Il seguente articolo contiene SPOILER sull’episodio 4×04 di True Detective.
La puntata 4×04 di True Detective passerà inevitabilmente alla storia come ponte tra reale e soprannaturale, un passaggio del tutto nuovo per la nota saga HBO. Questo perché, dopo averci girato attorno per tre puntate senza mai giungere al punto fino in fondo, nell’episodio 4×04 i canonici scheletri nell’armadio di Ennis mostrano il proprio volto. E lo fanno rivelando ufficialmente la doppia natura di questo capitolo. Che True Detective 4 non fosse esattamente il classico giallo/thriller a cui Nic Pizzolatto ci aveva abituati negli scorsi capitoli, si era capito fin da subito. O quasi. Ma la conferma è finalmente arrivata: può anche essere che non c’entrino propriamente i fantasmi.
Ciò che è sempre più sicuro è che la città di Ennis sia vittima di una maledizione, una tragica maledizione che ha colpito l’intera popolazione. Una di quelle che non accenna di certo a placarsi. La quarta puntata di True Detective è stata finora la più dura per le due protagoniste, le detective Angie Navarro e Liz Danvers. In questo insolito episodio natalizio, le due affrontano le proprie più grandi paure, e l’unica cosa in cui trovano rifugio, paradossalmente, è il fatto di essere in due. Contro tutti.
E dunque rieccoci qui con la nostra recensione.
La 4×04 di True Detective toglie ogni dubbio su un aspetto fondamentale: Angie Navarro è il personaggio chiave per la comprensione del caso.
La costruzione del personaggio di Evangeline Navarro si è basta fin da subito su pochi tratti distintivi, sufficienti per inquadrare il carattere della detective: un’espressione incupita, evidentemente segnata da trascorsi complicati, dei modi di fare a dir poco pragmatici e l’impulsività tipica di chi ha tante cose da risolvere con se stessa. Nelle scorse puntate di True Detective, tuttavia, abbiamo imparato a conoscere anche il lato umano delle due protagoniste. L’abbiamo fatto attraverso il lato materno di Liz Danvers e il senso di appartenenza di Angie Navarro. Un aspetto del suo carattere, quest’ultimo, con cui la donna fatica a convivere ma che non può più reprimere. Navarro sembra avercela con il mondo intero, con tutti coloro che nella propria quotidianità commettono atti terribili nei confronti di chi, come lei, si è sentita sola. Abbandonata da una società in cui non ha nemmeno chiesto di vivere.
Nell’episodio 4×04 di True Detective, Navarro affronta una delle cose peggiori che possano succedere a un essere umano: scopre che sua sorella Julie si è suicidata.
Un episodio complesso da elaborare emotivamente, soprattutto per le sue dinamiche. Julie muore infatti dopo essersi allontanata di sua spontanea volontà dalla struttura in cui era momentaneamente ricoverata, in un centro di recupero mentale. Dopo una delle sue solite crisi. Julie abbraccia la morte alla fine di una simbolica marcia tra i ghiacci (in modo del tutto simile ai ricercatori della Tsalal). Julie se n’è andata via protestando per un’ultima volta contro chi ha obbligato lei e la sua gente a sentirsi degli ospiti in casa propria. Ma anche contro se stessa, per via delle voci e delle visioni che la perseguitavano e che le hanno impedito di condurre una vita normale.
Non sono solo voci quelle che accomunano Angie e Julie, come non sono semplici visioni date da traumi passati quelle che le perseguitano da tempo. Una maledizione, forse, oppure un grido di libertà. Un ultimo tentativo di aggrapparsi alla speranza, quella di poter condurre una normale esistenza. Sì, perché se guardano indietro, le due sorelle Navarro non vedono altro che illusioni e ingiustizie.
Quelle che hanno vissuto per via della malattia della propria madre, la stessa che pian piano sta contagiando anche loro. Ma è proprio qui che sta la chiave, perché quelle voci conducono alla follia soltanto chi decide di arrendersi a loro, mentre Angie, ormai rimasta sola e quindi senza più niente da perdere, può lasciarsi guidare verso la verità. Verso la soluzione del caso. Forse è troppo tardi per dimenticarsi di ciò che ha dovuto subire, di tutto il male che la società le ha procurato. Ma Angie Navarro è ancora in tempo per salvare se stessa.
True Detective 4×04 di sviluppa con lentezza, lasciando allo spettatore il tempo di cogliere diversi indizi seminati lungo il percorso.
Innanzitutto, facciamo la conoscenza di un nuovo personaggio chiave per quanto riguarda il caso dei ricercatori della Tsalal. Si tratta di Otis Heiss, trovato da Pete Prior tra i referti simili a quelli delle vittime. Di Heiss si sono perse le tracce da diversi anni, ma grazie al geologo Adam Bryce le detective scoprono che è stato proprio lui a mappare le grotte in cui potrebbe essere stata uccisa Annie Kowtok. Alla fine dell’episodio 4×04 di True Detective, le protagoniste conducono un estenuante inseguimento all’interno della draga abbandonata. Laddove era stato avvistato un uomo con un parka arancione identico a quello di Clark.
Qui Liz Danvers si imbatte proprio in Otis Heiss, che con uno sguardo glaciale e sull’orlo di una crisi isterica avvisa minacciosamente la detective, facendo riferimento alle Terre Oscure in cui si troverebbe proprio il ricercato Clark. Un altro personaggio che merita un discorso a sé è, invece, Oliver Tagaq, misteriosamente scomparso dal suo rifugio dopo la visita delle due detective. Queste infatti, una volta tornate sul luogo per un secondo confronto con l’ex ingegnere della Tsalal, al suo posto trovano un inconfondibile segnale. Trovano la stessa spirale incisa sui corpi di Annie e Clark. È ovvio che Tagaq sappia qualcosa sul caso di Annie e sulla morte dei suoi colleghi, e questa 4×04 di True Detective lo conferma, ma resta da capire se l’uomo sia direttamente coinvolto nelle sparizioni, o se sia stato a sua volta vittima di chi sta agendo alle spalle di Danvers e Navarro.
Quest’ultima, inoltre, potrebbe essere molto più vicina alla verità di quanto non immagini.
Dopo aver sfogato la sua rabbia per la morte della sorella, infatti, Navarro si dirige al rifugio del suo amante, Quavvik. Essendo un esperto delle origini e della cultura di Ennis, quest’ultimo non può non conoscere il significato della spirale, eppure si mostra sorpreso alla vista dell’oggetto. Non dimentichiamo anche che in questa 4×04 di True Detective l’agente dimentica la pietra trovata da Tagaq proprio a casa sua, un espediente narrativo che inequivocabilmente vuol portare a qualcosa. Insomma, l’impressione è che Angie Navarro e Liz Danvers siano sempre più isolate, e che possano contare esclusivamente l’una sull’altra.
Ma non è di certo semplice muoversi in uno scenario così ostile: ciò che iniziamo a pensare è che ci sia un collegamento tra la maledizione che si è abbattuta su Ennis e lo strano comportamento dei suoi abitanti. Così violenti e misteriosi, difficili da decifrare. Con la puntata di True Detective 4×04, mancano solamente due puntate alla fine della stagione, e le due protagoniste sembrano sempre più lontane dalla risoluzione del caso. Un’indagine che potrebbe sfociare nel sovrannaturale per delle ragioni assolutamente razionali. Ma a Ennis, si sa, è davvero complicato distinguere tra realtà e immaginazione.
