa le proprie gigantesche ambizioni e le proprie aspettative (deluse) sulla figlia Meredith. Insomma, è poco presente nella vita della figlia, e quando c’è ha qualcosa da rimproverarle.
Chi di noi appassionati delle vicende del Seattle Grace Hospital non ricorda le “dolcissime” parole che Ellis dedica a Meredith:

Io ti ho cresciuta perché diventassi una persona speciale, perciò immagina la mia delusione quando dopo cinque anni mi sveglio e scopro che sei a malapena una persona ordinaria!

Ellis Grey 3×14

Ancora una volta una madre fredda e distante ha forgiato una figlia forte e che ha il coraggio di inseguire la propria passione, la medicina, nonostante gli inevitabili confronti con la più celebre madre ai quali andrà incontro.

10) Emily e Lorelai Gilmore – Gilmore Girls

Una mamma per amica

Una mamma per amica è una serie che descrive i rapporti familiari per estremi. C’è il rapporto tra Lorelai e Rory, bellissimo, a tratti idilliaco (spesso anche poco realistico). E poi c’è quello tra Lorelai e sua madre Emily, costantemente problematico e forse proprio per questo più vicino a tutti noi. É sicuramente vero che Emily è una persona snob, bacchettona, a volte frivola e sì, occasionalmente manipolatoria. Però diciamoci la verità, Lorelai non gliene lascia passare una. Da parte sua vorrebbe più comprensione ed apertura mentale, eppure è costantemente e spesso pretestuosamente infastidita da qualsiasi cosa riguardi Emily, che sia il cambiare troppo spesso cameriera o il voler pagare la retta universitaria di sua nipote. Si lamenta dell’abisso che la separa da Emily eppure si rifiuta di riconoscere le famose cene del venerdì sera come un tentativo della madre di colmare questa distanza. Quando si parla di Emily, Lorelai rimane sempre fastidiosamente irremovibile nelle sue convinzioni. Non è disposta ad accettare alcun rapporto madre-figlia che non sia come quello che ha costruito lei con Rory.

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