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La classifica dei 10 migliori episodi di Twin Peaks

A inizio anni ’90 una domanda ha cominciato a serpeggiare tra la gente, avvolta da un velo di mistero e di curiosità: chi ha ucciso Laura Palmer? Quando David Lynch e Mark Frost hanno portato sul piccolo schermo I segreti di Twin Peaks, hanno cambiato per sempre il modo di scrivere serie tv, creando una vera e propria linea di demarcazione: non è improprio, infatti, parlare di un “prima di Twin Peaks” e di un “dopo Twin Peaks“, dato l’impatto che la serie diretta dal grande regista ha avuto sui prodotti a venire (uno dei più recenti che l’ha citata? WandaVision).

Lynch e Frost, però, hanno saputo stupirci due volte, perché la promessa di Laura Palmer di rivedersi dopo 25 anni è stata mantenuta e nel 2017 è andato in onda su Showtime Twin Peaks – The Return, un seguito che ha mantenuto un certo legame con le prime due stagioni ma che, allo stesso tempo, ha portato sul piccolo schermo delle novità, frutto della maturazione artistica del suo regista. In Twin Peaks – The Return l’onirismo la fa da padrone e gli episodi della terza stagione si caratterizzano per la presenza di numerose scene conturbanti a metà tra sogno e realtà, lasciando un po’ da parte gli elementi thriller presenti nelle due stagioni precedenti.

Non bisogna aver timore nel definire Twin Peaks un capolavoro e oggi abbiamo deciso di omaggiarlo stilando una classifica dei suoi dieci migliori episodi.

10) 2×02: “Coma”

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Le indagini sull’omicidio di Laura Palmer (ispirato a un caso di cronaca reale sul quale presto uscirà un documentario) stanno per subire una svolta, dato che Ronette Pulaski si è risvegliata dal coma e può identificare il terzo uomo che era con lei e Laura la notte in cui quest’ultima è morta. Ronette identifica il volto di BOB, del quale più tardi Maddy, la cugina di Laura, ha una visione nel salotto di casa Hayward.

La visione di BOB che appare dalla cucina e attraversa il salotto saltando sul divano, per poi premere il volto contro la cinepresa, è una delle scene più iconiche e inquietanti di Twin Peaks, anche se un po’ tutte le parti che coinvolgono lo spirito maligno suscitano parecchia inquietudine.

In questo episodio, però, colpisce particolarmente l’improvviso cambio di registro: poco prima della conturbante visione di Maddy, infatti, James stava suonando una canzone romantica a lei e Donna. A fine episodio, inoltre, Cooper ripensa alla frase “I gufi non sono quello che sembrano” e l’immagine di un gufo si sovrappone al volto di BOB.

9) 3×16: “No Knock, No Doorbell”

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L’epilogo della storia creata da Mark Frost e David Lynch è alle porte, e nel terzultimo episodio di Twin Peaks – The Return l’agente Cooper finalmente torna in sé. In una sequenza che si svolge sulle note di una delle canzoni vintage che compongono la colonna sonora della serie originale, Dougie lascia il passo a Cooper, che al suo risveglio ha una surreale conversazione con MIKE, alla fine della quale lo spirito gli dà l’anello della Caverna del Gufo.

Anche in quest’episodio emerge l’abitudine di Lynch a passare rapidamente da un registro all’altro: alla conversazione tra MIKE e Cooper – un momento in cui mondo reale e mondo soprannaturale si intersecano – infatti segue una sequenza tarantiniana di sparatorie e corpi martoriati.

Un altro punto cardine di “No Knock, No Doorbell” è la scoperta della vera identità di Diane, che non è altro che una tulpa: dopo essere stata uccisa, infatti, la donna finisce nella Loggia Nera e si trasforma in una biglia, simbolo del seme che serve per creare questo tipo di sosia. Sul finale, invece, c’è la nostalgica sequenza di Audrey che balla al Rodehouse sulle note di Audrey’s dance, per poi ritrovarsi confusa in una stanza bianca, forse segno del fatto che si trova ancora intrappolata da qualche parte.

8) 3×17: “The Past Dictates the Future”

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Nel penultimo episodio di Twin Peaks – The Return, Lynch e Frost iniziano a tirare le somme della narrazione: Gordon Cole parla di Judy ai suoi collaboratori, rivelandogli che lui, Cooper, Phillip Jeffries e il tenente Briggs stavano indagando da anni sulla misteriosa entità maligna. Nel frattempo, a Twin Peaks, BOB viene sconfitto e MIKE manda Cooper indietro nel tempo per permettergli di salvare la vita di Laura Palmer.

Oltre a rievocare moltissimi degli elementi che hanno caratterizzato le stagioni degli anni ’90 (dalle musiche iconiche, alla stazione di polizia: a Twin Peaks sembra quasi che gli anni non siano passati), questa puntata è un continuo alternarsi tra realtà e dimensione soprannaturale, ormai diventate un tutt’uno in cui Cooper si muove con agio. Alla fine assistiamo nuovamente ai primissimi frame della serie: Pete Martell saluta la moglie ed esce per andare a pesca, guarda il lago ma stavolta il corpo esanime di Laura Palmer non c’è.

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